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ENDORFINE FESTIVALGiuseppe Cruciani sull'agenda: «Assurdo portare il tema del sesso a scuola»

08.09.23 - 06:30
Il giornalista racconta l'amore di coppia all'Endorfine Festival. Il Ticino? «Lo conosco per l'indagine che ho svolto sulla prostituzione».
Endorfine Festival
Giuseppe Cruciani sull'agenda: «Assurdo portare il tema del sesso a scuola»
Il giornalista racconta l'amore di coppia all'Endorfine Festival. Il Ticino? «Lo conosco per l'indagine che ho svolto sulla prostituzione».

LUGANO - Lo trovi sempre dove c’è la notizia che indigna, che divide e fa discutere. Con la sua voce fuori dal coro, a volte provocatoria ma mai banale. Giuseppe Cruciani sarà a Lugano, ospite di Endorfine, il Festival internazionale del pensiero e del dibattito attorno al costume, alla cronaca e alla politica.

Tema cardine degli incontri previsti quest'anno, è quello delle "connessioni" tra persone e mondi differenti, per provare ad allargare gli orizzonti del pensiero.

Maestro della comunicazione politicamente scorretta, capace di interagire con il pubblico senza filtri e barriere, il giornalista italiano, conduttore della trasmissione radiofonica "La Zanzara" di Radio24, domenica 17 settembre (ore 15.00 - Palazzo dei Congressi) incontrerà il pubblico ticinese con le sue riflessioni assimilabili a "Punture di Zanzara", non a caso titolo dell'incontro.

Cruciani, innanzitutto conosce il Ticino?
«Ci vengo poco anche se ho amici nelle vicinanze: a Como e Saronno. Anche a Lugano e a Chiasso ho però qualche amico che è manager nella prostituzione; si può dire? Il territorio lo conosco per questo motivo e per l'indagine che ho fatto su questo argomento». 

E che ne pensa?
«Ogni cosa ha le sue problematiche certamente ma è civile il fatto che da voi per la prostituzione ci sia una situazione legalizzata; anche se poi certamente possono sempre nascondersi delle problematiche sommerse».

Cosa aspettarci invece dal suo "Punture di Zanzara”?
«Non lo so, dipende dagli stimoli che mi darà la persona che mi intervista. Di certo parleremo di coppie, monogamia e tradimenti, temi al centro del mio ultimo libro "Coppie"».

Dunque, fedeltà in amore?
«La monogamia è impossibile da realizzare. È dei sentimenti ma non è dei corpi, è un'inutile ricerca di qualcosa che non esiste. La fedeltà di coppia viene contraddetta dalla realtà». 

Così strizza l'occhio alle relazioni "aperte" e al tradimento.
«Non lo si vuole certificare ma è una cosa naturale, innaturale è il contrario».

E la famiglia?
«Resta comunque un obiettivo, un baluardo della società».

Anche per lei?
«Ho una relazione da anni ma i casi singoli non c'entrano niente»

A proposito di relazioni e di sesso, c'è polemica sull'agenda scolastica che ne parla. Trova giusto che sul diario distribuito nel nostro Cantone a bambini e adolescenti  si affronti il tema dell’identità di genere e della sessualità?
«Ovviamene senza il consenso preventivo degli insegnati, della scuola, dei genitori e dei ragazzi è assurdo farlo. È fuori dal mondo una cosa del genere, in primis senza il l'ok delle famiglie. Non mi preoccupo che queste immagini di cui mi parli influenzino gli studenti e che poi tutti si diventi "fluidi", il punto è che prima della maggiore età non si deve affrontare il tema sessualità a scuola. Non ce n'è bisogno. La scuola non deve occuparsi di tutto».

