Il portavoce dei passeggeri aerei, Marco Romano, sullo sciopero odierno: «Serve un intervento da parte del Cantone»
STABIO - Ennesima giornata di sciopero oltre frontiera. La prima, da quando sono scadute le concessioni ai bus ticinesi da e per Malpensa. Nella giornata di oggi - mercoledì - le tratte Tilo saranno soppresse su suolo italiano. I viaggiatori dal Ticino diretti a Malpensa dovranno scendere a Stabio, e sperare nei bus sostitutivi promessi da Trenord.
La notizia ha subito riacceso la polemica, tra Bellinzona e Berna. La decisione della Confederazione di tagliare le corse su gomma, annunciata da tempo, ha innescato aspre critiche nei mesi scorsi. Oltre a una serie di licenziamenti nel settore privato.
Ad appena una settimana dall'abolizione delle concessioni - scadute il primo gennaio - lo sciopero di Trenord sembra un banco di prova. Oppure «una conferma» per Marco Romano, consigliere nazionale e presidente dell'Aspasi, l'associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana.
«L'inaffidabilità del servizio ferroviario, specie sul lato italiano, è purtroppo una realtà e oggi ne abbiamo la prova: il Ticino resta tagliato fuori» incalza Romano, che a inizio dicembre aveva interrogato il governo federale sul tema. «Purtroppo non sono fiducioso che le cose cambieranno nel prossimo futuro. E Berna non sembra averlo ancora capito».
Per chi viaggia in aereo, conclude Romano, «il disservizio è evidente e la gente, in questa situazione, non potrà fare altro che utilizzare l'auto. L'opposto di quello che, in teoria, la Confederazione desidera». L'auspicio da parte dell'Aspasi è che «il Cantone abbia un ruolo più attivo, intervenendo a Berna per uscire da questa impasse».