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CANTONEInquilini furiosi in piazza: «Dobbiamo potere contestare l’affitto»

09.03.18 - 08:10
Una mozione farà saltare il termine di trenta giorni entro cui ridiscutere un contratto? Scatta la raccolta firme. Ma i proprietari di immobili si difendono: «Noi, contro gli abusi»
Inquilini furiosi in piazza: «Dobbiamo potere contestare l’affitto»
Una mozione farà saltare il termine di trenta giorni entro cui ridiscutere un contratto? Scatta la raccolta firme. Ma i proprietari di immobili si difendono: «Noi, contro gli abusi»

LUGANO – «Scendiamo in piazza per potere garantire alla gente, anche in futuro, la possibilità di contestare l’affitto entro i trenta giorni dalla firma del contratto». Valentina Vigezzi, segretaria della sezione italofona dell’Associazione svizzera inquilini, è agguerrita più che mai. Ce l’ha con la mozione del consigliere nazionale Hans Egloff, presidente dell’Associazione svizzera proprietari fondiari (HEV). Un testo che vorrebbe abolire tale eventualità. Da qui, la volontà di raccogliere un maggior numero di firme possibili da depositare a Berna entro la metà di marzo. «Solo così – dice Vigezzi – potremo contrastare questo gesto di prepotenza».

Ticinesi (troppo) poco polemici – Nella Svizzera italiana, a onor del vero, la facoltà di contestare il costo di un affitto entro i trenta giorni dalla firma del contratto è poco nota. E dunque anche poco messa in atto. «Questo – sostiene Vigezzi – perché in Ticino non si usa il formulario ufficiale di inizio locazione. Il Parlamento ticinese non lo ha voluto. Si accetta dunque passivamente qualsiasi decisione del proprietario. A volte si decide di chiudere un occhio per non iniziare male l’esperienza nel nuovo appartamento».

Alzare la voce – Ma in pratica quando subentrano le difficoltà? Ad esempio quando si entra in un appartamento che, a prima vista, sembrava valere una determinata cifra mensile, ma nel quale, in un secondo tempo, emergono difetti non notati in precedenza. «L’inquilino, allo stato attuale delle cose, ha un mese di tempo per chiedere un adeguamento dell’affitto. Vogliamo che questo diritto venga mantenuto. Nel canton Zurigo, nell’ultimo triennio, da quando cioè è stato introdotto il formulario ufficiale che in Ticino abbiamo bocciato, c’è stato un aumento del 30% dei reclami. Anche i ticinesi devono iniziare ad alzare la voce. Se nessuno contesta gli affitti, i prezzi continueranno a essere alti».

Un caso esemplare – Tiziano Winiger, responsabile della sezione ticinese dell’HEV, respinge ogni accusa al mittente. E cita una recente decisione del Tribunale federale, secondo cui due banchieri, con la complicità dell’attuale sistema, avrebbero colto la palla al balzo, impugnando la pigione iniziale e spillando al proprietario un cospicuo ribasso sulla pigione. «Vi sembra giusto che, dopo avere comperato una pagnotta dal panettiere e dopo averla pagata, si ricontratti il prezzo? Dove rimangono la sicurezza di diritto e la buona fede delle parti che hanno concluso un contratto?»

Pareri agli antipodi – Winiger presenta la situazione in modo diametralmente opposto rispetto a Vigezzi. «Noi siamo contro gli abusi. Chi pretende di ottenere dalla sua controparte una pigione più bassa deve dimostrare di essere stato costretto a concludere il contratto per uno stato di necessità. Magari perché non ha trovato un’altra soluzione di alloggio ragionevole. Chiediamo solo questo».

La parte dei cattivi – Secondo Winiger ci sarebbe un problema di fondo da analizzare. «Alcuni propagano l’idea che i proprietari percepiscano redditi esagerati. Questo è semplicemente sbagliato. Dal 1990, anno dell’introduzione del nuovo diritto di locazione, a oggi il reddito netto massimo è crollato dal 6% al 2%, mentre i costi e gli oneri sono aumentati. Diventa sempre più difficile gestire e mantenere un immobile a queste condizioni».

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COMMENTI
 

tip75 6 anni fa su tio
la via per notificare difetti riscontrabili dopo è ben diversa, qua si parla di prezzo del contratto dopo la firma...

Esse 6 anni fa su tio
Mr. Winiger " Chi pretende di ottenere dalla sua controparte una pigione più bassa deve dimostrare di essere stato costretto a concludere il contratto per uno stato di necessità" ..mm sembra facile ed economico ...come provare di essere stati maltrattati da piccoli

SuperGigio 6 anni fa su tio
La possibilità di contestare l’affitto entro i trenta giorni dalla firma del contratto è l'unica maniera per limitare eventuali abusi da parte dei locatori. La carenza di immobili può portare a un amento esagerato degli affitti (vedi Losanna, Zurigo, ecc), l'unica maniera per mantenerli a norma è che il nuovo inquilino una volta firmato il contratto contesti l'affitto. Non è un obbligo ma un eventuale diritto. Semplice. Dove si firma?

Um999 6 anni fa su tio
Ho letto i commenti e sinceramente non ho capito se i conduttori vengono descritti tutti per ingenui e che i locatori sono tutti volponi e furboni. Io parto dal presupposto che prima che compro qualcosa guardo e se poi dello apporre una firma controllo bene, certo sempre facile dare la colpa o furbizia a qualcuno per incapacità o superficialità proprie.

rojo22 6 anni fa su tio
Tiziano Winiger, furbetto... E se, quando arrivi a casa tagli la pagnotta e ci trovi dentro i capelli...? Un po’ te la prendi... in quel posto, secondo te?

francox 6 anni fa su tio
«Vi sembra giusto che, dopo avere comperato una pagnotta dal panettiere e dopo averla pagata, si ricontratti il prezzo?" Se la pagnotta è rancida, sicuro che torno dal panettiere a reclamare.

Biagio 6 anni fa su tio
Mi chiedo perché il parlamento Ticinese non ha voluto adottare per legge il formulario standard.

tip75 6 anni fa su tio
si ma cosa firmi un contratto se non sei d'accordo sul prezzo?questa cosa è ridicola, una vera perdita di tempo, bene se l'annullano

Esse 6 anni fa su tio
Risposta a tip75
Ci stavo pensando , non so in caso di difetti non riscontrabili con delle visite ( ...sembra di convivere Col vicino di 3 sopra perché le tubazioni sono Mal concepite o Mal isolate, ..quando passa il treno vibrano i vetri) ...cose di questo tipo credo, che visitando non puoi sapere.

Benji78 6 anni fa su tio
Risposta a tip75
Anche se comperi un oggetto e ti accorgi dopo che è difettato lo porti indietro, oppure se comperi un cartone di latte e ti accorgi a casa che è andato a male ecc. ecc. ecc. Se visiti un appartamento e il bravo proprietario o immobiliarista riesce ad affittartelo facendotelo passare per quello che non è occultandone i difetti è giusto poter reclamare e pretendere almeno un abbassamento della pigione. Ma noi ticinesi siamo polli.
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