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AttualitàIl patrimonio si racconta

31.08.18 - 09:43
La mostra, nata in occasione dell'Anno europeo del patrimonio, è ospitata dalle sale del Castello di Sasso Corbaro da martedì
Il patrimonio si racconta
La mostra, nata in occasione dell'Anno europeo del patrimonio, è ospitata dalle sale del Castello di Sasso Corbaro da martedì

BELLINZONA - È tutto pronto per la mostra «Il patrimonio si racconta. Valori e visioni culturali nel Cantone Ticino», in programma dal 4 settembre al 7 ottobre al Castello di Sasso Corbaro a Bellinzona. 

Giulio Zaccarelli, curatore dell'allestimento nell'ambito del corso di laurea di Architettura d'interni (SUPSI), ha progettato il percorso cercando di suscitare nel visitatore un effetto di meraviglia, per risvegliare così la curiosità nei confronti del patrimonio culturale e stimolando diversi spunti di riflessione.

La mostra si sviluppa in sette tappe. Inizia con una videoinstallazione curata dalla RSI, che introduce il tema del patrimonio (materiale e immateriale) attraverso le immagini e i suoni di sessant’anni d’archivio radio-televisivo. Si prosegue poi con la visita della seicentesca sala Poglia che, adibita a vera e propria camera delle meraviglie (Wunderkammer), ospita una moltitudine di oggetti provenienti dalle collezioni etnografiche e museali ticinesi. Quattro punti sono poi sviluppati nelle stanze centrali: la ricerca e l’individuazione del bene culturale, la sua conservazione, il suo studio e la sua valorizzazione. L’ultima tappa affronta i temi legati alla digitalizzazione, come l’archiviazione, la trasmissione e l’accessibilità dei dati.

«Il mondo della cultura si è ingigantito e ci troviamo eredi di ulteriori possedimenti, per i quali servono intellettuali che li coltivino e li mettano a frutto» spiega Raffaella Castagnola Rossini, direttrice della DCSU. «Le sinergie createsi tra dipartimenti, istituti e programmi di ricerca in occasione della mostra "Il patrimonio si racconta" vanno in questa direzione. Il nostro Cantone offre un giacimento culturale dal grande potenziale, ma molti aspetti di questo patrimonio sono ancora poco conosciuti. In quest’ottica l’esposizione è un punto di partenza per la messa in moto di nuovi progetti nell’ambito della promozione culturale, per dare risalto a un Ticino diverso, più vasto e più completo».

Anno europeo del patrimonio culturale - Il 2018 è l’Anno europeo del patrimonio culturale. La Svizzera aderisce all’iniziativa promuovendo numerosi progetti a livello federale, cantonale e locale. Per questa occasione il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), per il tramite della Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU), ha organizzato la mostra "Il patrimonio si racconta", in collaborazione con la Divisione della scuola del DECS, il Dipartimento del territorio (DT) e il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE).

L’esposizione verrà inaugurata martedì 4 settembre alle ore 17.30.

Sono previste visite guidate gratuite per le scuole come pure attività di approfondimento proposte dagli istituti coinvolti.

Una pubblicazione a complemento della mostra – curata dalla DCSU - è disponibile in versione cartacea e digitale.

Il progetto è stato realizzato con il sostegno dell’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana e vede coinvolti nove istituti o programmi di ricerca:
• Archivio di Stato del Cantone Ticino
• Biblioteche cantonali e Sistema bibliotecario ticinese
• Centro di dialettologia e di etnografia
• Museo d’arte della Svizzera italiana
• Osservatorio culturale del Cantone Ticino
• Osservatorio linguistico della Svizzera italiana
• Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
• Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale
• Ufficio dei beni culturali

Tutte le informazioni relative alla mostra sono consultabili sul sito www.ti.ch/patrimonio e sulla pagina social www.facebook.com/osservatorioculturaleticino. 

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