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CANTONEStatali: c'è chi ha paura di scioperare

29.02.24 - 12:00
Non è il caso di Viviana Gnesa, già in Piazza Governo alle 10 di mattina. Enrico Quaresmini (ErreDiPi): «Forti pressioni e minacce velate».
PM/Tipress
Statali: c'è chi ha paura di scioperare
Non è il caso di Viviana Gnesa, già in Piazza Governo alle 10 di mattina. Enrico Quaresmini (ErreDiPi): «Forti pressioni e minacce velate».

BELLINZONA - Il timore di scioperare anche solo per dieci minuti. Nella grande giornata di mobilitazione per il servizio pubblico emerge anche questo. Se da una parte saranno migliaia gli impiegati statali ticinesi che si attiveranno in questo giovedì 29 febbraio, dall'altra saranno in diversi anche quelli che resteranno nell'ombra. «Ci sono state pressioni a vari livelli – sostiene Enrico Quaresmini, portavoce della rete ErreDiPi –. Con anche minacce velate. C'è chi ha fatto passare il messaggio che "gli statali scioperanti" potrebbero pagarla cara alla prossima votazione su un tema che li riguarda».

La testimonianza: «Massima libertà per me» – Ore 10, Piazza Governo a Bellinzona. È da qui che i rappresentanti sindacali aprono il collegamento streaming con tutto il Ticino, in attesa del maxi corteo previsto dalle 17 in Viale Stazione. Sul posto c'è Viviana Gnesa, dipendente statale che lavora all'archivio cantonale. «Ho chiesto al mio capo ufficio di potere scioperare. Mi è stata data massima libertà. Ovviamente so che non sarò pagata per il tempo in cui non lavorerò. Ma trovo sia importante esserci». 

«Giusto risparmiare, ma non così» – Gnesa spiega il suo punto di vista: «Noi statali siamo visti apparentemente come dei privilegiati. Eppure sono anni che le condizioni lavorative peggiorano. Il settore pubblico non può dare il cattivo esempio al privato. Sulle decisioni prese dal Governo ritengo che il mancato rincaro sia una cosa aberrante visti i maggiori costi a cui la popolazione deve fare fronte. Anche la non sostituzione del 20% del personale partente trovo sia scellerata. La classe politica faccia dei tagli ponderati. Siamo coscienti che bisogna risparmiare. Ma con lungimiranza». 

«Una parola ancora tabù» – Quaresmini intanto contestualizza. «L'invito a scioperare è in particolare dalle 15 alle 17. Poi ci sarà la manifestazione di massa. Perché solo due ore? Il Ticino è un posto in cui la parola sciopero è ancora tabù. Un diritto? Sì. Ma poi te lo fanno pesare. Dà fastidio in particolare la discussione che c'è attorno a questa giornata. È stato fatto un terrorismo contabile, si dice che non ci siano soldi quando poi a ben vedere non è così». 

«Se non ci facciamo sentire non cambierà mai nulla» – E poi c'è chi sostiene che non valga la pena manifestare o scioperare perché tanto è già tutto deciso. «Anche questa è una voce che gira – replica Quaresmini –. Premetto che personalmente questo sciopero l'avrei fatto già diversi mesi fa. Il preventivo 2024 è stabilito? Sì. Ma se non ci facciamo sentire non cambierà mai nulla. Manifestiamo e scioperiamo per il presente, ma anche per il futuro». 

Alcuni hanno troppo lavoro – Tra i dipendenti amministrativi c'è anche chi non sciopera perché ha troppo lavoro. Lo racconta un impiegato che desidera restare anonimo. «Perdere mezza giornata per scioperare significa lasciare accumulare diverso lavoro. E poi ce lo ritroviamo sulla scrivania il giorno dopo. Alcuni inoltre non possono scioperare perché hanno una mansione delicata e sono "costretti" a restare in presenza».

