Restano invece dietro le sbarre il titolare delle concessionarie e una collaboratrice
LUGANO - Continua l'indagine sul gruppo Cadei. Ma le porte del carcere, intanto, si sono aperte per i due figli del proprietario della catena di concessionarie d'auto, finiti in manette il mese scorso per una presunta truffa ai clienti.
La procuratrice Raffaella Rigamonti - riferisce la Rsi - ha disposto oggi la scarcerazione dei due indagati. Restano invece dietro le sbarre, per il momento, il proprietario del gruppo e una collaboratrice.
I quattro devono rispondere di vari reati, relativi alla vendita di decine di auto d'importazione già immatricolate all'estero.