
LOCARNO - La casa di proprietà? Sempre più un miraggio per gli svizzeri. Lo si intuisce da alcuni recenti studi pubblicati da Scout 24 e da Raiffeisen da cui emerge una certa crescita dei prezzi per l'acquisto di case o appartamenti. E quindi si decide di rimanere in affitto. Ma cosa sta accadendo realmente? «La pandemia – sostiene Gianluigi Piazzini, presidente della Camera ticinese dell'economia fondiaria (CATEF) – ha portato la gente a fare delle riflessioni esistenziali su dove e come abitare».
La casa vissuta più intensamente – Piazzini spiega meglio il concetto. «In questo periodo abbiamo vissuto la casa in maniera intensa. Abbiamo capito che in casa possiamo anche lavorare. E ora vorremmo goderci di più le nostre quattro mura. Ad alcuni è venuta voglia di fare un investimento, visti i tassi ipotecari ancora bassi. Consideriamo che si comincia a intuire che il costo delle ipoteche potrebbe iniziare ad aumentare. Senza contare che ci sono prime avvisaglie di inflazione. Quindi in diversi si stanno interessando a un possibile acquisto».
«È in corso una "fiammata" a livello di richieste» – La domanda, in particolare nelle aree urbane, pare dunque essere aumentata. «E quando aumenta la domanda, i prezzi si alzano di riflesso. È in corso una "fiammata" a livello di richieste. Poi ovviamente vanno fatte le dovute distinzioni. Parlare di Zurigo, di Berna o di Lugano non è come parlare di una zona periferica».
In Ticino c'è comunque stata una certa svolta – Attualmente, secondo la CATEF, circa il 38-39% dei ticinesi ha un immobile di proprietà. «Assistiamo comunque a un aumento importante rispetto al passato – dice Piazzini –. In pochi decenni questa percentuale è cresciuta di circa il 10%. Il "merito" è soprattutto dei condomini. Invece di comprare una casetta, tanti acquistano un appartamento. I ticinesi prima erano scettici su questa opzione».
Il video – Ma come potrebbe essere la "casa da favola" degli abitanti della Svizzera italiana? Tio/20Minuti ha raccolto una serie di sogni per le vie del Locarnese. E ne sono emerse delle belle: c'è chi vorrebbe la piscina, chi invece vorrebbe isolarsi in cima alla montagna e chi addirittura sparire dall'altra parte del mondo "perché ne ha piene le scatole" di tutti.
La casa di proprietà? Sempre più un miraggio per gli svizzeri. Lo si intuisce da alcuni recenti studi pubblicati da Scout 24 e da Raiffeisen da cui emerge una certa crescita dei prezzi per l'acquisto di case o appartamenti. E quindi si decide di rimanere in affitto. Ma cosa sta accadendo realmente? «La pandemia – sostiene Gianluigi Piazzini, presidente della Camera ticinese dell'economia fondiaria (CATEF) – ha portato la gente a fare delle riflessioni esistenziali su dove e come abitare».
La casa vissuta più intensamente – Piazzini spiega meglio il concetto. «In questo periodo abbiamo vissuto la casa in maniera intensa. Abbiamo capito che in casa possiamo anche lavorare. E ora vorremmo goderci di più le nostre quattro mura. Ad alcuni è venuta voglia di fare un investimento, visti i tassi ipotecari ancora bassi. Consideriamo che si comincia a intuire che il costo delle ipoteche potrebbe iniziare ad aumentare. Senza contare che ci sono prime avvisaglie di inflazione. Quindi in diversi si stanno interessando a un possibile acquisto».
«È in corso una "fiammata" a livello di richieste» – La domanda, in particolare nelle aree urbane, pare dunque essere aumentata. «E quando aumenta la domanda, i prezzi si alzano di riflesso. È in corso una "fiammata" a livello di richieste. Poi ovviamente vanno fatte le dovute distinzioni. Parlare di Zurigo, di Berna o di Lugano non è come parlare di una zona periferica».