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Acque sicure, ecco come lavorano i giovani pattugliatori

CANTONEAcque sicure, ecco come lavorano i giovani pattugliatori

03.09.19 - 16:45
Una quindicina di ragazzi sono stati impegnati dal 1° luglio al 31 agosto lungo i fiumi Verzasca e Maggia
Tipress (archivio)
Sotto l’occhio dei pattugliatori i fiumi Verzasca e Maggia, molto gettonati sia dai ticinesi che dai turisti.
Sotto l’occhio dei pattugliatori i fiumi Verzasca e Maggia, molto gettonati sia dai ticinesi che dai turisti.
Acque sicure, ecco come lavorano i giovani pattugliatori
Una quindicina di ragazzi sono stati impegnati dal 1° luglio al 31 agosto lungo i fiumi Verzasca e Maggia

LAVERTEZZO - Un’esperienza «che rende attenti sui pericoli che ci sono e che spesso ignoriamo». Parole della giovane Jan Chao Giang, che per il secondo anno ha svolto il ruolo di pattugliatrice nell’ambito del progetto “Acque sicure”.

Questi ragazzi svolgono un importante compito nella prevenzione di incidenti e infortuni. «Ci muoviamo tra i bagnanti per osservare gli eventuali pericoli che possono nascere», intervenendo nei casi che lo richiedono. La loro dotazione include una corda per il salvataggio, una farmacia di primo soccorso, un fischietto e del materiale informativo, come spiegato in un filmato realizzato dal Servizio dell’informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato e dal CERDD (Centro di risorse didattiche e digitali).

Le zone pattugliate - Nella stagione balneare 2019 i pattugliatori - una quindicina in tutto - sono stati impiegati dal 1° luglio al 31 agosto lungo una sezione di circa 2 km del fiume Verzasca (dalla pozza “Misura” fino ad Aquino), come pure lungo una sezione di circa 1 km del fiume Maggia (dal pozzo di Tegna fino ad Avegno), zone particolarmente frequentate sia da bagnanti ticinesi che da turisti.

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