Quanto invece alla situazione politica, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina la Svizzera e la sua neutralità si trovano schiacciate sotto il "fuoco amico" di Usa e Ue che chiedono a Berna di fare di più, soprattutto in fatto di sanzioni. 
«Non saprei che dire, e cosa davvero significa per l'economia svizzera l'adesione alle sanzioni. Certo è che quando accadono queste cose la posizione della neutralità diventa difficile da mantenere, oggi più che mai. Quanto alle motivazioni, va detto che le guerre non si fanno solo con i carri armati ma anche finanziariamente e la neutralità oggi sarebbe stata vissuta come collaborazionismo. Non so se la Confederazione abbia fatto bene ma era quasi impossibile mantenere il concetto neutrale di un tempo, ha dovuto fare una scelta di campo».

A proposito di "connessioni" tra Europa e Svizzera, l’euro ha tolto parte dell’identità dei popoli che si identificano nella propria valuta, con Bruxelles che spinge per la limitazione dell’uso del contante, mentre noi resistiamo saldamente attaccati al franco e alla possibilità di continuare a pagare cash.
«In Italia il tema della moneta è archiviato. Anche politicamente: la contestazione dell'euro non ha più presa elettoralmente. Io sono indifferente alla cosa, personalmente odio usare i contanti ma sono favorevolissimo al suo libero utilizzo senza limiti, anzi le soglie vanno alzate».

Ci avviciniamo all'autunno, con il Covid c’è stata una spaccatura tra le persone in fatto di mascherine, vaccini e limitazioni.
«Io spero che pure questo discorso sia archiviato: credo che questa divisione non si proporrà più nei modi di due anni fa, come ad esempio le limitazioni alla libertà di movimento. E sono contrario alla vaccinazione obbligatoria, anche per le categorie "over"».

Arriviamo da giorni torridi, se le parlo di cambiamento climatico.
«Sono ferocemente contro al pensiero dell'uomo unico grande colpevole, per cui si deve cambiare tutto per forza oggi. Quella che viene data è una visione apocalittica priva di certezza. Anche se gli scienziati fossero in maggioranza d'accordo ad attribuire all'uomo la responsabilità climatica, ritengo che il nostro ruolo sia invece marginale e mi trovo concorde con le tesi di Franco Prodi, Rubbia e Battaglia».

In Italia l'uccisione dell'orsa Amarena ha spaccato l'opinione pubblica, da che parte sta?
«L'uccisione di un'orsa, con i cuccioli poi, è sempre negativa, non si esulta certo. Va detto però che era in una zona dove non si doveva trovare, mentre il cacciatore probabilmente si è spaventato e ha sparato, anche come sua reazione istintiva. Ripeto, è morta un'orsa e mi dispiace ma che ora venga minacciata di morte la famiglia di chi ha sparato è una cosa incredibile. Non si parla dell'uccisione di un bambino, siamo dispiaciuti ma la vita prosegue, la magistratura si pronuncerà ma non credo alle accuse mosse al cacciatore di cinismo e violenza».

Per info e biglietti: biglietteria.ch

 

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COMMENTI
 

mali 7 mesi fa su tio
a scuola parliamo anche di gynephilia, necrophilia, agender, neutrois, coprofaghi, straight ally, lithsexual e parecchie altre categorie? (da notare che ognuna di queste ha una sua bandiera, casualmente a strisce orizzontali...)

mali 7 mesi fa su tio
educazione sessuale equivale a educazione lgbt+ (e aggiungi tutte le lettere che vuoi...)? io credo di no.

Emib5 7 mesi fa su tio
Perché perdere tempo con l'opinione, quindi opinabile, di un signor quasi nessuno? Per molti qui vorrei ricordare che educare le persone è un compito dell'intera società, del resto il dipartimento nel suo nome contiene anche educazione...

ste3990 7 mesi fa su tio
L'educazione sessuale DEVE far parte del programma scolastico. I giovani devono essere educati a rispettare sé stessi e gli altri, e conoscere i vari tipi di sessualità e ad approcciarli nel modo più sano possibile.

Voilà 7 mesi fa su tio
Risposta a ste3990
ste3990 L'educazione sessuale nelle scuole si fa, informare sui metodi anticoncezionali per prevenire gravidanze indesiderate e malattie. Per il resto devono essere educati a rispettare tutti indistintamente, simili e, in qualsiasi modo, diversi da loro. Devono inoltre essere educati alla non violenza (E non solo a quella fisica). Sono però compiti che spettano prima di tutto ai genitori.

