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CANTONE«Non vogliamo una società Amazon»

20.04.23 - 13:32
Il Comitato contrario all’estensione degli orari di apertura dei negozi ha lanciato oggi la campagna in vista della votazione di giugno
Ti-Press (archivio)
«Non vogliamo una società Amazon»
Il Comitato contrario all’estensione degli orari di apertura dei negozi ha lanciato oggi la campagna in vista della votazione di giugno

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BELLINZONA - «La domenica non si vende». È questo lo slogan con cui il neo costituito Comitato contrario alla prevista estensione del lavoro domenicale e festivo nel settore del commercio al dettaglio lancia oggi ufficialmente - in una conferenza stampa svoltasi alla Casa del Popolo di Bellinzona - la propria campagna in vista della votazione popolare del prossimo diciotto giugno. 

Nello specifico il comitato critica la scelta «frettolosa» del Parlamento che non ha valutato «gli effetti concreti» che questa legge avrebbe sia sul personale sia sulla società. Per i contrari, infatti, la nuova legge sulle aperture dei negozi rappresenterebbe un grimaldello per arrivare a delle aperture generalizzate. «Non vogliamo una società in cui si lavora, si produce e si consuma sette giorni su sette per 365 giorni all’anno», ha esordito Chiara Landi di UNIA.

«Il diritto al riposo e al tempo familiare è sacro»
Per la sindacalista, infatti, «il sacrosanto diritto al tempo di riposo e al tempo familiare» non va sacrificato sull’altare del consumismo. «La legge entrata in vigore nel 2020 grazie anche alla ingannatrice retorica dei “soli 30 minuti in più” ha già di fatto liberalizzato le aperture dei commerci», attacca Landi ricordando che da tre anni a questa parte i negozi possono tenere aperto fino alle 19, oltre che tre domeniche l’anno e tutti i giorni festivi non parificati alla domenica. Per di più tutti i commerci con superfici fino ai 200 metri quadri nelle zone turistiche «ovvero due terzi del Cantone» possono aprire sette giorni su sette. 

L’unico vincitore? La grande distribuzione
Per Landi, che più volte durante la conferenza si è chiesta retoricamente «se davvero tutto questo non basti» ha poi puntato il dito contro la grande distribuzione. L’unica che ci guadagnerebbe veramente da questa modifica di legge. «Chi ha bisogno di queste aperture dilatate?», si chiede la sindacalista. «Non certo i consumatori, né il personale di vendita e neppure i piccoli commercianti. Non lasciamoci sedurre dai falsi miti del progresso», conclude Landi, ricordando come la modernità debba fare rima con sostenibilità. «Ovvero salari dignitosi, orari ragionevoli, equilibrio tra vita professionale e privata. Perché non vogliamo diventare una società Amazon aperta 24 ore dove non c’è spazio per le persone e le loro vite».

«Per una mamma un’ora in più la sera conta»
Una riflessione condivisa naturalmente anche da Benedetta Rigotti dell’OCST che ricorda come il 70% del personale che lavora nei commerci è rappresentato da donne. «E per una mamma aggiungere un’ora serale - sottolinea - non è una cosa da poco. Così come lavorare una domenica in più». Anche l’aumento dei posti di lavoro è per la sindacalista dell’OCST «una mera speculazione». «Per assumere più gente - precisa - bisogna aumentare il fatturato. E per far questo bisogna vendere di più. Ma le vendite, alla fine, dipendono maggiormente dai salari dei clienti. E aprire una domenica in più non farà magicamente apparire delle banconote nei borsellini dei ticinesi. Soprattutto di quelli che hanno difficoltà finanziarie».

La sinistra unità a fianco dei sindacati
Accanto ai sindacati si schierano Partito socialista e Verdi che questa modifica di legge l’avevano già combattuta in Parlamento. Entrambi i partiti - insieme pure al POP - sosterranno in maniera attiva la campagna. «In definitiva - precisa Igor Cima per il PS - questa legge provocherà solo un maggior precariato e un peggioramento delle condizioni di lavoro. A esclusivo vantaggio delle grandi catene di distribuzione». Della stessa opinione è Marco Noi dei Verdi. «Anche noi abbiamo lottato in Gran Consiglio per bocciare questa revisione. Apparentemente sembra una piccola concessione, ma rientra nella tattica del salame. E sul lungo periodo non è sostenibile continuare a erodere il tempo libero ai lavoratori e ai consumatori». Gianfranco Cavalli del POP si ricollega invece al discorso delle difficoltà finanziarie e dei salari «da fame». «Come vogliamo spendere soldi che non abbiamo?», si chiede retoricamente. «Potrebbero anche obbligarci a vivere nei negozi ma se nel nostro Cantone abbiamo un tasso di povertà di quasi il 15% come è possibile pensare che i ticinesi spendano di più in futilità».

