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«Qui ho trovato il calore che mi serviva in un momento delicato»

LOCARNO«Qui ho trovato il calore che mi serviva in un momento delicato»

26.01.24 - 06:30
Walter è uno dei frequentatori di Casa Martini. Un luogo di accoglienza e inclusione. In cui a carnevale c'è una "tradizione". Il video.
Foto di Davide Giordano
«Qui ho trovato il calore che mi serviva in un momento delicato»
Walter è uno dei frequentatori di Casa Martini. Un luogo di accoglienza e inclusione. In cui a carnevale c'è una "tradizione". Il video.

LOCARNO - Un luogo d'accoglienza e di inclusione. È Casa Martini a Locarno. Da qualche anno, prima di fare scattare la Stranociada, i sovrani del carnevale locarnese fanno visita proprio alla struttura di via Vallemaggia. Cucinando per gli avventori risotto e luganighe. «C'è bisogno di portare calore a queste persone – sottolinea Régis Mayor, il re della Stranociada –. Si crea un senso di unione. Ho cucinato per circa 70 persone». 

«Sono stato accolto» – Nel giovedì che precede l'inizio della Stranociada ecco che tra i frequentatori di Casa Martini incontriamo Walter. Ci racconta di attraversare un momento delicato. «Questo posto è adatto alle persone che hanno magari conseguenze legate a un periodo ostile e imprevisto. Io in tempi molto brevi mi sono trovato a dovermi arrangiare. E a Casa Martini sono stato veramente accolto. Ho trovato calore umano. Gli operatori sono in gamba».

«Ambiente di famiglia» – Walter porta una testimonianza profonda e di grande umanità. «Magari hai la mente un po' scossa. E metabolizzi a fatica il fatto di andare in un centro di prima accoglienza. Dopo qualche giorno però io ho percepito un ambiente come di famiglia. Qui si aiutano tutti. Ho conosciuto persone fantastiche. Sono molto grato a Casa Martini. L'iniziativa del risotto a carnevale? Ottima. E il risotto era buonissimo».

«Un piatto simbolo di socialità» – Nel video di Tio/ 20 Minuti Chiara Tavasci, collaboratrice di Casa Martini, sottolinea «l'importanza del momento conviviale offerto dal comitato della Stranociada». Accanto a lei c'è il suo collega Giordano Salvador. «Il risotto rappresenta una tradizione sociale. Si mangia nelle piazze. Porta la popolazione a incontrarsi. È un po' quello che desideriamo fare anche nella mensa sociale di Casa Martini. Un luogo in cui tutti possono entrare, fare una chiacchierata, trovare un pasto caldo».

«Niente prenotazioni» – Re Mayor nel frattempo continua a spadellare. Accanto a lui ci sono la regina Carlotta I (Denise Jelmolini) e il presidente della Stranociada Antonio Cicero. «Casa Martini è speciale – sostiene il sovrano –. Nelle situazioni di necessità c'è anche la possibilità di stare a dormire. È un posto per tutti, davvero. E anche in occasione di questo pranzo non ci sono formalità. Gli avventori non avevano nemmeno bisogno di prenotare. Chi arriva, arriva. Un buon piatto c'è per chiunque».

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COMMENTI
 

vulpus 3 mesi fa su tio
Complimenti a casa Martini e a tutti i volontari che con il loro impegno collaborano al buon funzionamento..

Natii87 3 mesi fa su tio
Bravissimi bellissima iniziativa!! ♥️
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