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CANTONE"In quarta media si può già salvare un cuore"

10.03.14 - 08:25
Agli adolescenti ticinesi oggi si insegna come affrontare un arresto cardiaco. E i frutti si vedono. Il direttore della Fondazione Ticino Cuore: "Il 42% delle persone ora viene salvato"
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"In quarta media si può già salvare un cuore"
Agli adolescenti ticinesi oggi si insegna come affrontare un arresto cardiaco. E i frutti si vedono. Il direttore della Fondazione Ticino Cuore: "Il 42% delle persone ora viene salvato"

LUGANO – Mezza giornata di formazione obbligatoria per tutti gli allievi di quarta media ticinesi. Quanto basta per ricevere le basi su come affrontare un arresto cardiaco. Il progetto è promosso da sei anni dalla Fondazione Ticino Cuore. E i frutti si vedono. “Oggi il 42% delle persone colpite da arresto cardiaco viene salvato – sottolinea Claudio Benvenuti, direttore della fondazione –. Questa percentuale è in crescita costante”.

Un caso al giorno - Nel tardo pomeriggio di oggi, a Lugano, saranno premiati i Cavalieri del cuore. Vale a dire le persone che, nel corso del 2013, hanno prestato soccorso in una situazione di arresto cardiaco. L’evento diventa lo spunto per una riflessione importante. “Premieremo 375 persone – spiega Benvenuti –. In totale, ogni anno, si verificano tra i 330 e i 350 casi di arresto cardiaco. Sono comunque parecchi, quasi uno al giorno”.

Arricchimento ed educazione - Attualmente sono circa 45.000 i ticinesi formati per affrontare correttamente un’emergenza cardiaca. “Vogliamo che questo numero salga ulteriormente – fa notare Benvenuti –. E così a un certo punto si è deciso di puntare sui giovanissimi. In quarta media i ragazzi sono già sufficientemente maturi per potere affrontare anche una situazione delicata come un arresto cardiaco improvviso. Rappresentano quindi una risorsa preziosa per potere salvare altre persone. Molta gente sprovvista di una formazione potrebbe andare in panico se confrontata con una situazione d’emergenza. Pensiamo inoltre che, per un giovane, avere delle basi in tal senso possa essere arricchente anche da un punto di vista educativo e umano”. 

La testimonianza - Nell’edizione odierna di 20 Minuti, è proprio un giovane a raccontare la sua esperienza personale. “Un paio di anni fa – rivela Andrea, 19enne luganese – il mio vicino di casa si è sentito male. Ricordo ancora l’adrenalina del momento e il dolore della moglie del paziente. Grazie alla formazione ricevuta alle medie, ho saputo destreggiarmi con consapevolezza in quel contesto tanto delicato, sapevo cosa stavo facendo. È fondamentale che i giovani conoscano questa problematica, anche perché può accadere a chiunque di ritrovarsi in una simile situazione. Alcuni giorni dopo, la moglie del paziente mi ha ringraziato per la mia disponibilità. Questo aspetto mi ha riempito di gioia e di orgoglio”.     

First responder - Anche il numero di defibrillatori presenti sul territorio ticinese sta crescendo. “Oggi sono quasi 900”, conferma Benvenuti. È importante anche la rete di First responder che interviene su attivazione di Ticino Soccorso 144, prima ancora che sul posto arrivino i soccorritori professionisti. “Circa 3.500 persone fanno parte della rete e ricevono sul loro cellulare un sms in cui si annuncia che c’è un nuovo caso di arresto cardiaco. La speranza è che, magari trovandosi nelle vicinanze, qualcuno di queste 3.500 persone possa intervenire. Il sistema funziona molto bene, nel 78% dei casi di allarme abbiamo una risposta positiva da parte di almeno un first responder”.

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