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COMMENTI
 

Gbombomb 1 mese fa su tio
Comunque è stato un finto sciopero. Chissà forse fra vent'anni ci si adeguerà a capire cosa sia uno sciopero vero lo stesso che altrove fanno da 50 anni ed infatti hanno conquistato diritti e tutele che in Svizzera ancora ci sogniamo. Tipo congedo maternità che in Svizzera è veramente molto ridotto a confronto dell'UE, tipo non avere la tredicesima obbligatoria cosa altrove impensabile dato che è prevista da 50 anni ecc ecc uno sciopero significa non recarsi al lavoro per una giornata perché impegnati in piazza a sensibilizzare protestare e responsabilizzare. E questo lo devono fare i lavoratori del pubblico come nel privato ovviamente per far numero perché gli abusi e le mancanze di tutele e diritti vi sono in entrambe gli ambiti ivi compresi i frontalieri. Quindi per un giorno stabiliti i servizi di emergenza tutti devono scioperare. Gli alunni non si devono neanche recare a scuola visto che l'apparato scolastico e in sciopero in piazza. Manca completamente il senso le modalità e la cultura dello sciopero.

Tipp-ex 1 mese fa su tio
Non sono in piazza, sono però dalla parte di chi sta scioperando, non ci sono perché non riesco ad esserci, lavoro. Non per questo mi permetto di denigrare chi sta manifestando. Io sono certo che se anche noi del privato ci unissimo anziché denigrare lo stato, potremmo obbligare i nostri datori di lavoro a rispettarci come meritiamo. Non sono tutti orchi i datori di lavoro e non sono tutti lazzaroni i dipendenti dello stato...nella ditta dove lavoro ne conosco di gente che se può s'imbosca e di fatto ruba il salario, ce ne sono anche nello stato? Probabile, ma come ci sono lì ci sono anche da noi nel privato e poi se perdono loro la loro battaglia cosa pensate che succederà a noi? I datori di lavoro si sentiranno autorizzati a tagliare e sostituire chi non accetta i tagli...come spesso viene fatto. Basta farci la guerra tra poveri, ricordatevi che se non avranno salari adeguati e pensioni dignitose andranno a beneficiare di sussidi che aggraveranno ancora di più la situazione disastrosa del nostro cantone..e pensate bene a chi ci ha portato sull'orlo del baratro...i dipendenti statali o chi ci governa, non quelli di oggi, ma quelli che ai tempi delle vacche grasse pensavano al loro orticello e non a noi!! Quindi io sostengo gli scioperanti e spero che un giorno anche i privati si uniscano e facciano sentire la propria voce senza il terrore di essere licenziati.

Gbombomb 1 mese fa su tio
Risposta a Tipp-ex
Guarda che il senso di uno sciopero è non andare a lavorare per essere in piazza a responsabilizzare sensibilizzare e protestare. Se ieri dalla parte di chi ha scioperato perché di fatto non hai scioperato anche tu? Ma già dal tuo scritto si capisce che te la fai addosso per tutto e per tutti cadi nelle trappole di chi fomenta e fa scenari catastrofistici senza neanche capire che lo fa per rendere le persone immobili e impaurite esattamente come lo sei stato tu fisicamente e mentalmente. Non ti è mai venuto in mente che se invece si sciopera tutti insieme, tutti i lavoratori finalmente si possono mettere le basi per i minimi criteri di tutela i diritti che in Svizzera ancora nel 2024 mancano. Ti pare normale che in un paese che si dice civile democratico non esistono neanche contratti collettivi in ogni settore e perfino i lavoratori oltre che i pensionati non hanno ancora la tredicesima obbligatoria per legge quando in tutta ue e cosa normale da 50 anni? Magari una svegliata invece di credere impauriti agli asini che volano..

May 4 1 mese fa su tio
Non diamogli il carovita, così faranno una spesa più piccola e magari perdono pure un paio di chili. Sono d'accordo con i politici che dicono che è giusto risparmiare diminuendo il tenore di vita di tutti i dipendenti perché dobbiamo dare il buon esempio, cioè far capire che i salari e le rendite possono anche diminuire. I lavoratori ticinesi perderanno potere d'acquisto ma prima o poi doveva accadere ed è giusto che l'amministrazione pubblica faccia vedere come si fa.

andrea28 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
giusto, così dopo la Manor, sarà la Migros a chiudere!

