Presentata al Municipio un’interrogazione interpartitica contro l’ordinanza sui rumori molesti e inutili che «andrebbe aggiornata»
BELLINZONA - Gli esercizi pubblici fanno fatica a sopravvivere e si vedono costretti a limitare la loro offerta oppure a chiudere. Bellinzona non ne è immune. E «i pochi esercenti rimasti attivi che offrono a una clientela più o meno giovane un intrattenimento anche musicale si vedono quotidianamente confrontati con l’incognita di ricevere delle multe».
Per questo motivo al Municipio è stata presentata un’interrogazione interpartitica che già nel titolo contiene una richiesta: «Più dialogo e meno multe». Il testo è stato firmato da Alessandro Lucchini (Unità di Sinistra / PC), Lisa Boscolo (Unità di Sinistra / GISO), Isabella Zanini (Unità di Sinistra), Ronnie David (I Verdi), Sabina Calastri (PLR), Andrea Cereda (PLR) e Fabio Käppeli (PLR).
All’Esecutivo cittadino viene domandato quale sia l’ordinanza sulla repressione dei rumori molesti e inutili in vigore dall’aggregazione e se il Municipio non ritenga di doverla aggiornare. Piuttosto che «passare direttamente a un’azione repressiva», si chiede inoltre se non sia «preferibile favorire il dialogo con gli esercenti».
Infine, una proposta: «Nell’ottica della Nuova Città, il Municipio non pensa di poter predisporre sul territorio comunale di alcune zone del centro e non, per cui siano facilmente ottenibile deroghe all'ordinanza?».