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CANTONEUno sguardo fresco sul Festival

28.05.19 - 07:04
La 72esima edizione della kermesse locarnese sarà accompagnata dal Base Camp: un luogo di incontro per duecento giovani creativi. La parola all’ideatore Stefano Knuchel
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Uno sguardo fresco sul Festival
La 72esima edizione della kermesse locarnese sarà accompagnata dal Base Camp: un luogo di incontro per duecento giovani creativi. La parola all’ideatore Stefano Knuchel

LOCARNO - Il Festival di Locarno? È una manifestazione per tutte le età… e punta quindi a (ri)conquistare le nuove generazioni. La 72esima edizione della kermesse, in programma dal 7 al 17 agosto, sarà infatti accompagnata dal Base Camp: si tratta di un progetto che permetterà a duecento giovani tra i diciotto e i trent’anni di avvicinarsi al festival a un prezzo contenuto. E il loro luogo d’incontro privilegiato sarà l’ex caserma di Losone, che per l’occasione sarà appunto il “campo base”. «È un’idea che fondamentalmente nasce perché il festival deve costantemente interrogarsi sul suo rapporto con il pubblico giovane» ci spiega Stefano Knuchel, ideatore del progetto.

A chi è indirizzato il Base Camp?
«Non soltanto a giovani che ruotano attorno al mondo del cinema, ma a menti e spiriti creativi in diverse discipline. In sostanza vogliamo che la gente parli del cinema anche al di fuori dello stretto mondo del cinema. E il pubblico giovane per noi è uno sguardo fresco sul festival che ci permetterà di rinnovare le pratiche e i contenuti della manifestazione».

I giovani daranno quindi anche il loro contributo al festival...
«Sì, questo pubblico giovane ci darà un feedback sul Base Camp, che viene proposto per la prima volta. E sul festival stesso».

Si vuole dare un taglio più giovane al festival in generale?
«La manifestazione si è sempre rivolta a un pubblico giovane. Ma sappiamo che le mutazioni di questo pubblico sono sempre più veloci. Un pubblico che potrebbe anche escludere il cinema d’autore, perché è un cinema non previsto dalle piattaforme che frequentano tutti i giorni. Noi dobbiamo dimostrare loro che quella del festival è un’esperienza rilevante. E anche che il festival è disposto ad ascoltarli per capire come migliorare».

I posti sono limitati a duecento: come avviene la selezione?
«Da una parte ci basiamo sulle collaborazioni con le scuole d’arte svizzere, che hanno l’opportunità di mandare alcuni studenti invitati dal festival. Poi c’è il concorso online: siccome vogliamo essere un luogo dove avviene uno scambio, miriamo ad avere persone con uno spirito creativo, professionisti e appassionati. E puntiamo alla diversità. Ognuno deve presentarsi e raccontarci quello che ama».

Più info e iscrizioni su www.festivalbasecamp.ch

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