Corbaro 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
Che ragionamento egocentrico, May 4, si vede che lei sta bene. In sintesi lei auspica che i salari ticinesi, già i più bassi della Svizzera, vengano ulteriormente ridotti. Se guadagneranno meno spenderanno anche meno e l’intera economia andrà ulteriormente in crisi. Più persone avranno bisogno di sussidi statali, e così aumenterà la spesa dello stato, che andrà di conseguenza ulteriormente tagliata. Proviamo ora a valutare qualche altro scenario migliore. Nb. Leggendo commenti di questo tenore, mi convinco sempre più della necessità di uno studio sociologico sul ticinese medio, quanto livore gratuito si legge, invece di discutere i problemi e proporre soluzioni.

ti_doc 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
Tu l'hai ricevuto il carovita? Viene dato nel privato: l'ha ricevuto mio marito che è selvicoltore. Perché non darlo agli statali? Hai figli? sarai contento se saranno in una classe di 30 bambini perché non c'è stato il ricambio?

Marco11 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
Criticare la proposta di non concedere il carovita ai dipendenti pubblici con l’argomentazione che ciò li porterebbe a dimagrire e a risparmiare è un approccio che manca di empatia e comprensione della realtà lavorativa. Questo tipo di critica non tiene conto del fatto che il carovita è un meccanismo di adeguamento salariale che mira a preservare il potere d’acquisto in risposta all’inflazione, non un bonus arbitrario.

Ataru 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
Che commento razionale, complimenti! Per caso ha partecipato ad un concorso pubblico e non l'hanno assunta/o?

F/A-19 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
Ma come hai ragione, il periodo delle vacche grasse sta finendo, dobbiamo livellarci verso il basso se vogliamo tornare competitivi verso il resto del mondo. Mica potevamo rimanere nella bambagia e poi lamentarci di tutto, io penso che qualcuno deve darsi una svegliata, lavorare di più per meno e via certi lussi, torneremo ad apprezzare le cose semplici, non saremo più così attrattivi per i frontalieri, torneranno un po’ di piccoli commerci, diminuiranno o spariranno i grandi marchi che hanno demolito il piccolo commercio e forse saremo anche più contenti. Oltretutto senza certi lussi spariranno certe speculazioni magari mafiose e comunque chi ha speso per il superfluo un giorno ci penserà due volte.

Noel 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
peccato che lo.fa solo da un lato, mentre tutto aumenta!!! i prezzi al consumo e il tenore della.vita aumenta, i sussidi aumentano etcc vedo.che vuole uno stato statale pure lei. Invece i dipendenti devono cavarsela con il proprio lavoro senza ricorrere a richieste. Inoltre evidentemente lei non avrà problemi ad arrivare a fine mese. I soldi ci sono eccome dato si possono fare sgravi di qua e di la e si possono fare investimenti milionari ogni anno!!! Non tutti nel privato se la passano male, esistono anche i privati che guadagnano + che i dipendenti pubblici !!!!!

pag 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
io il carovita nn l'ho mai avuto... nel privato

Voilà 1 mese fa su tio
Risposta a andrea28
Esatto, molti non si rendono conto dell'importanza dell'economia interna, dei posti di lavoro che genera ed infine dell'indotto per le casse dello Stato. La diminuzione del potere di acquisto non ha effetto solo sui grandi magazzini ma sull'artigianato in generale.

noci 1 mese fa su tio
aumentare tutto, merce, servizi, salari ecc. non risolviamo il problema. Nella Svizzera definita paese ricco la povertà aumenta di anno i anno. La politica non sa che pesci pigliare siamo nella situazione del "cane che si morde la coda" e con gli scioperi non si risolve nulla.

