BELLINZONA«La chemio, le pizze e quella banana alle cinque di mattina»

BELLINZONA - Silvana Morici quella notte aveva dormito nel letto del figlio, all'ospedale di Bellinzona. Abbracciata al suo Augusto. «Alle cinque di mattina aveva ancora chiesto una banana schiacciata». Alle otto, tre ore più tardi dunque, dj Augu era spirato, a soli 33 anni, sfinito da quel tumore allo stomaco che da dieci mesi lo tormentava. Domenica a Monte Carasso andrà in scena l'ultimo torneo calcistico giovanile in sua memoria. «Si chiude un ciclo – sospira Silvana, oggi 73enne –. Dieci anni dopo quel triste sabato 10 agosto 2013 la nostra memoria è più viva che mai».

Ma c'è orgoglio.
«Sì, perché nel frattempo siamo riusciti a raccogliere tutti i fondi necessari per realizzare una scuola in Angola. Così il sogno di Augusto potrà diventare realtà». 

Lei è una mamma coraggiosa. 
«Con mio marito Carlo abbiamo organizzato ben nove edizioni di questa manifestazione. Ce l'abbiamo messa tutta per onorare nostro figlio. Abbiamo raccolto a sufficienza. Siamo felici. Domenica potremo festeggiare con tutti gli amici di Augusto. Parte del ricavato della giornata andrà anche all'Associazione Elilongiso di Gordola».

Suo figlio era un esercente ma anche un deejay amatissimo. 
«Era un grande lavoratore. Dopo la chemioterapia andava a fare le pizze. Mi diceva: "Toglietemi tutto, ma non la mia passione". Anche durante quella malattia devastante aveva voglia di fare, di sognare. Per questo io ci ho creduto fino all'ultimo. Non pensavo finisse così». 

Come reagisce una mamma a un dolore del genere? 
«L'organizzazione del torneo mi è stata d'aiuto. Così come il fatto di avere scritto e pubblicato un libro. È normale che una mamma abbia il desiderio di sfogarsi. Con chi si sfoga? Col marito e con gli altri due figli, Gianni e Lilly, che provano il suo stesso dolore? E poi devo dire grazie ai miei sette nipoti: loro in questi anni mi hanno trasmesso la carica per andare avanti con grinta».   

Dj Augu non è mai stato dimenticato. 
«È pazzesco l'affetto che ancora oggi notiamo nei suoi confronti. Lui è stato tra i primi negli anni '90 a portare il rap in Ticino. Faceva venire a Bellinzona artisti che adesso sono famosi. Era scatenato. Ma io penso che la gente gli abbia sempre voluto bene non solo per il suo impegno professionale. Augusto era un uomo generoso. Altruista. Un giocherellone. Portava buonumore. Uno così non lo dimentichi facilmente». 

L'appuntamento ora è per domenica al campo di calcio di Monte Carasso.
«Sì, a partire dalle 8.30 e per tutto il giorno. L'evento si sarebbe dovuto svolgere settimana scorsa. Ma è stato spostato per le forti piogge. Poco male. Ci sarà tanta gente. E faremo volare i palloncini al cielo. Sarà emozionante, ancora una volta».