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LUGANOAl Centro San Carlo si cambia musica, arriva la Moncucco

07.05.19 - 12:29
La clinica si accorda con la Curia per la gestione dello stabile dove ha sede il Conservatorio. Camponovo: «Non escludiamo nessun tipo di utilizzo, dipenderà anche dagli attuali inquilini»
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Il Centro San Carlo
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Al Centro San Carlo si cambia musica, arriva la Moncucco
La clinica si accorda con la Curia per la gestione dello stabile dove ha sede il Conservatorio. Camponovo: «Non escludiamo nessun tipo di utilizzo, dipenderà anche dagli attuali inquilini»

LUGANO - Da un lato il Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) che, da anni, manifesta l’intenzione di trovare una nuova sede, dall’altra la Clinica Luganese che avrà bisogno in futuro dei nuovi spazi. Spinte opposte che hanno portato all’accordo con la Curia vescovile che ha dato in gestione il Centro San Carlo alla Moncucco. Per una durata di 50 anni.

Si cambia musica. E il direttore della clinica Christian Camponovo commenta così l’intesa raggiunta: «Non abbiamo mai fatto segreto del fatto che vedevamo di buon occhio una condivisione degli spazi per rispondere a dei bisogni, sul medio e lungo termine, della clinica». Da qui l’accordo raggiunto: «Abbiamo lavorato e stiamo lavorando in questa direzione. Anche perché sappiamo che non tutti gli inquilini attuali del San Carlo resteranno in futuro». L’allusione è alle previsioni della Scuola infermieristica di centralizzarsi altrove e poi al Conservatorio stesso.

Spazi prospicenti, dunque, a disposizione e anche, aggiunge Camponovo, «una licenza edilizia che abbiamo ottenuto per edificare qualcosa». La prospettiva è quella di dare respiro agli attuali spazi della clinica Moncucco. «La proprietà del Centro San Carlo - precisa il direttore - resta sul lungo termine della Curia e noi la prenderemo in gestione». Quanto alla destinazione del Centro, se per uso sanitario o amministrativo, i tempi sono ancora prematuri: «Per me è presto dirlo. Di sicuro tutte le varianti sono aperte. Dipenderà anche da cosa succederà con gli attuali inquilini, quanti spazi si libereranno. Non escludiamo nessuno tipo di utilizzo. Si tratta di uno stabile protetto, coi suoi vincoli, ma internamente si presta a svariati usi. Non è comunque un discorso nell’immediato».

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