Eneri 1 mese fa su tio
Avanti così!

andrea28 1 mese fa su tio
Parlavo stamane con un impresario. Anche lui mi diceva che non riconoscere il rincaro agli statali darebbe un brutto segnale all'economia privata. L'imprenditore mi faceva presente di aver appena rinnovato il contratto collettivo di categoria dove il rincaro é codificato. Se il Cantone da questo brutto esempio, dice l'imprenditore, la prossima volta anche noi lo toglieremo. Questa manifestazione dovrebbe essere supportata dai lavoratori privati che rappresentano il 97% della forza lavoro ticinese e che rischiano in futuro di essere penalizzati ancora di più. O qualcuno pensa che togliere il rincaro al 3% di una categoria possa giovare al rimanente 97%?

Galvo 1 mese fa su tio
Risposta a andrea28
Purtroppo c`é anche il rovescio della medaglia, quando il Cantone riconosceva i dovuti rincari certi imprenditori non lo consideravano come esempio da seguire, ma li non reclamava nessuno, a parte il lavoratore stesso, ma che per paura di perdere il posto ingoiava il rospo senza nessun sostegno.

Mario Bianchi 1 mese fa su tio
I politici ticinesi hanno avuto un'idea così geniale che nessun altro Cantone svizzero ha preso le stesse decisioni. Chissà perché? Com'è possibile?! La soluzione era così semplice e alla portata di tutti, eppure l'unico Cantone è il Ticino ad aver fatto ciò che ha fatto. In fin dei conti è così bello vedere una società frammentata dove ci si accusa a vicenda. Grazie cari politici ticinesi, grazie di cuore a tutti voi. Grazie per aver tolto la voglia ai poliziotti di svolgere il loro lavoro, grazie per aver contribuito alla diminuzione della passione degli infermieri che si prendono cura dei malati e degli infortunati, grazie di cuore per aver ucciso lentamente la passione per l'insegnamento dei docenti. È così bello avere una società che inizia a disprezzare tutti questi lavoratori pubblici (in fin dei conti totalmente inutili), che non vedo l'ora di vedere come saranno i prossimi anni. Grazie ancora! Siete i migliori! 92 minuti di applausi.

Hammer 1 mese fa su tio
Solo un appunto: premesso che ho insegnato anch'io per anni, un Servizio, Diritto e Dovere Pubblico come la scuola, non deve permettersi far perdere ore di scuola ai ragazzi, che non possono comunque essere pertecipi del problema degli "adulti". Gli "adulti" senzienti sanno benissimo che le vie per risolvere i loro problemi, sono ben altre che lo sciopero!!!!

Bubo 1 mese fa su tio
Risposta a Hammer
Probabilmente molti docenti sono disposti a perdere stipendio proprio per difendere la scuola (vedi la misura di non sostituire il 20% del personale partente). Se in passato non ci fossero stati i grandi scioperi (come quello del generale del '18) oggi avremmo la metà delle conquiste che rendono forte lo stato sociale. Anche questa è civica!

Hammer 1 mese fa su tio
Risposta a Bubo
nuovo piccolo appunto...siamo nel 2024...

Hammer 1 mese fa su tio
Risposta a Bubo
la civica non è storia o realtà. serve buon senso prima di tutto!

Marco11 1 mese fa su tio
I politici contrari al riconoscimento del carovita conducono un dibattito infelice. Da un lato, ci sono gli impiegati pubblici, e dall’altro, gli impiegati privati, che vengono messi a confronto. Gli impiegati pubblici vengono accusati di essere privilegiati. Tuttavia, questo dibattito può essere considerato una sorta di “guerra tra poveri”, poiché alla fine il Cantone è il principale datore di lavoro. È evidente che quando lo Stato prende decisioni specifiche, come il mancato riconoscimento del carovita, sta inviando un messaggio all’intera popolazione e al tessuto sociale ed economico. Questo messaggio legittima un peggioramento delle condizioni lavorative per tutti i lavoratori. Non si tratta solo degli impiegati pubblici che lottano per i “loro privilegi”, come spesso cercano di far credere. È un segnale che coinvolge l’intero tessuto sociale ed economico del Cantone. Questo tessuto sta vivendo una situazione delicata da almeno tre anni, in un contesto in cui le scelte politiche non sono sempre condivisibili e spesso mancano di lungimiranza. A volte, queste scelte si basano su ragionamenti puramente contabili, senza una piena assunzione di responsabilità da parte del Consiglio di Stato e del Parlamento.

