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LUGANOUn ricorso in meno per il progetto Tram-treno

27.04.23 - 14:43
L'Associazione traffico e ambiente e la Società ticinese per la natura e il territorio hanno rinunciato all'azione giuridica.
DT/RTTL
Un ricorso in meno per il progetto Tram-treno
L'Associazione traffico e ambiente e la Società ticinese per la natura e il territorio hanno rinunciato all'azione giuridica.

LUGANO - «L’ATA, Associazione traffico e ambiente, e la STAN, Società ticinese per la natura e il territorio, hanno deciso, di non ricorrere al Tribunale federale amministrativo in merito al progetto Tram-Treno». La decisione delle due società di non fare ricorso «è dovuta principalmente al fatto che il progetto in pubblicazione non comprende, a detta dell’Ufficio federale dei trasporti, lo smantellamento della linea di collina», viene spiegato in un comunicato stampa. «Malgrado quello pubblicato sia un progetto carente su più livelli, le due associazioni hanno deciso di non ritardare la procedura di approvazione dei piani con un ricorso al TAF».

STAN e ATA avevano interposto nel luglio 2020 un’opposizione all’Ufficio federale dei trasporti, nell’ambito della procedura di approvazione dei piani della rete Tram-Treno. La preoccupazione principale delle due associazioni, era, «la paventata chiusura della Linea di collina che il progetto, così come pubblicato, compromette seriamente».

Formalmente sembra che la chiusura della linea tra Bioggio e la stazione di Lugano non sia oggetto di questa procedura, «per cui viene a cadere la motivazione principale all’inoltro di un ricorso al Tribunale federale amministrativo».

Il progetto ha suscitato anche altre critiche da parte delle due società, «tra cui il mancato rispetto delle prescrizioni della LPT che chiede un utilizzo parsimonioso del territorio e lo sviluppo centripeto degli agglomerati, ma soprattutto il non rispetto delle Linee di forza sancite nel Piano Direttore cantonale». Il PD qualifica infatti il comparto attraversato dal viadotto come linea di forza del paesaggio, cioè come uno spazio da tenere libero (PD scheda P1). Il manufatto del viadotto comporta un impatto paesaggistico negativo molto forte e ingiustificato.

Le due associazioni confermano il loro pieno sostegno alla linea FLP di collina che a medio termine, visto l’importante crescita dell’utenza del trasporto pubblico in Ticino, sarà un elemento importante della rete dei trasporti pubblici del Luganese. «Non è infatti lungimirante pensare di sostituire una linea ferroviaria con il trasporto su gomma, molto meno attrattivo, puntuale e comodo».

STAN e ATA annunciano inoltre che inizieranno già da subito ad attivarsi per coinvolgere le cittadine, i cittadini, i Comuni interessati e i Gran Consiglieri allo scopo di trovare le soluzioni per gestire al meglio la linea di collina e daranno battaglia ad una eventuale procedura di dismissione della stessa nel caso fosse avviata.

Per quanto riguarda il collegamento ciclabile tra la piana del Vedeggio e Lugano, l’ATA fa anche notare che la stessa potrebbe trovare spazio nel cunicolo di sicurezza che correrà parallelo alla nuova galleria. Un collegamento di un paio di chilometri in pianura che renderebbe estremamente attrattivo l’uso della bicicletta per recarsi in città.

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