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CHIASSOAsilanti a Chiasso, Marchesi invoca l’arrivo dell'esercito

19.09.23 - 17:42
La mozione al Consiglio federale punta a «ripristinare la sicurezza per i cittadini».
Ti-Press
Fonte Udc
Asilanti a Chiasso, Marchesi invoca l’arrivo dell'esercito
La mozione al Consiglio federale punta a «ripristinare la sicurezza per i cittadini».

CHIASSO - Ripristinare la sicurezza a Chiasso. È questo l’obiettivo che il consigliere nazionale Piero Marchesi (Udc) punta a raggiungere con una mozione presentata al Consiglio Federale.

Uno stato di sicurezza che, a suo dire, non sarebbe più garantito a causa dei «numeri dei richiedenti asilo non più gestibili». E per farlo il consigliere invoca l'intervento dell’esercito.

Questa la sua spiegazione.

«Nei primi 8 mesi dell'anno in Italia sono sbarcati circa 125mila migranti, una massa impressionante che ha messo in forte difficoltà i vari hotspot italiani che dovrebbero occuparsi della registrazione dei vari richiedenti l'asilo. Cosa che non fanno, o solo in parte, proprio a causa dei numeri eccessivi, lasciandoli di fatto liberi di viaggiare verso nord, verso la Svizzera. Da dicembre 2022, il Governo italiano, in modo unilaterale, ha sospeso l'Accordo di Dublino rifiutando alla Svizzera il trasferimento dei migranti di sua competenza», scrive Marchesi. 

Ragioni per cui «il nostro paese ha un evidente problema di sicurezza pubblica e i numeri dei richiedenti asilo non sono più gestibili nemmeno da noi. La situazione che sta vivendo il Mendrisiotto e la cittadina di Chiasso in particolare, dove i casi di violenza e furti sono più che raddoppiati, il numero di richiedenti presso i centri di registrazione sono più del doppio di quelli inizialmente autorizzati, hanno provocato una chiara reazione della popolazione, che teme per la sua sicurezza.»

«Tutti sperano in una soluzione europea, molti auspicano una revisione dell'accordo di Dublino, parecchi ritengono che sia necessario frenare le partenze nel Nord Africa, altrimenti non si risolverà mai la situazione. È però importante dare delle risposte immediate e concrete alla popolazione, cercando di fronteggiare le entrate illegali, svolgere più celermente le pratiche e portando più sicurezza a Chiasso, la porta Sud della migrazione Svizzera».

Queste le articolate premesse che introducono alle richieste specifiche:

1. Migliorare la sicurezza per la popolazione nella cittadina di Chiasso e nelle zone più sensibili;

2. Impiegare più risorse per svolgere più celermente le procedure di registrazione;

3. Attuare una rigorosa politica di rinvio dei richiedenti in possesso di una domanda rifiutata;

4. Pattugliare il confine verde e le zone più sensibili;

5. Apportare urgentemente le modifiche del quadro giuridico per permettere ai Cantoni di punire e sanzionare i reati commessi dai migranti. Per raggiungere questi obiettivi il Consiglio federale fa capo all'esercito e al bisogno, può estendere il dispositivo di sicurezza in altre regioni della Svizzera.

 

 

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