Alla 33enne, coinvolta in una serie di disordini avvenuti all’USI e davanti all’ex Macello, è stata inflitta una pena di 180 aliquote giornaliere
LUGANO - È stata condannata al pagamento di 180 aliquote giornaliere, senza sospensione, la 33enne comparsa oggi a processo alle Assise criminali di Lugano.
La donna - riferiscono i media ticinesi - è stata ritenuta colpevole di ripetuta sommossa, impedimenti di atti di autorità, violenza contro le autorità e ripetuta ingiuria, per aver preso parte ai disordini avvenuti nel 2012 all’USI e per alcuni episodi (risalenti al 2016) verificatisi davanti all’ex Macello di Lugano.
Il difensore della 33enne, l’avvocato Costantino Castelli, aveva chiesto il proscioglimento da tutti i capi d’accusa e ha già annunciato l'intenzione di fare ricorso.