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LUGANOCon un racconto rurale arriva la sfida ai ritmi della vita moderna

24.10.23 - 11:45
"L'ultimo biscino" di Giuseppe Pierantozzi è un viaggio tra le radici e la storia di un piccolo mondo antico.
Foto G.P.
Giuseppe Pierantozzi
Giuseppe Pierantozzi
Con un racconto rurale arriva la sfida ai ritmi della vita moderna
"L'ultimo biscino" di Giuseppe Pierantozzi è un viaggio tra le radici e la storia di un piccolo mondo antico.
Verrà presentato mercoledì sera nella neonata libreria di Massagno, il Rifugio letterario.

LUGANO - Una delle tante cose che abbiamo imparato da Cesare Pavese con “La luna è i falò” è che un “paese vuol dire non essere soli”, e che quando ritorni nel luogo in cui sei nato sei consapevole che “nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

Nel libro, fresco di stampa, “L’ultimo biscino”, edito da Augh, terza prova letteraria di Giuseppe Pierantozzi - avvocato e scrittore di origini romane, ma da diversi anni attivo nel Luganese – c’è tutta la bellezza dell’attaccamento alle proprie radici. Quelle di Sor Giò che si muove in sella a un cavallo lungo i Monti della Tolfa, nella Maremma Laziale, e ripercorre oltre 50 anni di storia personale, dove i protagonisti, gli oggetti, le dinamiche, i ritmi sono quelli di un piccolo mondo antico, che oggi pochi conoscono.

Tutto profuma di antico, dai termini che appartengono alla cultura contadina (si parla di biscini, di butteri,  di cavoni...ma tranquilli l'autore ha inserito un glossario con tutte le spiegazioni), ai nomi delle persone (c’è nonna Remonilde, ma pure Lelio, Augusto, Basilio, Lisandro, Adolfo), ai sentimenti nobili e semplici di chi ha i piedi piantati nella terra. Un racconto rurale che puo’ sembrare d’altri tempi, in un’epoca in cui, narrativamente parlando, dominano gialli, thriller e fantasy. «Volevo fare un passo indietro rispetto ai ritmi che ci impone la vita di oggi: prendere un respiro profondo davanti a un panorama, ai ricordi suscitati da una fotografia o da un odore proveniente dal passato. Tornare alle radici e scoprire che alcune sono così profonde da non gelare mai», ci dice Giuseppe Pierantozzi, che presenterà il libro domani sera, mercoledì nella neonata libreria Rifugio letterario a Massagno. C’è chi le proprie origini le vive alla lontana, chi invece non se n’è mai staccato, e pur girando terre più o meno lontane, se le porta addosso, come Sor Giò.

«Il romanzo – spiega ancora Giuseppe  Pierantozzi - nasce per raccontare un posto, le persone e le storie che lo abitano. Mi auguro che chi lo legga lo abbia un luogo, anche lontano, anche di fantasia e ci torni spesso. Indaffarati a pensare alle nostre vite, quel “posto” resta un riferimento costante, un ristoro dell’anima, un punto fermo mentre tutto cambia». Colpisce soprattutto la descrizione di un mondo del passato fatto di tradizioni, di gerarchie, di saggezza popolare, di rapporti solidi tra persone di sani principi. Un mondo che inevitabilmente è destinato a morire. E lo sa bene Sor Gio, quando ritornando a Tolfa, dopo tanti anni, si accorge che "la gente inizia a parlare con una mano all’orecchio”. «La storia narrata nel libro così come l’ambiente nel quale si muovono i personaggi inevitabilmente cambiano e si evolvono. Un destino che vale per il Sor Gio’ come per ognuno di noi. Ma se spesso possiamo scegliere e quasi sempre possiamo fuggire, c’è una cosa alla quale non possiamo sottrarci: la legge della natura. Immutabile, imperturbabile» aggiunge Pierantozzi. Durante tutto il racconto emerge la potenza dei piccoli borghi, delle stalle, delle vie fangose e dei boschi. Nessun richiamo alla grande città. «Chi nasce nei piccoli paesi – conclude Pierantozzi -  ha la possibilità di imparare dalla strada che resta una grande maestra e anche il luogo più idoneo per costruire rapporti umani autentici. Ma credo che un piccolo paese possa essere la più grande delle città se lo si vive con la voglia di esplorare».

Il libro verrà presentato dall'autore mercoledì sera alle 18.30 presso la libreria Rifugio letterario di Massagno

 

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