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Il pilota contro il "no" della Città: «Avremmo potuto riempire gli hotel»
LUGANO - «La Formula E è un investimento. Ma gli investimenti sono tali perché se pensati bene possono restituire qualcosa». Ad ormai due settimana dal "no" di Lugano all'ePrix (almeno per il 2019), il pilota ticinese Alex Fontana critica l'atteggiamento dell'Esecutivo parlando di «occasione mancata». «Non possiamo lamentarci del nostro turismo se poi non accettiamo eventi del genere», spiega ai microfoni di RFT.
Per Fontana l'ePrix avrebbe portato Lugano alla fama internazionale: «Poteva elevare la Città ai livelli di New York, Miami, Città del Capo... Avremmo potuto vedere riempiti gli hotel di tutto il Ticino e non solo di Lugano».
Il pilota ovviamente non vuole fare un paragona tra Lugano e metropoli da milioni di abitanti: «Certo è più piccola Ma il circuito è attrattivo, e passa per il centro». Ricorda infine la non invasività della manifestazione: «Non è la Formula 1. La Città non deve essere chiusa per due settimane. Qui montano e smontano in tre giorni. Non dimentichiamo infine che molti degli sponsor sono svizzeri».