* Il comitato è composto da: Unia, OCST, SEV, SIC, SIT, SSM, Syndicom, USS, VPOD, PS, Forum Alternativo, POP, Verdi, MPS, Coordinamento donne della sinistra, Movimento AvaEva, Sciopero per il clima.

La legge e il referendum - La legge per concedere maggiore flessibilità alle aperture dei negozi - soprattutto per quanto riguarda le domeniche e i giorni festivi infrasettimanali - era stata approvata lo scorso 18 ottobre dal Gran Consiglio. Contro questa decisione i sindacati UNIA e OCST (con il sostegno del Partito socialista) avevano però deciso di lanciare un referendum che in poco più di due mesi aveva raccolto 7’618 firme valide, mandando - di fatto - tutti alle urne.

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COMMENTI
 

volabas56 1 anno fa su tio
I negozi sono aperti dal lunedi mattina al sabato sera, e i giovedi sera. Quindi c'è tutto il tempo per fare gli acquisti. Poi, ognuno si gestisce come meglio crede, ma trovo che chi va nei negozi alla domenica deve proprio avere una vita assai scialba.

Anti ch 1 anno fa su tio
Risposta a volabas56
Bravo accordo pieno da parte mia👍

Il_Moralizzatore 1 anno fa su tio
Risposta a volabas56
Magari c'è gente che ha orari di lavoro diversi da quelli normali e in settimana non riesce a fare tutte le commissioni che vorrebbe fare con calma, perché no, proprio di domenica. Inoltre non tutti hanno la necessità di andare in chiesa a pregare o stare rinchiusi in casa.

Bulldozzer 1 anno fa su tio
Basterebbe che i vecchietti vadano a fare spesa durante la settimana durante le ore lavorative, mentre la gente in età lavorativa hanno più spazio e velocità di acquisto dopo le 17:00 e il sabato. Sarebbe già un enorme passo avanti.

Draghetto29 1 anno fa su tio
La gente è già stressata abbastanza , frontalieri son gestiti e accolti già malamente , almeno la domenica lasciate che si possa passare una giornata tranquilla , siamo una società già vicina al collasso e alla perdita della democrazia oltre che nelle mani delle lobby , dove i ricchi si prendono tutto il tempo … per cosa poi … creare una società di malcontento per vendere cosa ? Tristezza queste continue proposte per fare arricchire e spaccare le famiglie che già non fanno più figli ! E la politica che toglie diritti al posto che migliorare la vita delle persone … dove i diritti ormai son diventato un peso a vantaggio della moderna schiavitù!

UtenteTio 1 anno fa su tio
Sindacati fermi all'età di Marx, il mondo cambia! Non trovo il negozio aperto quando ho il tempo, bene, acquisto da Amazon, Zalando ecc.....! Per i sindacati si può crepar di fame e fallire, l'importante è non licenziare gli amici di merenda frontalieri.

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a UtenteTio
Anche io non trovo una concessionaria aperta alle 2 di notte fando finisco di lavorare, nemmeno gli uffici comunali sono aperti, a dir tuo il mondo cambia 🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a UtenteTio
E i frontalieri cosa centrano? Avete un problema esistenziale spero non dettato dall’incapacità di trovar lavoro.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a UtenteTio
Acquisti da Amazon i Zalando perché spendi meno, perché sei pigro e perché non ti interessano le condizioni lavorative dei dipendenti di quelle realtà. Continuerai a farlo anche coi negozi aperti 7/7 h24 sotto casa tua se risparmi 1 fr. Tutti i paesi dove la liberalizzazione degli orari esiste già hanno solo visto diminuire le tutele x chi lavora, peggiorare la qualità del personale di vendita e peggiorare il tessuto famigliare. Senza nessun miglioramento economico x la società. O forse si vede che in Italia, Grecia, Stati Uniti sono moderni mentre in Scandinavia, Canada, Giappone sono tanto indietro...

Anti ch 1 anno fa su tio
Risposta a UtenteTio
Utente tio grande commento🤣🤣🤣🤣abbiamo tutto il tempo x fare la spesa xciò no e poi no 😡

burningsimon 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
In Giappone tutti sono aperti 7/7 dalle 10:00 alle 22:00 tanti 24/24

Anti ch 1 anno fa su tio
Risposta a burningsimon
E dopo...azzi loro🤷‍♂️

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a burningsimon
Sì a Tokyo. in centro...14 milioni di abitanti in un fazzoletto di terra. Ecco l'errore che facciamo sempre. Continuo a sentire: però a Londra, e ma a Parigi, a Tokyo, a Berlino...ma noi ticinesi lo vogliamo fare sto bagnetto di realtà o no?!!

