CHIASSO«Non entro nelle polemiche tra Autorità e Chiesa»

CHIASSO - Nessuna voglia di chiarire o di scusarsi per quelle parole che hanno ferito una mamma e i suoi due bimbi adottivi di origine etiope. Dalla consigliera nazionale e vice-sindaco di Chiasso Roberta Pantani Tettamanti raccogliamo solo un asciutto «no comment. Il comunicato stampa del Ppd si commenta da sé».

Pantani nulla dice e nulla aggiunge rispetto a quanto scritto domenica sul Mattino, dove ha rinfacciato all’arciprete don Feliciani «il suo amore incondizionato per i migranti, tanto da utilizzare per la funzione di chierichetti, bambini provenienti da altre culture, migranti pure loro». Frasi che hanno spinto la sezione del Ppd di Chiasso a parlare di «crociata xenofoba, populista e anticlericale fatta sulla pelle di due innocenti bambini», per poi invitare il Municipio «a valutare se la signora Pantani sia ancora la persona adatta a dirigere il dicastero socialità». In queste ore la polemica è stata assorbita dai social dove prevale la condanna per l’uscita della parlamentare federale. Fa eccezione il consigliere nazionale, nonché direttore del Mattino, Lorenzo Quadri che su Facebook parla di «ondata di grottesca ipocrisia politicamente corretta» e accusa il Ppd chiassese di aver voluto «montare una polemica sul nulla».

Più arduo, invece, raccogliere un’opinione neutra, ossia non partitica. Sollecitato da Tio/20Minuti il Delegato cantonale per l’integrazione degli stranieri, Attilio Cometta, risponde che: «Il Delegato all’integrazione non entra evidentemente nel merito di polemiche tra Autorità e Chiesa, e che hanno assunto risvolti prettamente politici». Se le parole di Pantani abbiano anche risvolti razziali è un dubbio che Cometta non chiarisce. E neppure se queste parole siano in contrasto con uno dei compiti principali del Delegato, che è quello di favorire il promovimento dell’integrazione degli stranieri e la prevenzione della discriminazione.