Rally Ronde del Ticino: l'organizzatore Massimo Beltrami spara contro gli ambientalisti. E si dice tranquillo: il Cantone - informa - ha autorizzato la corsa
CHIASSO - Il rally romberà per le strade del Mendrisiotto. Massimo Beltrami, il patron della manifestazione, ha già in tasca il permesso delle autorità. La mail che autorizza la corsa sportiva più discussa del Ticino è stata già inviata da Camorino agli organizzatori e ai Comuni interessati. Compresi Chiasso e Novazzano. «Abbiamo notificato la decisione martedì 31 - conferma il capo della Sezione della Circolazione Cristiano Canova - non dovrebbero esserci problemi».
Visti i precedenti, c'era comunque da aspettarsi scintille. Le polemiche non erano mancate l'anno scorso: nel distretto più inquinato della Svizzera italiana, un ricorso è arrivato fino al Tribunale amministrativo cantonale. Quest'anno il Municipio di Balerna ha già negato il permesso alla gara nei propri confini.
Per ora non risultano nuovi ricorsi. E il padre dell'evento Massimo Beltrami, raggiunto da tio.ch/20minuti, si è detto tranquillo. «Le polemiche sono inutili. Fosse per i contrari, nel Mendrisiotto semplicemente non dovrebbero circolare auto tutto l'anno» commenta l'imprenditore. «Parliamo di poche decine di persone, a fronte delle 5mila che hanno seguito la corsa a Chiasso nella passata edizione».
A marzo, però, il Tram ha dato ragione agli ambientalisti.
«Per questo abbiamo cambiato le date. Spostando l'evento oltre il limite del Piano di risanamento dell'aria, che termina il 31 agosto. La gara è organizzata per il primo settembre, ore 8.30».
Un giorno di differenza...
«È chiaro che cambia poco. Ma formalmente siamo in regola. E difatti la Sezione della circolazione ha dato il suo benestare».
Nelle scorse ore sono trapelate informazioni contrarie.
«L'autorizzazione risale a venerdì, e parla chiaro. Il rally si farà, il programma è pubblico».
E l'inquinamento? L'ozono oltre i limiti?
«Il percorso sarebbe più trafficato senza il rally. Saranno un'ottantina di auto, per un'ora e mezza. A Lugano per gli Harley Days arrivano molti più veicoli, e nessuno dice nulla. Ci sono due pesi e due misure, ma il buonsenso alla fine prevale».