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CANTONE / BERNA«Trasformare l’ats in una fondazione!»

27.11.19 - 12:31
È una delle proposte contenute nel documento sugli interventi pubblici per il sostegno ai media
tipress (Archivio)
«Trasformare l’ats in una fondazione!»
È una delle proposte contenute nel documento sugli interventi pubblici per il sostegno ai media

BELLINZONA - L’agenzia di stampa svizzera deve diventare una fondazione: è una delle proposte contenute nel documento sugli interventi pubblici per il sostegno ai media, presentato da syndicom alla consigliera federale Simonetta Sommaruga e in una conferenza pubblica ieri a Bellinzona.

Fra le diverse misure richieste, un maggiore sostegno alla stampa regionale e ai media online, che ricoprono un ruolo sempre più importante nell’informazione.

«Concorrenza dei giganti online come Google o Facebook. Tendenze monopolistiche. Perdita di posti di lavoro (3.400 negli ultimi 8 anni). Il settore giornalistico - sottolinea syndicom - sta vivendo cambi epocali, che mettono a rischio la funzione politica dei media di “guardiani dei poteri forti”: la democrazia ha bisogno di una stampa di qualità».

Per questo il sindacato dei media e della comunicazione syndicom ha presentato un documento orientativo alla consigliera federale Simonetta Sommaruga con alcune misure di sostegno a favore dei media. Tra queste, la trasformazione dell’agenzia di stampa ats in una fondazione pubblica. «L’ats – ha spiegato Sergio Ferrari, co-presidente nazionale del settore Stampa e media elettronici di syndicom in una conferenza-dibattito ieri a Bellinzona – appartiene ai grossi editori e alla SSR che sono allo stesso tempo i suoi clienti. Come tali, premono per abbassare le tariffe, ma come proprietari esigono profitti. Serve perciò un cambio di struttura, affinché l’ats possa continuare a fornire un servizio di qualità, plurilingue, fondamentale per la democrazia svizzera».

Quattro pilastri - Questo è soltanto uno dei quattro pilastri su cui si fonda il documento di syndicom. Il sindacato dei media e della comunicazione sostiene l’aumento dell’aiuto indiretto alla stampa (dagli attuali 30 milioni di franchi a 50), come pure il sostegno alla stampa online, che gioca un ruolo fondamentale nella formazione dell’opinione.

«È importante - sottolineano - che queste sovvenzioni non finiscano nelle tasche degli azionisti: sono necessari bilanci trasparenti, ma anche buone condizioni di lavoro». syndicom ritiene che soltanto tramite un contratto collettivo i giornalisti verranno messi in condizione di poter svolgere il proprio mestiere in modo adeguato. Per il servizio pubblico, syndicom propone che la quota attuale del canone destinata a radio e tv private passi nel medio termine dal 6% attuale al 10%. Infine, tra le misure ipotizzate da syndicom, vi è il sostegno alla formazione dei professionisti dei media, al Consiglio della stampa, a un fondo per l’infrastruttura digitale.

Un esempio dal Canton Berna - Come finanziare tutto questo? Per syndicom «è più che mai necessaria una “google tax” per i giganti della tecnologia digitale. A più lungo termine, deve essere affrontato il progetto politico di un nuovo articolo costituzionale per una promozione diretta dei media».

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