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LOCARNO«Vogliamo un risarcimento di venti milioni dalla Città»

23.07.18 - 10:44
La vicenda attorno all’ampliamento del Parkhotel Delta sfocia in una causa. «Stanno cacciando gli svizzero tedeschi»
«Vogliamo un risarcimento di venti milioni dalla Città»
La vicenda attorno all’ampliamento del Parkhotel Delta sfocia in una causa. «Stanno cacciando gli svizzero tedeschi»

LOCARNO - Venti milioni di franchi. È la pretesa di risarcimento che la proprietà del Parkhotel Delta intende avanzare nei confronti della Città di Locarno. Il motivo? Una serie di condizioni che hanno reso invendibili gli appartamenti situati nel recente ampliamento della struttura alberghiera (il cosiddetto Delta Resort). Ai proprietari è infatti negato l’utilizzo come residenza primaria o secondaria (possono passarci al massimo otto settimane all'anno). E gli spazi devono essere messi a disposizione di terzi. Condizioni a cui - lo spiega Alessandro Ambrosoli, amministratore del Parkhotel Delta, in un odierno incontro con la stampa - le autorità cittadine non avevano in alcun modo accennato, nel 2009, al rilascio della licenza edilizia. «Ora gli spazi sono invendibili».

Si tratta di 52 appartamenti suddivisi in quattro edifici. Ma che sono situati in un’area che, secondo il piano regolatore, ammette soltanto strutture a destinazione turistica-alberghiera. Il dietrofront del Municipio, sottolinea ancora l’amministrazione, risale al 2014, a seguito di una serie di critiche pervenute dai Verdi cittadini.

E nel frattempo i locatari di appartamenti del resort di lusso sono inoltre stati invitati ad andarsene, con tanto di minaccia di sfratto. «Sono soprattutto svizzero tedeschi che risiedono in Ticino da decenni». Il rappresentante legale della struttura, Fulvio Pelli, ritiene che il procedere del Municipio sia «pericoloso» non soltanto dal punto di vista del diritto, ma anche da quello politico. «È inaccettabile che un proprietario venga sottoposto, dopo il completamento dell’immobile, a delle condizioni che ne annullano il valore».

E non solo: «In questo modo il Municipio di Locarno manda un messaggio negativo all’indirizzo della Svizzera tedesca, quindi a quella regione che Locarno deve ringraziare per il proprio benessere. Il messaggio è: se avete intenzione di stabilirvi da noi, allora non siete più i benvenuti». Un comportamento che, secondo il legale, non si può permettere né la Città di Locarno né il Ticino. Pertanto la speranza è che al termine delle vacanze estive il Consiglio comunale possa spingere l’Esecutivo a cambiare rotta.

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COMMENTI
 

flowerking 5 anni fa su tio
Mi sa che in questa storia qualcuno (per guadagnare tanti soldi) ha nascosto agli acquirenti svizzero tedeschi la realtà delle cose e cioè che il Parkhotel non si trova in zona residenziale (primaria o secondaria). In caso contrario mi sembrano un po' degli allocchi se pensano di stabilirsi vita natural durante in zona alberghiera.

Nmemo 5 anni fa su tio
Una fattoria-villa, con stagno-piscina per le oche, il Municipio di Locarno l’ha già fatta in parte demolire 35 anni fa, rendendo la situazione conforme al diritto. Il Consiglio di Stato invece non ha ordinato di sanare una situazione di abuso edilizio al Municipio di Giubiasco del sindaco Andrea Bersani, per la quale in precedenza il Consigliere di Stato Claudio Zali dichiarava di far rispettare la decisione del CdS che annullava una licenza edilizia a posteriori per lavori abusivi e pertanto fondata sull’illegalità. Questo politicante è stato eletto e fa il vicesindaco di Bellinzona.

curziocurzio 5 anni fa su tio
Quindi io in zona agricola faccio domanda di costruzione per una abitazione per animali tipo stalla a domanda approvata, ci costruisco camere bagni cucina e io mi spaccio per animale e se il comune non mi da l'abitabilità gli faccio causa? Promotori siete ridicoli

curziocurzio 5 anni fa su tio
Scusate ma se la zona è a destinazione turistica alberghiera perché i Promotori hanno fatto domanda per appartamenti primari e secondari? Forse perché pensavano che con una piccola multa a posteriori risanavano è rientravano nella legalità facendo un bel guadagno. Benvenga che il comune ha le Palle e non molla l'abitabilità, o albergo o Niente

Meiroslnaschebiancarlengua 5 anni fa su tio
Tipica storia raccontata a metà. Non resta che aspettare le decisioni dei tribunali che si occuperanno del caso e poi sapremo come andrà a finire (tra qualche annetto; non abbiate troppa premura). Per ora buona estate a tutti (vi faccio gli auguri anche pre le prossime 6-8 estati; quanto durerà al minimo questa vertenza).

vulpus 5 anni fa su tio
Non si cambiano le regole in corsa. Una ulteriore dimostrazione della leggerezza di certi politici. Se poi è vero che il cambiamento di rotta è stato provocato da un municipale che sta patrocinando la parte avversa, allora si è già detto tutto.Basta con questa gestione di privato e pubblico promiscuo!

Nmemo 5 anni fa su tio
Altro caso da seguire! La professionalità dei Municipi sembrerebbe un’evocazione finalizzata alla retribuzione dei municipali, comunque non corrisposta da qualità di prestazioni. Nel caso della “Città dei mestieri”, a livello comunale si è concessa una licenza edilizia, dall’allora Municipio di Giubiasco del sindaco Andrea Bersani (PLR), per un progetto con contenuti compatibili con la zona artigianale, così come al PR vigente. Ora, sembrerebbe pendente una domanda per il cambio di destinazione dei contenuti dello stabile. Che a posteriore si chieda di farlo diventare totalmente uno stabile amministrativo per insediare “ la Città dei mestieri” e venderlo al Cantone? Al Municipio del binomio Branda-Bersani, & co, la responsabilità di una decisione.

Nmemo 5 anni fa su tio
Fondamentale è la domanda di costruzione e il relativo progetto, approvati con la licenza edilizia. Il problema è sempre quello e vale ovunque: la sicurezza giuridica delle decisioni vincolanti. Aver trasferito la competenza ai comuni, dopo averla accentrata al Cantone poiché non “se ne poteva più”, ripropone oggi gli stessi problemi di 50 anni fa.

sedelin 5 anni fa su tio
mah, io vorrei conoscere la storia per intero con la versione del municipio.

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Stavo pensando la stessa cosa. Come sempre quanto si sente una sola campana, la musica non è completa.

Blobloblo 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Idem! Mai fidarsi di una sola campana
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