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I più vecchi? A Muri, I più giovani? Plan-les-Ouates. Questo e molto altro nella «Statistica delle città svizzere 2018»
BERNA - A seconda della grandezza, le città hanno tipi di popolazione differenti. Se le coppie con figli privilegiano località poco popolate, i giovani e gli stranieri preferiscono di gran lunga le grandi città. È quanto emerge dalla "Statistica delle città svizzere 2018".
Questo annuario, frutto della collaborazione tra l'Unione delle città svizzere e l'Ufficio federale di statistica (UST), si concentra su un campione di 172 comuni urbani elvetici. Stando al documento, la Confederazione presenta città tanto varie quanto sono diversi i loro abitanti e i loro stili di vita.
Si osservano comunque delle tendenze: i giovani adulti (20-39enni) sono la fascia d'età nettamente più rappresentata (34%) nelle grandi città. A loro volta le persone tra i 40 e i 64 anni costituiscono il gruppo più importante nei centri urbani di meno di 100'000 abitanti.
Il quadro cambia se si prendono in considerazione i bambini e i giovani: gli 0-19enni sono infatti maggiormente presenti (20,3%) nelle città e nei comuni di 10-15'000 abitanti. Nei centri urbani di meno di 50'000 abitanti tale quota è solo di poco inferiore e corrisponde pressoché alla media svizzera, precisa ancora l'UST. Nelle 10 città elvetiche più popolate bambini e giovani rappresentano invece solo il 17% della popolazione.
Si osserva inoltre come il numero di economie domestiche prive di figli cresca con l'aumentare degli abitanti: i nuclei famigliari privi di figli sono quasi due terzi nelle piccole città e nei comuni urbani, il 73% nelle grandi città.
Stranieri più urbani - Altra constatazione: la popolazione straniera vive in maggioranza nelle città. Essa rappresenta il 60% nei 172 comuni urbani illustrati nell'annuario statistico. Inoltre uno straniero su cinque è domiciliato nelle grandi città.
Le quote massime di stranieri si osservano nei comuni facenti parte di un agglomerato e in particolare nelle zone di confine. Nel comune turgoviese di Kreuzlingen (54,6%), in quello vodese di Renens (51,1%) e in quello argoviese di Spreitenbach (50,4%) oltre la metà delle popolazione non possiede il passaporto rossocrociato. Segue la città di Ginevra con il 47,8% di stranieri.
Nel complesso, con il 35%, la quota di stranieri nelle grandi città è superiore a quella nei comuni di altre dimensioni. La percentuale di persone di nazionalità estera mediamente più bassa (26%) si osserva nelle piccole città di 10'000-14'999 abitanti. Gli stranieri residenti provengono per la maggior parte (80%) da altri Paesi europei e per oltre il 50% da Stati UE o dell'Associazione europea di libero scambio (AELS). Seguono l'Asia (8%) e l'Africa (5,8%).
Qualche estremo - Tra le miriadi di cifre presenti nell'Annuario, vanno segnalati taluni esempi estremi, più aneddotici che rappresentativi. Così a Muri presso Berna si trova la popolazione urbana più anziana, con il 27% circa di abitanti con più di 65 anni. All'opposto, a Plan-les-Ouates (GE), circa il 27% della popolazione ha meno di 20 anni.
Altro dato interessante: a Uzwil (SG), circa il 48% degli abitanti è sposato, mentre nella città di Berna tale percentuale costituisce soltanto il 33%. Per quanto riguarda il numero di nascite per abitanti, Appenzello è in testa alla classifica con 29 neonati ogni 1000 abitanti, mentre Lugano è in fondo con solo otto nascite ogni 1000.
Le grandi città si differenziano tra loro anche per la densità. A Ginevra, vivono 125 persone per ettaro, ovvero quasi tre volte di più che a Zurigo.
