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CADENAZZO«Malgrado siccità e grandine l’orticoltura ticinese è sempre in fiore»

24.04.23 - 20:25
Bilancio positivo all' assemblea della FOFT
FOFT
«Malgrado siccità e grandine l’orticoltura ticinese è sempre in fiore»
Bilancio positivo all' assemblea della FOFT

CADENAZZO - «Risultati positivi sia a livello di produzione che di commercializzazione». È il bilancio della Federazione Orto-Frutticola Ticinese (FOFT), espresso durante l’86esima assemblea. «Certo, come molti settori economici – spiega la presidente Alice Croce – anche noi abbiamo dovuto fare i conti con diversi problemi, come la siccità, la grandine o gli aumenti dei costi. Ma la passione e la competenza dei produttori e dell’intero staff della FOFT / TIOR SA hanno permesso di affrontarli con determinazione e in gran parte di risolverli». È stato migliorato il sistema di trading «in modo da poter bilanciare sempre meglio il rapporto tra la produzione e la commercializzazione dei prodotti durante l’inverno e l’estate - spiega in un comunicato la FOFT - non facendo mai concorrenza alla produzione locale. A mantenere “rigogliosa” l’orticoltura è anche il continuo miglioramento della qualità così da poter aumentare le vendite a un colosso della grande distribuzione (COOP)».
Tutto ciò ha permesso di «aumentare anche la soddisfazione dei produttori e di poter avere le risorse per progetti importanti. L’assemblea ha approvato l’acquisto di un terreno confinante con il magazzino di Stabio, che sarà utilizzato per svilupparne e migliorarne l’attività».
Ai lavori ha partecipato anche il consigliere di Stato Christian Vitta che «ha messo in luce l’importanza dell’agricoltura non solo a tutela del territorio, ma anche quale elemento cardine per la valorizzazione del prodotto locale». «Un successo – conclude il direttore Marco Bassi – che per noi non è un punto d’arrivo, ma è da stimolo per essere sempre più performanti e per poter offrire prodotti sempre più di qualità a una clientela che sceglie per la propria alimentazione la verdura come componente gradita ed essenziale».

Nella centrale di distribuzione TIOR SA e Linea Bio Verde nuovo impianto di refrigerazione

In un momento storico connotato da difficoltà di approvvigionamento energetico, da costi che incidono in misura crescente sulla gestione aziendale e da una sempre maggiore sensibilità ambientale, TIOR SA e Linea Bio Verde hanno compiuto un ulteriore passo proprio a tutela dell’ambiente. Dopo aver adottato da anni una pianificazione colturale che permette di ridurre la percentuale d'invenduto, dopo aver implementato un sistema di gestione degli scarti che permette la produzione di biogas e aver adottato altre misure di razionalizzazione delle procedure e dei consumi, le due aziende hanno oggi investito in un innovativo sistema di refrigerazione che utilizza la CO2 come gas di scambio termico al posto dei convenzionali clorofluorocarburi.

La Centrale di lavorazione e distribuzione è stata costruita nel 2009 a Cadenazzo e ospita la TIOR, società che commercializza i prodotti dei soci della Federazione OrtoFrutticola Ticinese (FOFT) diretta da Marco Bassi, e la Linea Bio Verde di Stefano Cattori che distribuisce frutta, verdura e alimentari biologici; nei propri spazi la Linea Bio Verde ospita la ConProBio, cooperativa dei consumatori e produttori del settore biologico. La superficie refrigerata totale è di circa 2.500 metri quadrati suddivisa in 10 celle e 1.500 Mq di spazi di lavorazione. Ognuno di essi è impostato per mantenere una temperatura e umidità che permettano la conservazione ottimale di uno o più prodotti ortofrutticoli. E proprio i notevoli incrementi del costo dell’energia elettrica e la continua attenzione nel migliorare la sostenibilità ambientale hanno spinto TIOR e Linea Bio Verde a credere in questa tecnologia e sostenere questo importante investimento. Investimento ben maggiore rispetto a quello per un impianto tradizionale, che sarà comunque ammortizzato sull’arco di dieci anni. Ciò è possibile anche grazie ai contributi federali stanziati per contenere lo sfruttamento energetico, risorse e costi grazie alla consulenza dell’Agenzia dell’energia per l’economia (AEnEC) e il sostegno finanziario della Fondazione KliK per la protezione del clima e la compensazione di CO2.

Per smantellare il vecchio impianto, si è sfruttato il periodo invernale quando sono minori i volumi di merce che sostano nelle celle frigorifere. Il nuovo sistema è entrato in funzione a marzo, grazie al lavoro competente e professionale di tre ditte locali altamente qualificate. La Biaggini Frigoriferi SA di Cadenazzo ha progettato, fornito e assemblato l’impianto; la V. Luraschi SA di Vira Gambarogno si è occupata del sistema idraulico fornendo i materiali e realizzando le tubazioni saldandole in loco, mentre la Elettricità De Lorenzi di Locarno si è occupata del sofisticato sistema elettrico. Oltre alle capacità progettuali e costruttive, le tre ditte fornitrici del nuovo impianto offrono un servizio di assistenza tecnica altamente qualificata H24, 365 giorni l’anno.

Considerando che nella transizione verso sistemi sempre più sostenibili la scelta del refrigerante è un elemento fondamentale, ci si è orientati verso la CO2 che è un gas refrigerante naturale dai molteplici atout: ha un limitatissimo potere inquinante, non presenta pericoli legati a tossicità o infiammabilità e ha un’elevata efficienza dal punto di vista energetico (minor consumo del 30%) e di sicurezza.
Oggi tutte tre le aziende presenti nello stabile, grazie a questa nuova tecnologia di refrigerazione, possono definirsi aziende «Green Cooling».

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COMMENTI
 

Anti ch 1 anno fa su tio
Sempre così x tutti...prima tanti lamenti, poi tutto bene🤣🤣🤣
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