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CANTONE«Riconoscere e accogliere la complessità»

16.08.23 - 10:16
Dopo un anno di pausa tornano gli "atelier delle buone pratiche".
Ti-Press (archivio)
«Riconoscere e accogliere la complessità»
Dopo un anno di pausa tornano gli "atelier delle buone pratiche".

BELLINZONA - Dopo un anno di pausa, dovuta al perfezionamento del piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese, la Divisione della scuola ripropone i tradizionali atelier d’agosto «importante spazio di scambio e incontro fra i docenti a pochi giorni dalla ripresa dell’anno scolastico». Gli atelier ogni anno permettono di «conoscere e approfondire le metodologie didattiche sperimentate e raccontate dai docenti del territorio».

L’appuntamento di quest’anno, in agenda domani giovedì 17 e venerdì 18 agosto all’Istituto cantonale di economia e commercio, Stabile Torretta, a Bellinzona, porrà in particolare l’attenzione sulla valutazione in relazione alle competenze e le esperienze didattiche differenziate, con particolare attenzione alle attività svolte nelle classi inclusive. Quest’anno ci saranno 15 atelier, gestiti direttamente dai docenti della scuola dell’obbligo che racconteranno la loro esperienza, e anche, per la prima volta, alcune conferenze tenute da accademici e ricercatori attivi nelle scuole pedagogiche svizzere. La prima giornata dell’evento è rivolta in particolare ai quadri scolastici, alle direzioni e ai responsabili delle unità del DFA, mentre la mezza giornata del 18 agosto è dedicata a tutti i docenti della scuola dell’obbligo.

Il programma prevede una fase introduttiva, giovedì 17 agosto alle 9, con gli interventi di Marina Carobbio Guscetti, Consigliera di Stato e direttrice del DECS, e di Emanuele Berger, coordinatore del DECS e direttore della Divisione scuola. L’apertura dei lavori è affidata a Matteo Piricò, esperto di scienze dell’educazione per la scuola dell’obbligo.

Gli "Atelier delle buone pratiche" sono promossi dalla Divisione scuola del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) e dedicate ai docenti della scuola dell’obbligo.

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COMMENTI
 

Kelt 8 mesi fa su tio
Perché il DECS non fa una bella tavola rotonda su come fermare l'emorragia di docenti visto che quelli bravi e qualificati scappano a gambe levate mentre arrivano sempre più insegnanti da oltre confine (che dormono qui 3 gg e poi se ne vanno immaginiamo che conoscenza del territorio) e si stanno abilitando anche persone senza i requisiti minimi perché altrimenti non partono le classi con un impatto enorme sul livello della didattica? ah già vorrebbe dire che al dipartimento interessano davvero alunni e docenti...

Voilà 8 mesi fa su tio
Certo che includere nella scuola centinaia di profughi richiede uno sforzo particolare. Cerchiamo docenti ucraini

JacopoVismara 8 mesi fa su tio
Grande DECS sempre puntuale sui problemi della scuola :) (Ironia totale)
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