Una ragazza del Sopraceneri ha fatto la lista dei disagi subiti come passeggera nel 2018. L'ex regia federale: «Non possiamo promettere che non si ripeteranno»
BELLINZONA - Il giorno di Capodanno le Ffs hanno ricevuto una mail curiosa da una 25enne di Giornico. Conteneva un elenco dettagliato di quello che la giovane ha dovuto subire, come abbonata dell'ex regia federale, da marzo a dicembre scorso. Treni in ritardo. Treni che non arrivano, o non partono. Treni che partono nella direzione sbagliata.
Un anno di disagi - Il diario della ragazza – tra l'altro ipovedente – è estremamente preciso. Il 14 marzo ad esempio Camilla M. è rimasta «bloccata per più di un'ora tra Maroggia e Capolago» e «fatta ritornare a piedi in mezzo ai binari fino alla stazione di Maroggia». L'8 maggio il treno Chiasso-Arbedo è soppresso a Bellinzona – «arrivo a casa un'ora dopo» – il 15 settembre si ferma invece a Giubiasco, e non va oltre. Il 31 luglio e il 17 agosto «aria condizionata spenta» e «diversi passeggeri anziani che non si sentono bene».
«Può andare a piedi» - L'elenco continua. Il 6 dicembre a Bodio un treno per Bellinzona «è partito ma nella direzione sbagliata, verso Faido». Senza contare i continui ritardi e le coincidenze mancate: per otto volte la giovane ha dovuto aspettare «circa un'ora» il bus successivo nella stazione più vicina a casa (Bodio). In un'occasione, chiedendo informazioni in biglietteria su un treno bloccato, si è sentita dire che «potevo anche andare a piedi». Un'altra volta è arrivata tardi a un colloquio di lavoro.
Passeggeri per forza - Eppure Camilla non è una pendolare. «Non uso i mezzi pubblici tutti i giorni – precisa –. Ma quando li uso, ci sono sempre problemi». Nonostante tutto continuerà a viaggiare in treno, assicura: «Proprio per questo ci tengo a far notare quello che non va».
La replica delle Ffs - La risposta delle Ffs però (in baso il testo completo), ricevuta dalla 25enne quattro giorni dopo, non l'ha soddisfatta del tutto. «Ci fa molto piacere poterla annoverare tra i nostri più fedeli clienti» si legge nella mail. «Siamo rammaricati se, nei casi da lei elencati, evidentemente non siamo riusciti a offrire quanto atteso dai clienti. Non possiamo prometterle che nel 2019 non vi saranno più ritardi, ma faremo del nostro meglio».
La risposta completa delle FFS alla lettera della viaggiatrice
La sua e-mail del 1° gennaio 2018 ha ricevuto la nostra massima attenzione. Ci fa molto piacere poterla annoverare tra le nostre più fedeli clienti. Siamo nel contempo rammaricati per le diverse esperienze negative avute nel corso del 2018.
La puntualità è un elemento importante per le FFS. Nei casi che ci ha elencato non siamo tuttavia evidentemente riusciti ad offrire quanto giustamente atteso dai nostri clienti. Comprendiamo il suo disappunto e ci scusiamo per i disagi avuti
I nostri obiettivi nell'ambito di puntualità sono ambiziosi, considerato che la nostra rete ferroviaria è percorsa molto intensamente: 9 viaggiatori su 10 devono giungere puntuali a destinazione o con un ritardo inferiore a tre minuti. Nella maggior parte dei casi ci riusciamo, ma purtroppo non sempre. I fattori che influenzano potenzialmente il traffico ferroviario sono molteplici e ogni piccolo ritardo ha ripercussioni a catena sull'insieme della nostra rete. Sebbene sia i treni che gli impianti ferroviari sono sottoposti a regolare manutenzione, non è possibile escludere del tutto imprevisti e guasti tecnici. Inoltre, anche i numerosi cantieri presenti sulle nostre linee, necessari per lo sviluppo dell'infrastruttura, possono influire sulla puntualità. Vi sono infine anche altri elementi che possono compromettere la puntualità di un treno: attesa coincidenze, eventi di forza maggiore o causati da terzi e ritardi dall'estero.
Il treno RE delle ore 18:51 da Bellinzona proviene da Milano Centrale. Buona parte dei ritardi avviene sulla Rete ferroviaria italiana, sulla quale non abbiamo un influsso diretto. Siamo in costante contatto con i partner italiani per trovare ogni possibile misura. Gettando uno sguardo al futuro, con il cambio orario del prossimo mese di giugno, abbiamo previsto delle misure particolari per rendere questi collegamenti più stabili. Siamo fiduciosi che con queste misure potremo in futuro offrire un servizio RE internazionale più affidabile e puntuale.
Non possiamo prometterle che nel 2019 non vi saranno più ritardi. Le assicuriamo tuttavia di fare ogni giorno del nostro meglio per offrirle un servizio di qualità.
Abbiamo inoltrato le sue osservazioni anche ai nostri servizi responsabili, affinché possano analizzare i singoli casi.
Restiamo volentieri a disposizione per ulteriori domande, le auguriamo un buon inizio anno e piacevoli viaggi in treno.
Cordiali saluti
FFS