Gbombomb 1 mese fa su tio
Siamo nel 2024 ed in Ticino e in Svizzera ancora il diritto di sciopero è cosa sconosciuta. Chiaramente non vi è cultura in merito e questo grazie ai " sindacati" che non hanno portato avanti un minimo di evoluzione in ambito di diritti e tutele dei lavoratori almeno per adeguarsi ai minimi standard europei. Ed ecco che ci ritroviamo lavoratori che pensano che bisogna chiedere per fare una giornata di sciopero quando invece è un dovere farla per sensibilizzare e responsabilizzare ora e per il futuro. La differenza tra uno schiavo e un lavoratore shi scinde proprio dal diritto di poter far sciopero. E Ben inteso quello organizzato è tutto fuorché uno sciopero. Mancano proprio le basi, manca proprio la cultura. L'unica è importarsi capi sindacalisti francesi e taliani cosi da seminare e fare crescere cultura sindacale, seppur con 50 anni di ritardo. Chiedetevi come mai in Svizzera non esistono contratti collettivi per ogni settore come ovunque, chiedetevi perché in Italia pensionati e lavoratori hanno tredicesima obbligatorie da 50 anni, e tanti dipendenti hanno contratti collettivi che assicurano anche una quattordicesima. Chiedetevi perché in Svizzera si è potuto sempre licenziare in modo selvaggio senza incorrere in nessuna sanzione. Chiedetevi perché al posto di contratti collettivi che stabiliscano esattamente lo stipendio di ogni lavoratore secondo una scala La maggior parte dei lavoratori sono assunti mercanteggio. L'ottica della paura e la facilità con cui si vive il terrore costruito oltretutto in modo banale e selvaggio , non garantisce di certo la tanto decantata democrazia visto che o non si partecipa o si partecipa in modo non convinto. La democrazia invece impone la libertà di pensiero e di azione. Già il fatto che il governo manda opuscoli e fa spot televisivi per raccomandare la gente cosa deve votare è un qualcosa che se detto in ogni altro punto del mondo risulta inquietante. Non c'è cosa peggiore di subire abusi e di non sapersi neanche difendere e neanche protestare in massa e convinti. Le paure e i timori delle persone indicano reale grado di libertà e democrazia in un paese.

noci 1 mese fa su tio
Sindacalisti, invece di gongolarsi a vedere gente in piazza a sventolare manifesti e le vostre bandierine, pensate a chi non arriva a fine mese pur lavorando e ai disoccupati iscritti o non che non trovano una via d'uscita per rientrando nel mondo del lavoro e a chi il lavoro lo stà perdendo. Anche se forse non sono iscritti o non possono pagare la quota sociale. Gli statali godono già di condizioni sociali e salari da ritenersi ottimi. Sciopero inutile! "Buon lavoro"

sWiSs_PiRaTe 1 mese fa su tio
Risposta a noci
sarebbe opportuno basarsi sulla propria situazione, invece di fare i conti delle tasche degli altri. Non trova? Ringrazio ad ogni modo per il polemico contributo ai commenti.

sWiSs_PiRaTe 1 mese fa su tio
Purtroppo tanti servizi sono stati ridotti all'osso, ed una clausola avverte che si può scioperare, purché si possa continuare a garantire il servizio all'utenza, quindi tanti anche se volessero non possono prendere parte a tale evento.

Volpe3 1 mese fa su tio
Focus con gran cassa sui dipendenti statali, ma chi pensa ai dipendenti di sudpack e manor…..

