
BELLINZONA - Nel nostro cantone ci sarebbero state una ventina di truffe riguardanti i crediti Covid-19. Il numero totale delle imprese che hanno beneficiato del programma di aiuto all'economia svizzera varato dalla Confederazione è di 12'110, per un totale di prestiti concessi di 1.3 miliardi di franchi.
Le truffe - come anticipato dalla RSI - riguardano soprattutto le piccole e medie imprese, poiché esse non dovevano presentare praticamente nessuna garanzia per ottenere un credito pari al 10% della loro cifra d'affari. A portare a galla il problema sono state le banche che per legge sono obbligate a riferire di ogni movimento di denaro sospetto. Il Ministero pubblico per ora non si azzarda a stilare un identikit dei truffatori. Tra i sospettati, però, ci sono anche imprenditori ticinesi e il maltolto si aggira (in media) sui 50'000 franchi, metà del quale è già stato recuperato dalle autorità.
Hanno dato crediti ad occhi chiusi! Invece per i sussidi e le borse di studio non vengono considerate le spese che effettivamente una famiglia ha (Interessi ipotecari e spese professionali), ma il reddito è considerato totalmente compreso il valore locativo dell'abitazione! Risultato: niente vacanze per pagare gli abbonamenti annuali dei mezzi pubblici ai figli.