Lo sfogo di una madre. Attualmente gran parte della domanda è soddisfatta, ma la situazione migliorerà ulteriormente entro due-tre anni
BELLINZONA - «Mio figlio aveva l’asilo nido prenotato e la tassa d’iscrizione pagata già dallo scorso gennaio. Ora mi dicono che a inizio settembre non lo potranno prendere». È lo sfogo di una mamma, che con un breve preavviso si è trovata costretta a cercare d’urgenza un’altra struttura con un posto disponibile per un bimbo di pochi mesi. «E non è facile, non mancano le liste d’attesa». In effetti quest'ultimo è un problema che, ci confermano dal Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), riguarda soprattutto le strutture che offrono rette in base al reddito e che quindi sono accessibili a una fascia d’utenti più ampia.
L'ideale? Altri duecento posti - L’offerta attuale permette comunque di soddisfare gran parte della domanda. In Ticino sono attivi 57 asili nido autorizzati, per un numero complessivo di 1’751 posti al 100% (il numero di bambini è più alto, visto che molti sono iscritti per alcune giornate alla settimana). «Ai posti al nido vanno aggiunti quelli in famiglia diurna o le soluzioni combinate, per esempio con il supporto dei parenti ci dice Marco Galli, capo dell’Ufficio cantonale del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani, che in ogni caso aggiunge: «Se ci basiamo su degli indicatori internazionali, l’ideale sarebbe di disporre di altri 150-200 posti».
Dodici nuove iniziative - Entro due-tre anni la domanda potrebbe però essere pienamente soddisfatta, ci spiega ancora Galli: «Attualmente al nostro ufficio sono state annunciate dodici nuove iniziative, di cui sei dovrebbero poter vedere la luce nei prossimi dodici mesi». E si parla anche della riforma fiscale e sociale, grazie alla quale vi saranno più risorse a disposizione, «che consentiranno a brevissimo l’aumento dei posti, un ulteriore miglioramento della qualità offerta, l’innalzamento delle condizioni salariali, il coinvolgimento delle imprese con appositi incentivi, nonché una diminuzione delle rette a carico delle famiglie».
Muoversi già durante la gravidanza - Per assicurarsi l’iscrizione in un asilo nido, la raccomandazione è comunque di «muoversi prima ancora della nascita, valutando le possibili soluzioni interne alla famiglia o i servizi esistenti» conclude Galli.
Una nuova sede a causa della disdetta
Lo sfogo della mamma riguarda il nido Peter Pan di Savosa, che effettivamente dal prossimo settembre potrebbe temporaneamente avere dei problemi di disponibilità: per uno dei due appartamenti che ora occupa in via Sole 8 è infatti giunta la disdetta da parte della proprietà. Per il nido, che conta una trentina di iscritti, di fatto rappresenterà una riduzione degli spazi e quindi dei posti disponibili.
L'Associazione aislo nido Peter Pan è però attualmente impegnata nella creazione di una sede più moderna e ampia, come ci dicono dal Dipartimento della sanità e della socialità. «Sono in atto dei cambiamenti» ci spiegano, sottolineando comunque che non è ancora possibile prevedere le tempistiche: «La ricollocazione dell’asilo nido ci è stata annunciata, ma per poter decidere se la nuova sede sia idonea è necessario entrare nel merito del dossier».
Si dice ottimista Renato Tami, presidente dell’associazione: «Il luogo per la nuova sede c’è, stiamo lavorando alacremente per soddisfare i requisiti per l'approvazione». E aggiunge: «In ogni caso lo spazio di Savosa, seppur ridotto, sarà mantenuto». La realizzazione della nuova sede sarà quindi un ampliamento, che permetterà al nido di crescere.