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LOCARNO«Rinata grazie alla stampante 3D»

15.01.24 - 08:40
La signora Paola, 75 anni, aveva l'anca distrutta. Con dolori e difficoltà motorie. Il dottor Mauro Molina le ha risolto un grosso problema.
Tio/20Minuti
«Rinata grazie alla stampante 3D»
La signora Paola, 75 anni, aveva l'anca distrutta. Con dolori e difficoltà motorie. Il dottor Mauro Molina le ha risolto un grosso problema.

LOCARNO - «Sono rinata. Credevo di non avere più speranze». Paola, 75enne del Locarnese, rappresenta il primo caso ticinese di revisione di protesi totale dell'anca con un impianto costruito grazie alla tecnologia della stampa 3D. Il suo è stato un lungo calvario risoltosi nello studio di Mauro Molina, specialista in ortopedia e traumatologia ed esperto di chirurgia protesica. «I problemi all’anca – spiega il medico – sono molto frequenti e possono portare, non solo nell’anziano, all’impianto di una protesi. In Svizzera vengono impiantate annualmente oltre 20'000 protesi dell'anca e solo in Ticino circa 1'000 persone all’anno ricevono un impianto. Quello della signora Paola è sicuramente un trattamento innovativo».

Un problema che arriva da lontano – I primi problemi per Paola iniziano già attorno ai 30 anni, a causa di una displasia all’anca, una problematica presente alla nascita che può dare i primi sintomi già in giovane età. Diverse le operazioni effettuate dalla donna. «Ma dopo ogni intervento – dice Paola – a distanza di pochi anni la parte alta della protesi non si attaccava bene al bacino. Questo mi causava dolori atroci e disagi nei movimenti. Sono sempre stata una donna attiva».

Il caso particolare – «Il bacino della signora – riprende il dottore – era ormai troppo consumato dai ripetuti interventi. Nonostante gli enormi progressi della medicina, nel caso specifico non aveva più senso utilizzare per l’ennesima volta una tecnica tradizionale. Abbiamo dunque fatto eseguire uno studio del difetto osseo del bacino. E da questo tramite una stampante 3D è stato ricreato alla perfezione il pezzo che nella signora Paola mancava. Garantendo cosi un’ottima fissazione dell’impianto. Inoltre il materiale di cui è fatto favorisce la crescita del tessuto osseo, fondamentale per la sopravvivenza a lungo termine della protesi».

«Intervento riuscito» – Paola si è sottoposta all’operazione lo scorso 30 ottobre, alla Carità di Locarno (EOC). Dopo tre giorni era già in piedi. Ora cammina discretamente anche se la fase di riabilitazione sarà comunque di diversi mesi. «L’intervento è perfettamente riuscito», sottolinea Molina. 

Costi ancora elevati – Nel frattempo ci si chiede se la stampante 3D apra effettivamente una nuova era nel settore delle protesi all’anca. «Questa tecnologia è sicuramente all’avanguardia – ammette Molina –, ma è caratterizzata ancora da costi di produzione molto elevati. Al momento, quindi, è da riservarsi a quei casi in cui non si può ricorrere all’impianto di protesi convenzionale. La possibilità di utilizzare queste nuove soluzioni permette però di trattare anche casi molto complessi, come quello della signora Paola, che prima non potevano essere curati con risultati soddisfacenti a lungo termine».

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COMMENTI
 

M70 3 mesi fa su tio
auguro alla signora e complimenti a medico ed allo staff..

ladycore 3 mesi fa su tio
Auguro alla signora Paola tanta forza e coraggio. Spero che questo intervento le porti finalmente qualità di vita e benessere. Mola mia ul mazz Paola!

roby74 3 mesi fa su tio
Il dottor Mauro Molina THE BEST in Town! Mi ha salvato "la vita" pure a me a 49 anni! Lunedì operato, sabato su un palco a suonare (la batteria)! GRANDE Dott. Molina!!!
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