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LUGANOPosteggi al parco di Cortivallo, oltre 200 firme per dire di «no»

18.02.24 - 17:54
Domani (lunedì 19 febbraio) alle 13:00 ci sarà la consegna delle firme in municipio
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Fonte Firmatari petizione Parco Cortivallo
Posteggi al parco di Cortivallo, oltre 200 firme per dire di «no»
Domani (lunedì 19 febbraio) alle 13:00 ci sarà la consegna delle firme in municipio

BESSO - «La popolazione di Besso ha reagito in maniera massiccia contro l'invasione del parco di Cortivallo da parte di ruspe per la creazione di 90 posteggi “temporanei” ad uso della Clinica Moncucco. Oltre 200 le firme raccolte, e altre seguiranno di chi era assente durante la settimana di carnevale, per reazione a un intervento invasivo sull'unica area verde pubblica destinata alla socializzazione di genitori, bambini, anziani del quartiere, già densamente edificato e fortemente penalizzato dal traffico intenso».

Così in una nota i rappresentanti di un gruppo di cittadini che è contrario alla "spianata" del parco per fare posto alle auto. E sottolineano alcune zone d'ombra a loro avviso che pongono degli interrogativi sulla loro realizzazione: «I lavori sono sorretti da valida licenza? Non risulta esserci stata pubblicazione alcuna, nè avviso ai confinanti, tanto meno informazione alla popolazione».

Inoltre chiedono «chi ha potuto approvare l'impianto di 90 posteggi all'interno di un parco pubblico, a distanza ravvicinata dai giochi per bambini? Quali verifiche sono state fatte per poter dare una tale approvazione (sicurezza dei bambini, immissioni, ecc.)? Cosa significa temporaneo e come verrebbe delimitata l'area dei parcheggi da quella del Parco?».

I firmatari della petizione (che sarà consegnata domani 19 febbraio alle ore 13.00 alla Cancelleria del Municipio di Lugano) sottolineano che «difficilmente le risposte a queste domande, quali esse siano, potranno mitigare la rabbia e la delusione per la poca considerazione dimostrata nei confronti della popolazione del quartiere in generale, e degli utenti del Parco in particolare, o di chi solo apprezza questo microcosmo naturale, in quanto rara area verde del quartiere, oggetto anche di un interessante progetto a favore della biodiversità, ora malamente deturpato».

Fanno presente che «ci eravamo infatti illusi che quei lavori potevano essere destinati a migliorare le infrastrutture del parco, a fronte della volontà politica di incrementare e migliorare le zone destinate a verde pubblico». Si chiedono infine se «esiste davvero questa volontà?».

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