Lvga 1 anno fa su tio
i grandi distributori e i centri commerciali sono gia' aperti 6su7 giorni alla settimana alcuni se non sbaglio gia alle 6.30 fino alle 19.00 e il giovedi fino alle 21.00 ora leggo i tempi sono cambiati aggiornatevi ecc ecc vorrei capire come mai c'e sempre piu' gente in assistenza, sempre piu' persone che sono in fila al tavolino magico che di fatto aprono altri due posti tutto il commercio online che ti manda a casa si tutto dov'è la necessita di andare a fare la spesa la domenica o andare a fare la spesa alla 1.00 di notte tanto piu' che chi puo fa la spesa in italia al bennet o all'iper ecc ecc cos'è non sapete come passare il tempo o come spendere i soldi nascosti sotto il cuscino ci casa? 🤨

flame 1 anno fa su tio
I tempi cambiano nonni! Darsi una svegliata, si vive 7 su giorni su 7 e 24 ore al giorno! Stesso per ospedali e dottori! La gente si fa male e fa la spesa maggiormente quando non lavora. Se i negozi non posso stare aperti quando vogliono allora da spegnere anche tutti i distributori automatici, ipocrisia!

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a flame
Dal tuo ragionamento dovrebbero essere sempre aperte le banche, le poste, gli uffici pubblici, i comuni, i falegnami, i meccanici, le assicurazioni e cassamalati, ecc.. Assurdo!

Privato Pinco 1 anno fa su tio
Risposta a flame
siamo in Ticino e non in una metropoli come ZH o GINEVRA...cerchiamo di essere ragionevoli e chiediamoci: " che necessità ne abbiamo"??"

flame 1 anno fa su tio
Risposta a ZioG.
E perché no? Meglio gli uffici e banche aperte 7 giorni su 7 mezza giornata che 5 giornata intera. Stesso vali per uffici pubblici. Falegnami e meccanici lavorano già alla domenica.

Kelt 1 anno fa su tio
A me pare che si un continuo rincorrere nuove esigenze (vere o finte che siano) come se fosse questa stessa rincorsa la soluzione. Io vedo solo che: in Italia, negli Stati Uniti e in UK gli orari sono già dilatati al massimo eppure i vantaggi contrattuali e le ricadute sull'economia sono lì da vedere. Per contro in Svezia, Norvegia, Canada, Danimarca gli orari sono ben più restrittivi dei nostri e il welfare medio è ben più alto. Perché? Perché il substrato economico e il conseguente benessere lo creano i salari adeguati e il tempo libero dei cittadini. Se guadagno di più e ho più tempo libero spenderò di più nel mio paese. Se devo lavorare 12h a salari bassi i negozi possono anche stare aperti h24 ma sarà solo l'ennesimo buco nell'acqua...con l'aggiunta di ulteriore piccola disgregazione famigliare e crescente insoddisfazione.

Privato Pinco 1 anno fa su tio
Famiglie stra-allargate, matrimoni tra stesso genere, genitori non più tradizionali, clima stravolto: quindi cosa ci aspettiamo? Oramai siamo sulla via del non ritorno...in tutti i campi/ sensi!!!

angie2020 1 anno fa su tio
Aggiornatevi tro. Glo Di. Ti. Rossi

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Le abitudini sono già cambiate. Bisognerebbe fare un inchiesta su 10mila residenti ed almeno 1000 tra negozianti e ristoranti ed attività commerciali per misure la temperatura. Lo Stato poliziotto e regolatore di ogni mossa commerciale resta comunque anacronistico, attitudine di tempi andati.

Zac 1 anno fa su tio
C’è ancora gente che fa spesa in Ticino?…

Luielei 1 anno fa su tio
Risposta a Zac
Praticamente sempre! E non mi ritengo un fesso come tante persone ti fanno credere di esserlo solo perché non ti rechi oltre confine a spendere quello che guadagni in Ticino. Se ne accorgeranno in futuro che fine faranno i bambini di oggi..grazie a chi non ha dato un sostegno all’economia del nostro cantone.

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a Luielei
Produco in Svizzera e vendo all’estero , Italia compresa, perché dovrei vergognarmi ad andare a spendere i miei soldi all’estero?

Luielei 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
Non ho scritto che bisogna vergognarsi! Ma anche di non far passare per fessi chi spende in Ticino e non in Italia. E la mia era una risposta alla domanda provocatoria di Zac.

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a Luielei
Perdonami anche io volevo rispondere a Zac ma ho sbagliato destinatario.

Luielei 1 anno fa su tio
La questione è semplice! Ognuno libero di scegliere se tenere aperto oppure no. Se vale la pena oppure no. Di fatto però non si possono fare paragoni con la vicina Italia..la massa che ha il potere d’acquisto è nettamente superiore.

M70 1 anno fa su tio
qui non c'è nessuno nei negozi anche durante il giorno..i prezzi sono troppo elevati, i domiciliati sono senza lavoro e i frontalieri non spendono nulla sul territorio..