Bubo 1 mese fa su tio
Risposta a Volpe3
Credo proprio che la mobilitazione di oggi sia utile a tutta la popolazione perché fa aprire gli occhi sull'incapacità della politica degli ultimi anni a fare in modo che in Ticino gli stipendi restino minimamente allineati a quelli nazionali... È un fiasco della classe politica che oggi si è ridotta (almeno per alcune aree) a gettare fango sui lavoratori pubblici per un sadico ritorno elettorale.

Gbombomb 1 mese fa su tio
Risposta a Bubo
Non sono mica i politici a doversi occupare degli stipendi ma i sindacati. Chiediti anche perché in Ticino non ci sono contratti collettivi per tutti nel 2024. Anzi chiedilo ad un sindacalista Ticinese.

John Wayne 1 mese fa su tio
I problemi grassi dei funzionariotti dai piedi al caldo e non ho paura a dirlo. Scommetto che buona parte dei funzionari attualmente assunti dal Cantone, se dovesse andare a lavorare nel privato farebbe fatica ad arrivare a fine mese inventandosi il born-out per i ritmi. Personalmente, ma scommetto anche il 99% dei blogger che si dicono indignati dei toni, non ho mai potuto mettere il naso su quale istituto di previdenza e il tasso % che decideva il datore di lavoro. Il normale cittadino non riceve nessun aumento automatico anno dopo anno, come nemmeno il fantomatico carovita, ma oramai è facile vendere fumo da parte di un portavoce, un gruppetto di sindacalisti e vari personaggi che non vedono l'ora di affamare il popolo che paga!!!! Ma ricordiamoci che tra pochi mesi si dovrà presentare il PREVENTIVO 2025 e sarà un altro bagno di sangue dove a pagare sarà sempre il cittadino, mentre il funzionario va tranquillo in pensione (magari fuggendo all'estero per risparmiare, come chi uscira dalla galera sempre se ci è andato). Ad oggi il portavoce Quaresmini non ha ancora spiegato perché i sacrifici li deve fare solo il cittadino, perché davanti ai lazzi ed intrallazzi va in panico ed inizia a perdere la pazienza come è successo nei vari dibattiti.

Bubo 1 mese fa su tio
Risposta a John Wayne
Non deve mica avere paura a dirlo ma dovrebbe informarsi meglio. Ad oggi per esempio si fatica a trovare gli agenti di custodia. Infatti, tenuto conto dei turno, la complessità del lavoro, le notti, ecc lo stipendio offerto dal cantone iniziale è di poco superiore ai 4'000. Si stenta anche a trovare i docenti per diverse materie da anni.

Ataru 1 mese fa su tio
Risposta a John Wayne
Siamo tutti senza paura con dietro ad un Nickname.... Comunque, a parte tutti i luoghi comuni citati nel commento, vorrei far notare che i funzionari pubblici sono anche cittadini. Poi è anche vero che c'è modo e modo di reclamare i propri diritti.

ti_doc 1 mese fa su tio
Risposta a John Wayne
ma perché per i 200 milioni per le strade nessuno ha fatto un cip? Quelli non sono soldi mal spesi???? E quelli per la cittadella della giustizia? Perché risparmiare sempre sul sociale??? E perché i granconsiglieri non tagliano il loro di stipendio per cominciare?

S 1 mese fa su tio
L’unione fa la forza …. Vedi officine FFS. Evidentemente la pressione mette paura e la paura blocca ciò che potrebbe essere giustizia . Mesi di studio per un preventivo che fa acqua, addolcito da uno zuccherino che si fatica a digerire . Svegliatevi, unitevi e non abbiate paura

Big Luca 1 mese fa su tio
La $ini$stra é come sempre abile a gettare fumo negli occhi: con presenza massiccia: "é stato un trionfo" con presenza sotto le aspettative: "colpa di minacce e pressioni sui singoli". Non ammettere di sentirsi dei privilegiati, significa vivere su una nuvoletta dorata, al di fuori della coerenza con la reale situazione dei comuni cittadini/lavoratori che non lavorano nel pubblico. La sfortuna di quest'ultimi é di non poter essere rappresentati dai colossi sindacali.....

