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Il medico chirurgo deve rispondere di lesioni colpose gravi per aver sbagliato un intervento. La difesa ha chiesto il rinvio
LUGANO- Era convinto di operare un’altra paziente, allora ha asportato entrambi i seni invece di effettuare un’incisione per rimuovere un piccolo tumore da sotto un capezzolo. I fatti risalgono all’8 luglio del 2014 alla Clinica Sant’Anna di Sorengo. Oggi il dottor Piercarlo Rey compare davanti a una Corte delle Assise correzionali di Lugano presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. In apertura del processo la difesa, rappresentata dagli avvocati Renzo Galfetti e Tuto Rossi, punta però al rinvio del processo «per grave pregiudizio dei diritti della difesa».
Secondo il decreto d’accusa firmato dal procuratore pubblico Paolo Bordoli, prima di iniziare l’intervento il medico avrebbe «omesso di verificare in alcun modo l’identità della paziente, ciò che invece gli era possibile, oltre che doveroso fare».
Piercarlo Rey deve rispondere di lesioni colpose gravi, ma anche di falsità in documenti: nel rapporto operatorio dell’intervento ha indicato che la rimozione dei seni si era resa necessaria.
L’accusa aveva proposto una pena pecuniaria di 120 aliquote e una multa di 3’000 franchi. Il decreto era stato impugnato dal medico.