Dav 1 anno fa su tio
lavorare a turni e magari ricevere il libero in settimana poi chi vede più i figli

Luisssss 1 anno fa su tio
Risposta a Dav
Bisogna solamente organizzarsi.... senza continuare a lamentarsi....

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a Dav
Concordo

Dav 1 anno fa su tio
ma la domenica non avete altro da fare che la spesa

vulpus 1 anno fa su tio
C'è già il fulgido esempio dell'apertura del giovedì sera: sembrano negozzi con qualche fantasma. Già tengono aperto fino alle 19, e la gente ha tutto il tempo per organizzarsi. Poi si blattera contro il consumo di energia, inquinamento, traffico ecc ecc

Falla finita 1 anno fa su tio
Ah, io lavoro nella ristorazione, quindi lavoro il sabato la domenica i festivi, quindi valorizza la mia figura, consuma in Ticino! A no, è troppo caro andare a cena con la famiglia in Ticino, andiamo OLTRECONFINE!

bradipo 1 anno fa su tio
Risposta a Falla finita
Fossi in te voterei no: va a finire che quei pochi che rimangono da questa parte del confine la domenica pranzeranno in qualche centro commerciale...

Falla finita 1 anno fa su tio
La domenica non si lavora, poi ci si lamenta della spesa oltre confine! La sera, chiudere un’ora più tardi non si può, poi ci si lamenta della spesa oltre confine, l’assortimento è quello che è, i vestiti sono quelli che sono, poi ci si lamenta degli acquisti oltre confini! Ma ci si può lamentare di tutto, ma la disponibilità di orari, di assortimento, di vestiti, dove la trovate? Oltre confine!fatevi un giro a Como, Varese, Milano, sapete quando si fanno gli incassi maggiori? Il sabato e la domenica, e sapete con chi? Con i ticinesi, che poi si lamentano su tio per gli acquisti fatti oltre confine, siete proprio dei lamentoni incoerenti!

Joker2.0 1 anno fa su tio
Non vedo quale sia il problema, basta lavorare a turni come si fa benissimo nel sistema sanitario e di ordine pubblico! Dovremmo evolverci anche noi, invece di rimanere in dietro. Se pensiamo molta gente nei giorni festivi va oltre frontiere a fare acquisti e sicuramente non porta nulla di buono alla nostra economia e mercato!

Desperados 82 1 anno fa su tio
Ma chi lavora in albero, ristoranti ecc? Si lavora di domenica e festivi, quindi si può fare anche per chi lavora nei negozi. Così gira più economia, nuovi posti di lavoro e non si va oltre confine a fare la spesa di domenica

Luisssss 1 anno fa su tio
Risposta a Desperados 82
Concordo pienamente

Anti ch 1 anno fa su tio
Risposta a Desperados 82
Meriti un premio🤣🤣🤣🤣🤣

curiuus 1 anno fa su tio
Perchè impedire un'estensione? Non mi sembra che la decisione debba essere presa da un comitato qualunque, se sarà il caso, i nostri commercianti sono grandi abbastanza per decidere se aderire oppure no, aprendo oppure stando chiusi.

Dav 1 anno fa su tio
di sicuro non lavori in un negozio

Luisssss 1 anno fa su tio
100 % Voto SI per l'apertura domenica, in Italia i negozi lavorano e nessuno muore..

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Luisssss
Luisssss.... Vergognati

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a Luisssss
Lavori in un negozio e hai famiglia?

Trombo 1 anno fa su tio
Risposta a Luisssss
In Italia lavorano bene perché tutto costa molto meno e molti Ticinesi vanno a fare spesa e altro... Sarà difficile giustificare un apertura se i negozi sono poco frequentati e secondo me chi subirà le conseguenze saranno quei dipendenti che bene o male si vedranno aumentare il carico di lavoro per ricevere lo stesso stipendio ma spero di sbagliarmi.

Luisssss 1 anno fa su tio
Risposta a ZioG.
Si lavoro in un negozio a Sant'Antonino, ho famiglia e due figli, quindi ? che problema c'è e che problema hai ?????

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a Luisssss
hai letto la mia domanda? Aveva un tono minaccioso o aggressivo? a questo punto tutti hanno capito chi ha problemi.

CJ 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Ma ognuno la può pensare come vuole io voterò no … e l’Italia non è un buon esempio … la cifra d’affari della grande distribuzione è pure scesa da quando monti a liberalizzato ma i costi sono solo aumentati … aggiungo andate giovedì sera alle 20.00 nei negozi non c’è in giro nessuno … tanti chiudono un ora primw …

Luisssss 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Altrettanto

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Sei un grande! Una parola e hai detto tutto 👍

Anti ch 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Hai ragione ma evidentemente cè ancora gente che vuol andare a caz...e la domenica x comperare 1 kg di banane🤷‍♂️
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