L'associazione organizzatrice: «Allora è vero, a chi è senza lavoro le cose vanno bene così»
BELLINZONA - A margine del grande corteo dell'edilizia, ieri a Bellinzona se n'è tenuto un altro, più piccolo. In pochi se ne sono accorti. Lo "sciopero" dei disoccupati doveva portare «la rabbia di chi non ha un impiego» sotto le finestre di Palazzo delle Orsoline. Ma alla fine la vera rabbia è dell'associazione organizzatrice, Ticino&Lavoro, per il flop della manifestazione.
Su Facebook il presidente Giovanni Albertini si è sfogato con i suoi stessi follower. Dei "seguaci" del gruppo (oltre 13mila sui social) solo 25 disoccupati si sono presentati all'appuntamento. «Un grazie di cuore a chi c'era, è stato un onore avervi conosciuto» scrive il consigliere comunale Ppd, che non nasconde però il suo fastidio.
«Mi sono preso mezza giornata di libero, ho investito energie, soldi, ho sacrificato ore di tempo libero, ho risposte alle vostre mille richieste e domande, vi ho indirizzato, vi ho dato dei consigli, ho combattuto per voi e vi ho sempre sostenuto!» continua il post amareggiato. «Tutto questo per cosa? Per ricevere due calci sul c...o! Fatevi un’esame di coscienza e svegliatevi leoni da tastiera!».
Molti membri del gruppo, su Facebook, si sono affrettati a ribadire il proprio sostegno: «Non ti scoraggiare», «Vai avanti così», ma l'associazione sembra volersi prendere un momento di riflessione. Il flop «sta a testimoniare che ai disoccupati e alle persone in assistenza le cose stanno bene così, e che il Governo ha ragione» commenta Albertini. «Come associazione ne prendiamo atto. Ci prenderemo del tempo per riflettere sul da farsi».