La Corte d’appello e revisione penale ha ribaltato la condanna di primo grado. Cadono i reati di inganno nei confronti dell’autorità e di incitazione all’entrata e al soggiorno illegale
BELLINZONA - È stato prosciolto da tutti i capi d'accusa il funzionario del DFE condannato in prima istanza, lo scorso settembre in Pretura penale a Bellinzona, nell’ambito della vicenda dei permessi falsi esplosa all’inizio del 2017.
Come riferisce oggi il Corriere del Ticino, la Corte d’appello e revisione penale - con decisione dello scorso 19 giugno - ha ribaltato la sentenza emanata nei confronti del 29enne, facendo così cadere le accuse di “inganno nei confronti dell’autorità” e di “incitazione all’entrata e al soggiorno illegale”.
Al giovane funzionario, lo ricordiamo, era stato imputato il fatto di aver sottoscritto una fittizia dichiarazione di notifica a favore di un uomo in cerca del permesso di dimora. Il tutto su richiesta del fratello del titolare della Aliu Big Team di Bellinzona, la società al centro dello scandalo.