Mario Bianchi 1 mese fa su tio
Risposta a Big Luca
La Svizzera si sta prendendo gioco del Canton Ticino, l'unico Cantone a non rispettare gli impegni presi con l'Agenda 2030 (istruzione di qualità, ecc.) e a non riconoscere il rincaro vita ai dipendenti pubblici (dove la maggior parte dei lavoratori è svizzero). La narrazione che propone la destra (poveri i ticinesi che lavorano nel privato) fa acqua da tutte le parti, dato che la maggior parte dei lavoratori nel settore privato è straniero (un frontaliere guadagna il 24% in meno di uno svizzero), dati alla mano. Andare a penalizzare l'"azienda" più grande del Ticino, dove lavorano perlopiù svizzeri, mi sembra una manovra estremamente azzardata. Tanto è vero che il Canton Ticino è l'unico Cantone della Svizzera ad aver preso una simile decisione (chissà perché...). E i politici ticinesi non hanno nemmeno il coraggio di ammettere di aver fatto un disastro, creando sovversione tra la popolazione, con la loro decisione assurda. Se siamo qui è per colpa della politica ticinese.

Pablo88 1 mese fa su tio
Risposta a Big Luca
E quindi se andiamo avanti con il suo ragionamento, è giusto non concedere il carovita a questi "privilegiati". Ragionamento che capisco, speriamo che poi, visto che spesso il cantone (maggior datore di lavoro del Ticino) fa da esempio (o dovrebbe farlo), i datori di lavori del privato non si sentano ancora più autorizzati a tagliare a loro volta. Questo bel gioco del dei tagli (o non riconoscimenti) non so se porterà vantaggi al settore privato

Corbaro 1 mese fa su tio
Risposta a Big Luca
I privilegiati ci sono anche nel privato, anche nel privato c’è chi ha i piedi bene al caldo, mentre ci sono nel pubblico dipendenti che guadagnano bene, perché hanno formazioni alte e specialistiche, e dipendenti che guadagnano poco. Già ora non si trovano docenti e guardie carcerarie, nel socio sanitario molti scappano… i nostri giovani non tornano più in Ticino. Questa è la realtà. Poi su sinistra e destra ognuno può crearsi le narrazioni che vuole. A proposito, la sua tastiera ha lo stesso difetto di quella di un noto personaggio luganese, che scrive sempre le s con il dollaro, forse usate lo stesso pc?

Brissago 1 mese fa su tio
Un popolo abituato a pronarsi sempre a tutti e chiunque! la repressione avanza senza intoppi.

Bibo 1 mese fa su tio
Forse ci saranno anche pressioni (di chi?) ma non è detta che tutti vogliano scioperare, magari magari anche a qualcuno degli impiegati statali va bene quanto deciso dal Governo, mica devono per forza essere tutti d'accordo con i promotori!

Yoebar 1 mese fa su tio
Risposta a Bibo
Tutti quelli strapagati non si fanno problemi e sono quelli che minacciano i dipendenti sotto. Ovvio che non protestano sarebbero i primi ad essere castigati dai 5 fannulloni

Mario Bianchi 1 mese fa su tio
In Ticino abbiamo il 49% di lavoratori svizzeri e il 51% di lavoratori stranieri (di cui il 32% frontalieri). Nel pubblico la maggior parte dei lavoratori è svizzero (dove non c'è dumping salariale). Nel privato la maggior parte dei lavoratori è straniero/frontaliero (un frontaliere guadagna il 24% in meno di uno svizzero). Penalizzare l'"azienza" più grande del Ticino (il settore pubblico) che ha una maggioranza di lavoratori svizzeri, significa penalizzare gli svizzeri. Il confronto del salario mediano tra pubblico e privato sventolato dalla destra mostra risultati molto diversi se si tolgono dal confronto i frontalieri che lavorano nel settore privato e i politici nel settore pubblico. Ma questo tipo di narrazione alla destra non fa comodo. Meglio raccontare cose che creano spaccature tra i lavoratori, così che si fa una lotta tra poveri al ribasso. Non capisco nemmeno perché i lavoratori privati non debbano andare a manifestare quest'oggi. Se lo fanno in altri momenti rischiano il licenziamento, ora passerebbe un messaggio molto diverso: se già nel pubblico ci si mobilita in questo modo, forse è tempo che la politica ticinese faccia qualcosa di concreto anche nel settore privato, SUBITO (e non solo per gli imprenditori, dato che la disparità tra ricchi e poveri è sempre più alta, sic!).