Nonna Sintetica 7 mesi fa su tio
Risposta a ste3990
secondo me l'educazione non è responsabilità della scuola, ma dei GENITORI! A scuola i ragazzi dovrebbero arrivare "già educati". Al limite certi temi possono essere trattati come sensibilizzazione, magari per stimolare un dialogo anche nella propria famiglia. Questo dell'agenda, in un certo senso l'ha fatto, ma non è stato capito e viene strumentalizzato per altri scopi, per abbonirsi l'opinione pubblica. A questo punto avrebbero fatto meglio a consegnare un libretto con delle pagine bianche, così ognuno si fa l'agenda che vuole.

Lo Scienziato 7 mesi fa su tio
"Anche se gli scienziati fossero in maggioranza d'accordo ad attribuire all'uomo la responsabilità climatica, ritengo che il nostro ruolo sia invece marginale" 1. al contrario di quanto sottinteso la stragrande maggioranza degli scienziati è convinta con grande certezza che il cambiamento climatico attuale è attribuibile all'attività umana 2. ma ancora più preoccupante è l'arroganza dimostrata che questa persona pronta ad ignorare completamente un consenso scientifico su un determinato argomento e invece affidarsi alla sua valutazione personale. A questo punto lasciamo ognuno avere la propria opinione su questioni fattuali e da domani decido che il sole gira intorno alla terra. Invito e incoraggio tutti ad esprimere le proprie opinioni su questioni morali/di valori (e.g. è giusto imporre divieti ai singoli cittadini per ridurre le emissioni di gas a effetto serra?) ma per favore lasciamo le questioni fattuali alla scienza

Geremia 7 mesi fa su tio
Oggi fai notizia se assumi comportamento e parole fuori dal coro. Tanti giornalisti lo fanno e funziona. Fanno parlare di se, danno l’impressione di vedere le cose in modo diverso dagli altri. Anche tanti che scrivono i commenti su TIO lo fanno. Attirano critiche ma questo gli piace, esistono. Certamente tanti andranno ad ascoltare questo signore al festival, tanti lo ammirano per il coraggio di non essere conforme come anche loro vorrebbero essere. Mah, non mi fido che questa gente.

Sciguetto 7 mesi fa su tio
Risposta a Geremia
Non si chiama “fuori dal coro”, si chiama “libertà di opinione” (fatta ovviamente nei limiti della correttezza). Ognuno DEVE aver diritto di avere un’opinione e di esprimerla liberamente! Chiaro che chi, come Cruciani, non si china al pensiero unico tanto caro ai $inistrati è malvisto… P.S.: se il risultato di “far parte del coro” è l’impedire un dibattito come recentemente fatto dai $inistrati, beh, ben felice di combattere un sistema che ci vuole tutti lobotomizzati al seguito del pensiero unico…

Kelt 7 mesi fa su tio
Risposta a Sciguetto
Vede, considerando che la sinistra ormai non conta più un tubo. Considerando che sono ragazzi e ragazze omosessuali che vengono aggrediti e malmenati. Considerando che sono le donne che vengono uccise e violentate. Considerando che i luoghi dove si va, che sia un pub o il posto di lavoro, sono le battutacce sessiste, razziste e omofobe che fanno ridere tutti e alle quali si deve chinare il capo e che si devono tollerare; direi proprio che questa panzana del pensiero unico è una baggianata che vi raccontate. Insomma, sembra di sentire uno schiavista del '700 che dice. "ma come ce l'hanno con me?Dopo tutti viaggi che gli ho fatto fare gratis!!?? Che ingratitudine...

