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ASCONA“Raus” militareschi e poco Zen rompono la quiete del Monte Verità

13.10.18 - 14:35
Volevano visitare la Casa del tè, ma sono stati respinti a muso duro dalla sicurezza. La direzione: «Era vietato l’accesso in auto, ma a piedi potevano entrare». Il terzetto però contesta i modi
“Raus” militareschi e poco Zen rompono la quiete del Monte Verità
Volevano visitare la Casa del tè, ma sono stati respinti a muso duro dalla sicurezza. La direzione: «Era vietato l’accesso in auto, ma a piedi potevano entrare». Il terzetto però contesta i modi

ASCONA - Un luogo «immerso nella quiete e nel verde di un parco di oltre sette ettari…», così promette il sito di una delle perle ticinesi che ancora oggi si è soliti associare ai concetti di pace, riflessione, accoglienza e apertura…

Ma il Monte Verità può riservare anche un’altra faccia, più sgradevole e aggressiva, come racconta Pietro Gianola, un pensionato del Luganese che lo scorso 20 settembre, in compagnia della moglie e di un amico, si è recato in quel magico posto per prendere un caffè e visitare la Casa del tè, passeggiando nel verde. Per poi magari, seguendo il suggerimento che si legge online, rilassarsi nel padiglione accanto al giardino Zen con vista lago.

Peccato che, più che un’accoglienza Zen, quel giorno i visitatori si siano trovati di fronte alcune guardie private dai modi più che fermi: «Quasi da Gestapo - racconta Gianola -. Stavo entrando con l’auto e sono sbucati all’improvviso. Con un’aggressività impressionante ci dicevano “Raus von hier!”. Il tedesco lo conosco bene ed erano germanici. Ho gentilmente detto loro che volevamo solo bere qualcosa, ma la risposta era sempre quella: Fuori di qui!».

Gianola racconta di aver saputo che quel giorno al Monte Verità si teneva un raduno di auto d’epoca. Per la precisione si trattava di un evento promosso dall'Adac, Allgemeine Deutsche Automobil-Club, l'Automobil club germanico con sede a Monaco di Baviera. 

«Ma sono già andato lì altre volte e mai quando c’erano congressi mi è stato proibito di entrare per bere qualcosa». Divieti particolari non sono peraltro precisati sulla pagina web, dove si legge che la Casa del tè è aperta ogni giorno dalle 10 alle 18 da marzo a ottobre.

Gianola ricorda di aver chiesto agli agenti privati quale fosse il problema: «Con toni bruschi e militareschi ripetevano solo, in tedesco, “non siamo obbligati a darle una risposta! Raus!”. Ancora oggi mi chiedo perché non si poteva entrare?».

Già, perché? Lo abbiamo chiesto alla stessa Fondazione Monte Verità: «Quel giorno l’accesso era vietato a tutte le macchine. Anche a quelle dei nostri clienti. Ma a piedi, lasciando l’auto fuori, era naturalmente possibile entrare» rispondono. Un’informazione che, forse, le teutoniche sentinelle hanno ritenuto superfluo comunicare. «Il servizio d'ordine era organizzato dalla stessa Adac» precisano ancora dalla Fondazione. E a domanda se manifestazioni automobilistiche del genere siano poco in linea  con la tradizione del filosofico-culturale del Monte, la risposta è che «l'evento ci è arrivato per il tramite di Ticino Turismo. E ha toccato varie località del cantone».  

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COMMENTI
 

streciadalbüter 5 anni fa su tio
La prossima volta magari troveremo una compagnia di WAFFEN SS a fare da guardia.

sedelin 5 anni fa su tio
se non puoi entrare in macchina, non puoi: adeguati. se i i metodi della sicurezza sono quelli, cambiare la società. cmq l'automobilista avrebbe potuto evitare questa segnalazione da "novella 2000".

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Era una giornata particolare, non era precisato. Almeno un cartello potevano metterlo prima di respingerli no?

gabola 5 anni fa su tio
Locarnese,una exclave germanica in ticino,quel loro comandare ovunque non lo perderanno mai

centauro 5 anni fa su tio
Ed erano tedeschi......pensate fossero stati italiani, sarebbero volate dichiarazioni di guerra da parte dei blogger!!!!! mafiosi.....prepotenti......invasori......comandano a casa degli altri.......

Evry 5 anni fa su tio
Affermazione azzeccata, purtroppo ci sono anche delle notizie simili, basta far soldini...

ratpics 5 anni fa su tio
Monte Wahrheit!

crapadagat 5 anni fa su tio
Eh vabbè. Non mi sembra una notizia meritevole.

Ul Cunili 5 anni fa su tio
Risposta a crapadagat
No aveva ragione, in quei giorni giravano con le loro auto e facevano i padreterni, tutto era permesso. Certe vetture poi avevano le targhe coperte dal loro stemma Adac. Loro potevano fregarsene delle nostre norme stradali, erano vip.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Troppi pensionati deambulano per il nostro cantone a mettere il naso dappertutto...

Lokal1 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Ahahahahahah

Dragon76 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Battuta azzecatissima!!

Gus 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Che ragionamento offensivo. Ti auguro di non riuscire a diventare pensionato
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