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LUGANOLe rive del Ceresio «non devono essere un privilegio per pochi»

28.02.24 - 07:30
Metà del lago è in mano ai privati. Ne parliamo con il consigliere nazionale Bruno Storni e con Carlo Zoppi (autore di un'interpellanza).
Ti-Press
Ville sul lago Ceresio a Figino.
Ville sul lago Ceresio a Figino.
Le rive del Ceresio «non devono essere un privilegio per pochi»
Metà del lago è in mano ai privati. Ne parliamo con il consigliere nazionale Bruno Storni e con Carlo Zoppi (autore di un'interpellanza).

LUGANO - Le rive del Lago di Lugano sono tra le meno accessibili di tutta la Svizzera. Solo il 34,7% delle sponde del Ceresio, infatti, è a disposizione della comunità. Il motivo principale? Quasi la metà degli spazi vicino all’acqua, per l’esattezza il 48,5% secondo gli ultimi dati della rivista di architettura Hochparterre riportati ieri dalla NZZ, è in mano ai privati. Considerando che un altro 16,9% dello spazio è occupato da vie di comunicazione, al cittadino rimangono solo "le briciole" - per godersi il proprio lago.

Un dato, quello dello specchio d'acqua luganese, che non sorprende. Tanto che la tematica sull'accessibilità (ridotta) alle rive del Ceresio - soprattutto nelle aree urbane - è di recente finita in un'interpellanza al Municipio di Lugano griffata dai consiglieri comunali Carlo Zoppi, Raoul Ghisletta, Tessa Prati (PS), Demis Fumasoli (FA) ed Edoardo Cappelletti (PC). Per questo abbiamo deciso di sentire il primo firmatario del testo, Carlo Zoppi, per un commento.

«Non devono più essere un privilegio per pochi»
«Questo studio dimostra ancora una volta quello che si sapeva già da tempo. Negli ultimi anni è infatti emersa sempre più forte l'esigenza dei cittadini e dei visitatori di poter accedere con maggiore facilità ai nostri laghi. Prova ne è che le opere di rinaturalizzazione fatte alla Foce riscuotono un grandissimo successo. Questi accessi sono limitati solamente a pochi punti che sono spesso sovraffollati e poco piacevoli da utilizzare».

Ed è qui che deve intervenire la politica. Per fare in modo che gli attuali dodici chilometri di riva accessibili in maniera diretta (sui sessanta totali) vengano rivitalizzati e ampliati. «A breve termine - sottolinea Zoppi - i Comuni devono massimizzare gli spazi disponibili e rinnovare gli accessi per renderli più piacevoli, sicuri e accessibili. Modificando le rive o con installazioni galleggianti o ancorate ai margini. Come per la passeggiata lungo Villa Favorita ad esempio».

A lungo termine, invece, per Zoppi ci sarà bisogno «di un’azione politica incisiva» a livello di Confederazione e cantoni. «Altrimenti - conclude - le cose non potranno migliorare. La privatizzazione delle rive dei laghi non può essere mantenuta. Si tratta di un privilegio per pochi che toglie accessi alla popolazione».

«Manca il coraggio»
La pensa allo stesso modo anche il consigliere nazionale del PS Bruno Storni, che da anni si batte per un accesso «libero» e «per tutti» alle spiagge dei nostri specchi d'acqua. «Purtroppo in Ticino abbiamo lasciato i nostri due bellissimi laghi, che caratterizzano fortemente il paesaggio, troppo a lungo a discrezione di privati facoltosi». Per Storni manca di fatto il coraggio. «Siamo troppo servili e pur avendo buone intenzioni - conclude il deputato socialista - non agiamo con sufficiente determinazione per recuperare le rive dei laghi e metterle a disposizione della popolazione».

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COMMENTI
 

Voilà 1 mese fa su tio
Eppure in casi meno gravi non esitano ad intervenire con le ruspe. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di pontili e di reti, anche in prossimità di campeggi.

F/A-19 1 mese fa su tio
Risposta a Voilà
Il rustico in c..o ai lupi su in val colla che non dava fastidio a nessuno è stato demolito, che vergogna! Altri abusi invece vanno bene, due pesi e due misure o se si vuole forti con i deboli e deboli con i forti.