Bibo 1 mese fa su tio
Risposta a Mario Bianchi
Un frontaliere se lavora in un'azienda con contratto collettivo (e moli anche senza CC) percepisce esattamente il salario come uno svizzero! Certo c i sono eccezioni ma per gli impiegati di vendita, dell'edilizia ecc... è così.

Mario Bianchi 1 mese fa su tio
Risposta a Bibo
Sì, esatto. Un frontaliere che lavora dove c'è un contratto collettivo percepisce lo stesso salario di uno svizzero (questo può valere sia nel privato che nel pubblico). Ciò significa che per esserci una simile disparità di salario mediano tra svizzeri e frontalieri, da qualche parte qualcuno gioca molto sporco e sfalsa totalmente le statistiche (suggerimento: in certi settori del privato). I dati che ho preso arrivano dall'USTAT (Ufficio di Statistica del Canton Ticino). Il confronto del salario mediano di uno svizzero e di un frontaliere è quello che ho indicato (un frontaliere guadagna il 24% in meno di uno svizzero). Questo dumping salariale è qualcosa che la politica ticinese ammette nel settore privato. Forse sarebbe tempo di non permetterglielo più, ma la destra non ha interesse nel redarguire gli imprenditori. È più facile far credere che i cattivi di turno sono gli statali (sic!).

Bibo 1 mese fa su tio
Risposta a Mario Bianchi
Probabilmente le statistiche indicano i salari medi dei residenti rispetto a quelli dei frontalieri senza tenere conto del genere di lavoro che si fa, ovvio che una cassiera del supermercato guadagni meno di un dirigente di banca o anche solo del gerente del negozio, lo stesso per un muratore-manovale che guadagna meno di un capo muratore o ingegnere. Ci sono certo frontalieri che ricoprono cariche "alte" ma la maggior parte lavora in posizioni più "basse" dei residenti (che siano svizzeri o stranieri). Poi sono d'accordo che sparare sempre e solo sui dipendenti pubblici non è corretto. Comunque questi sono sicuramente meglio tutelati del settore privato, basta vedere cosa "deve fare" un dipendente pubblico per essere licenziato rispetto ad uno che lavora nel settore privato.

curiuus 1 mese fa su tio
C'è chi ha paura di scioperare per forti pressioni e minacce : cuminciumm a mett i pè innanz ? 🤔🤔🤔

357magum 1 mese fa su tio
Scendere in piazza a creare caos non si risolvono i problemi.....abbiamo dei politici eletti e pagati per trovare le soluzioni,

Discomostro81 1 mese fa su tio
Risposta a 357magum
Infatti si vede dove ci hanno portato con le ultime legislature...non sono in grado di prendere decisioni lungimiranti e hanno portato a questo disastro finanziario. La colpa é solo loro se le finanze del cantone sono nella m...e non dei lavoratori, siano essi dipendenti pubblici o privati.

Corbaro 1 mese fa su tio
Risposta a 357magum
Le soluzioni dei politici le abbiamo viste: tagli agli stipendi, ai contributi ai più fragili, sgravi ai super ricchi. Il decreto Morisoli sembrava la panacea di tutti i mali, con la clausula di non ridurre le prestazioni. Politici e popolo l’hanno sostenuto, e ora vediamo che i tagli ci sono eccome. Oggi il decreto Morisoli è detto deprecabile da tutti, e ciò è tutto dire…

Yoebar 1 mese fa su tio
Risposta a Discomostro81
Parole sante.

Yoebar 1 mese fa su tio
Se scioperano tutti cosa vuoi che facciano? Lasciano tutti a casa? 😂😂
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