Il messaggio inviato a Giovanni Pedrazzini da Paolo Sanvido finisce tra le mani del Consiglio di Stato e della Magistratura
BELLINZONA - Galeotto fu il messaggio e chi lo scrisse. Potremmo parafrasare così la vicenda che ha fatto infiammare ulteriormente i rapporti (già tesi) tra EOC e Cardiocentro. «Ti offro il primariato della cardiologia all'EOC, puoi chiedere tutto quello che vuoi»: l'offerta "indecente" - come riferisce la RSI - è stata fatta dal presidente dell'Ente ospedaliero Paolo Sanvido al co-primario della clinica del cuore Giovanni Pedrazzini.
Ma l'SMS non è passato inosservato ed è giunto fino a Bellinzona. Il legale del Cardiocentro - Marco Bertoli - ha infatti denunciato al Consiglio di Stato il comportamento «giudicato scorretto» di Sanvido. Il messaggio sembra infatti essere un'offerta di lavoro a tutti gli effetti senza quindi il necessario concorso pubblico per la nomina.
Il caso, poi, è finito anche tra le mani del Procuratore Generale Andrea Pagani. Da capire se seguirà una querela da parte del Cardiocentro per concorrenza sleale.
Il presidente dell'EOC - contattato in serata dalla RSI - smorza però la polemica: «Non ritengo riprovevole un messaggio personale inviato a un amico».