Mac67 1 mese fa su tio
Mia madre mi ha spiegato in modo molto semplice la ragione di questo risultato. Il Ticino era molto povero e i ticinesi avevano scarsa cultura e i decisori pochi. Questo fece sì che soprattutto i Tedeschi dopo la 2 guerra , sono venuti , sono andati dai contadini e gli hanno detto più o meno così:"cosa te ne fai delle terre al lago? non puoi coltivare, non puoi pascolare... sai cosa ... ti vengo incontro ... quelle terre che non hanno valore per te, te le compro a 25 ct al metro ... ci fai un affarone" vista la povertà i politici di allora chiusero 2 occhi ... e questo è il risultato. se un turista mi chiede quale parte del lago è Svizzera e quale Italia, rispondo:"semplice ... dove vedi che l'area demaniale è rispettata sei in Italia, dove vedi abitazioni sei in Svizzera"

Hammer 1 mese fa su tio
Essendo cittadino ed anche pescatore, mi capita spesso di osservare situazioni, non solo illegali secondo le leggi e ordinanze vigenti, ma anche assolutamente pericolose. Ne ho già segnalate diverse, ma in un solo caso ho visto un intervento. Una volta dato, difficile togliere...

Galvo 1 mese fa su tio
Secondo il Codice civile, nonché diverse leggi ed ordinanze, tutte le rive dei corsi d’acqua e dei laghi svizzeri sono da più di 100 anni di proprietà pubblica e non privata. Se in passato si é chiuso un occhio, o meglio entrambi, leggi e diritti vanno fatti rispettare anche se retroattivamente, é un segnale che va dato per scongiurare futuri abusi.

Chris81 1 mese fa su tio
Demanio lacuale! Si dovrebbe poter fare il giro del lago, 1.5 metri dalla battuta dell’onda deve essere accessibile Ma è il cantone che ha venduto hai privati ? O hanno costruito senza permesso? Stessa cosa vale per i fiumi.

lilla71 1 mese fa su tio
Non è mai troppo tardi, basta agire! Come si fanno gli espropri x costruire una strada, così bisogna fare con le rive dei laghi. Le rive dei laghi e dei fiumi fanno parte del territorio, e devono essere fruibili a tutti.

carlo56 1 mese fa su tio
anche se il discorso è in parte condividibile, ma non vale poi solo per le rive ma potrebbe essere applicato anche ad altri contesti, mi sorsprendono le conclusioni perché inisuano una via antidemocratica, e a farlo è oroprio un partito di sinistra. per carità, non è una prima storica: i sustemi dei paesi comunisti li abbiamo visti il secolo scorso e li abbiamo sotto il naso ancora oggi in Cina. tutti noi in un modo o nell’altro siamo vincolati dalle scelte del passato. lo stesso Ticino sarebbe ancora un cantone povero senza un mezzo lustro di finanza basata sull’evasione fiscale italiana, perciò attenti con le revisioni forzate del passato. perciò si possono mettere leggi sul presente e il futuro ma renderle retroattive con espropriazioni (è questo in non detto) è un precedente pericoloso. ;-)

Gufo1 1 mese fa su tio
Se i terreni con sbocco sulle rive dei laghi sono stati privatizzati, vuol dire che qualcuno li ha venduti. Ringraziamo le generazioni passate che per togliersi qualche capriccio con i pochi soldi guadagnati hanno svenduto il Paese. Piangere sul latte versato serve a poco e riappropriarsi di questi terreni sarà un processo lunghissimo e costoso. È giusto puntare a recuperare le rive, a patto che non si esageri con politiche ecoterroristiche ed isterie ambientaliste (come è di moda oggi grazie ai petulanti verdi-e-rossi). La proprietà privata è una delle basi del nostro Stato di diritto. Ci vorrà pazienza.

Didimon 1 mese fa su tio
Risposta a Gufo1
mitico

francox 1 mese fa su tio
Oltre che ad essere private, non vengono sfruttate per 340 giorni l'anno. Fanno bene quelli che ci vanno con la tavola.

Galvo 1 mese fa su tio
Risposta a francox
Cocordo

Pippopeppo 1 mese fa su tio
Sempre la solita tiritera le rive del lago per mantenerle pubbliche non bisognava venderle ai privati ora é troppo tardi ed o soliti sinistri la smettano di far suonare il solito disco rotto. Sul Ceresio siamo ancora ben messi bene o male un normale cittadino riesce a trovare un accesso al lago, p.es in Austria ci sono laghi ai quali non si riesce neanche ad accedere all'acqua. Quindi smettiamola di lamentarci.

gp46 1 mese fa su tio
Risposta a Pippopeppo
Ma non si puo' neppure giustificare tutto argomentando che qualcuno sta peggio, cosa che purtroppo viene fatta spesso quando si parla di criminalità in aumento, tanto per fare un altro esempio....
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