Sciguetto 7 mesi fa su tio
Risposta a Kelt
Kelt, al di là del fatto che l’offendere dando dello schiavista squalifica in partenza il suo ragionamento, lei ha letto il mio post senza capirlo… perciò le spiego: io non mi addentro sulla giustezza o meno di quanto sostenuto d Cruciani, ne sugli argomenti contenuti nell’ormai famigerata agenda, mi indigno quando sento/battuta e omofobie ecc., però mi indigno anche quando leggo commenti del tipo: questo deve tacere perché non la pensa come vorrebbe il pensiero unico mainstream, mi indigno quando si vorrebbe arrivare a vederla tutti nello stesso modo. Io devo essere libero di ascoltare tutte le opinioni e poi di farmi un’idea. E riguardo alla panzana della $inistra le ricordo sommessamente che a livello politico la $inistra imperversa in ogni decisione grazie al sostegno di liberali ed ex ppd… le ricordo ancora sommessamente l’essere di recente riuscita a bloccare un dibattito pubblico al cinema Lux (e questo è, in democrazia, un segnale estremamente preoccupante.

Kelt 7 mesi fa su tio
Risposta a Sciguetto
Sciguetto, penso che lei abbia letto il mio post senza capirlo. Io le ho detto che il pensiero unico è il suo. La cronaca è lì a dimostrarlo tutti i giorni, se ne faccia una ragione. Io le auguro tanto un governo UDC monocolore. Non vedo l'ora. Non sa le risate che mi farei. Sapesse come sono stufo di votare cose che mi danneggiano e favoriscono gli altri solo per ideali. Ma nelle vostre fantasie chissà cosa v'immaginate. Infine mi permetto di chiarirle un concetto: se io dico che i locarnesi non dovrebbero avere il diritto di sposarsi e non si dovrebbe parlare di loro. Se vado a votare una legge che impedisce a questo locarnesi di decidere a chi affidare il loro figlio biologico, non sto esprimendo un'opinione, sto discriminando una fetta della popolazione. Le è chiara la differenza?

Pensopositivo 7 mesi fa su tio
Risposta a Kelt
Leggendo quello che scrive Sciguetto, dubito che capisca la differenza... Per certa destra discriminare gli altri significa solo il loro sacrosanto diritto di "libertá di opinione...".

Sciguetto 7 mesi fa su tio
Risposta a Kelt
Ma ancora? Cosa non le è chiaro? Lei continua ad attribuirmi “opinioni”, mentre io sostengo solo che devo avere il diritto di ascoltare tutte le campane prima di farmi un’idea su un dato argomento. Dato che le è tanto difficile capirlo, cordialmente la saluto.

Kelt 7 mesi fa su tio
Si può prendere sul serio uno che dice che prima dei 18 anni non si debba parlare di sesso ai ragazzi? Che spesso hanno rapporti a 17, 16 o 15? I fatti recenti di cronaca in Italia sono o non sono il frutto bestiale di ragazzi, mai educati dalle loro famiglie, alla sessualità e ai sentimenti e anzi, spesso figli di padri portatori di quei sani valori che le famiglie dovrebbero insegnare? (leggasi sei uomo fai quello che vuoi) Non lo deve fare la scuola? e se le famiglie non lo fanno, cosa succede? e' giusto che la scuola parli di religione? è giusto che la scuola parli di geo-politica? é giusto che la scuola insegni che esiste il cambiamento climatico e che discendiamo dalle scimmie? Non si capisce che così diventa tutto opinabile? Anche le verità scientifiche come accade in America dove ci sono scuole creazioniste che insegnano che l'universo è stato creato in 6 giorni?

Buonsenso? 7 mesi fa su tio
L annullamento di una serata sul tema gender,comunque la si pensi sul tema,è una vergogna per il dibattito pubblico. Il colmo è che i paladini della giustizia si mutano,poco consciamente, in censori. Intolleranti

Nonna Sintetica 7 mesi fa su tio
non sono d'accordo con il titolo... In generale c'è questa tendenza di sensazionalizzare più che si può con i titoli, che non rispecchiano per niente i contenuti degli articoli. Peccato, perché l'articolo l'ho trovato molto interessante: una chiave di lettura differente su certe tematiche.
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