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CANTONE«So cosa facevi su quei siti...», il ricatto via mail che è una truffa

08.12.23 - 12:03
La “fake sextortion” continua a essere molto utilizzata dai criminali informatici. Cosa fare quando succede, e come controbattere.
Depositphotos (mproduction)
«So cosa facevi su quei siti...», il ricatto via mail che è una truffa
La “fake sextortion” continua a essere molto utilizzata dai criminali informatici. Cosa fare quando succede, e come controbattere.

SAVOSA - «Puoi chiamarmi Grande Fratello, so tutto di te, anche di quei siti a luci rosse che sei solito guardare», inizia più o meno così una email che diversi lettori di tio.ch si sono trovati recapitata nella propria casella di posta elettronica.

A inviarla, un sedicente hacker che sostiene di possedere - oltre ai dati sensibili - filmati incriminanti che «rovinerebbero sicuramente la tua reputazione se dovessi inviarli a conoscenti e amici».

L'unico modo per evitarlo è quello di pagare una cifra (variabile, mai esagerata ma comunque sostanziosa) a un wallet in criptovalute che viene indicato nella stessa missiva. E non solo, viene posto anche un limite di 48 ore per farlo, pena: la vergogna.

In alcuni casi, i presunti criminali informatici, per rinforzare le proprie rivendicazioni citano anche la password dell'indirizzo e-mail, che alcune volte coincide (oppure è vecchia o addirittura sbagliata).

Una truffa nota e molto diffusa

Ma quindi, c'è da preoccuparsi? Tendenzialmente no, perché si tratta di una truffa - ci spiega il Centro nazionale per la cibersicurezza (Ncsc) - che è nota ed è anche «un metodo di attacco molto diffuso».

Stando ai dati dell'Ncsc quest'anno sono arrivate 1'349 segnalazioni relative a questo tipo di estorsione, mentre l'anno precedente erano state 1'700: «Il livello, quindi, si mantiene stabile e a un livello elevato. Solitamente questo tipo di email vengono spedite a ondate, al momento ci troviamo proprio nel bel mezzo di una di queste», confermano da Berna.

Il modus operandi di queste “fake sextortion” (finte sextortion, ndr.) è sempre più o meno il medesimo: «I malintenzionati inviano un’e-mail in cui affermano di aver raccolto foto o video che ritraggono il destinatario durante una supposta visita su siti pornografici. I ricattatori minacciano di pubblicare tali foto o video qualora non venga pagata una somma di riscatto entro una determinata scadenza. In realtà i ricattatori inviano questi messaggi alla cieca, nella speranza che fra i destinatari vi siano persone che negli ultimi tempi abbiano visitato siti pornografici. La minaccia da parte di questi criminali mira a intimorire i destinatari e a convincerli a pagare la somma richiesta», spiega il Ncsc.

Ignorare, non farsi intimorire e denunciare

Il consiglio è quindi quello di ignorare le email e di non farsi intimorire: «Finora il servizio nazionale di contatto per la cibersicurezza non è a conoscenza di alcun caso in cui fossero effettivamente presenti immagini compromettenti», inoltre «in questa tipologia di truffa il computer della vittima non ha subito alcuna infezione e gli account indicati non sono stati realmente violati»

Per quanto riguarda, invece, le mail di ricatto che contengono una password queste vanno prese un po' più seriamente: «Se questa è ancora in uso, va modificata urgentemente».

Stessa cosa per l'indirizzo del wallet bitcoin, ma per un altro motivo: «possono fornire indizi utili per identificare chi si nasconde dietro alla truffa», da cui l'invito: «Aiutateci nelle indagini e segnalateci eventuali e-mail ricattatorie», conclude il Centro.

Come navigare in piena sicurezza, i consigli del Centro nazionale per la cibersicurezza

- In linea di massima, quando non le usate dovreste coprire per sicurezza le fotocamere di computer, tablet e smartphone. In questo modo potete prevenire fisicamente che hacker e criminali informatici possano accedere alle relative immagini. Potete reperire apposite webcam cover nei negozi specializzati.
- In linea generale dovreste inoltre utilizzare una password diversa per ciascun servizio online. L’uso della stessa password per più servizi aumenta il rischio di una fuga di dati.
- Per i servizi che lo consentono dovreste assolutamente attivare l’autenticazione a due fattori. Questa misura aumenta notevolmente la sicurezza dei vostri dati.

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    COMMENTI
     

    Orlando Guidetti 4 mesi fa su tio
    Ma se persino il Municipio di Losone ha pagato il riscatto ad un sedicente hacker

    John Wayne 4 mesi fa su tio
    Mi chiedo come la gente casca nel mail della PolFed, FedEx, UPS, Postfinance, ecc. ecc. ecc., se uno non è in grado di verificare o capire se il mittente del mail è reale o meno, forse farebbe bene a eliminare il PC dlla sua vita! Da quando guardare i noti portali, dalle escort ai video, è reato? La cosa che dovrebbe far pensare è un altra, quando comandi qualcosa e ti viene consegnata via corriere, i giorni successivi ricevi mail con la richiesta di pagare lo sdoganamento. Faccio il paragone con il famoso registro di commercio che arrivava via fax e che molti ci cascavano, e questa truffa (legale a quanto sembra o è frutto di bustarelle date alla gente giusta) gira ancora oggi ma arriva a tutte le imprese che vengono pubblicate sul Foglio Ufficiale, io l'ho ricevuta e mi sono fatto una grassa risata!

    Golf67 4 mesi fa su tio
    Ricevuto l’altro giorno 😂😂😂 cestinata dopo la prima frase

    Codu 4 mesi fa su tio
    Ho guardato un po' di donne bioT€ e gente che copulava...wow dillo pure a chi vuoi....

    fugu 4 mesi fa su tio
    Tu che leggi questo commento, so cosa ci fai qui. Pensa se la tua famiglia e i tuoi conoscenti venissero a sapere che frequenti Tio... Oddio, ognuno ha i suoi gusti, non sarò certo io a farti la morale. Per contro, credo che la mia comprensione e il mio silenzio abbiano un certo valore, sul quale dovremmo avere una piccola discussione, non credi? 😎

    Roccky 4 mesi fa su tio
    Hahahahah io gli rispondere che i soldi li devo usare per OF non per pagare loro. Chi nel 2023 non guarda siti a luci rosse? Io mi preoccuperei per chi non lo fa.

    Daligar 4 mesi fa su tio
    Io me ne fregherei altamente mettendoli alla prova

    Lello 4 mesi fa su tio
    diciamo che se ti senti controllato forse la coscienza pulita non ce l' hai

    Dox 4 mesi fa su tio
    Risposta a Lello
    Perché, significherebbe avere la coscienza sporca soddisfare uno dei bisogni primari e fisiologici? Qui qualcuno non ha le idee chiare…

    Lello 4 mesi fa su tio
    Risposta a Dox
    se ti senti con la coscienza pulita certi messaggi non ti dovrebbero toccare,dopo se quello che fai sono bisogni fisiologici primari o perversioni per me non fa differenza,e ricorda che a giocare troppo con il battacchio poi diventi cieco

    fugu 4 mesi fa su tio
    Risposta a Lello
    Don Lello, io sono d'accordo con Dox.

    Dox 4 mesi fa su tio
    Risposta a Lello
    Con l’ultima frase del tuo messaggio mi hai fatto capire quanto poco utile sia discutere con te per via della mancanza di raziocinio. Grazie, così risparmio tempo ed energie
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