Malumori nelle scuole reclute per le indennità di mancato guadagno che non verranno versate per sei settimane. L'esercito rimbalza le accuse
MONTECENERI - Anche i militari hanno problemi di salario. A causa di inghippi burocratici gli aspiranti sottufficiali delle scuole reclute di Airolo dovranno restare a casa per sei settimane, dal prossimo 25 novembre. Una “vacanza non pagata” che è stata accolta con un certo malumore dai militi.
«Siamo stati avvisati soltanto settimana scorsa dai nostri superiori: molti di noi rimarranno circa un mese e mezzo senza salario» protesta un milite ticinese che segue il corso per diventare sergente. «Quest'estate, in fase di reclutamento, ci era stato detto che avremmo ricevuto un'indennizzo completo. Così, ormai i nostri datori di lavoro si sono organizzati di conseguenza».
Da noi contattato il portavoce dell'esercito Daniel Reist conferma che «il problema si sta riscontrando non solo in Ticino ma in tutta la Svizzera». I vertici dell'esercito «si stanno interessando» ma rimbalzano la colpa «alle assicurazioni sociali». Intanto, a farne le spese saranno però gli aspiranti sergenti.