Emergono nuovi dettagli sulla durata e sulle modalità della truffa: denaro sottratto dalle casse, ma anche spese personali addebitate alla casa anziani
AROGNO - Prelevavano denaro direttamente dalla cassa della casa anziani e addebitavano alla stessa casa di ricovero alcune spese personali. Sono queste - come riporta la Rsi - le due modalità di malversazione che avrebbero compiuto le due persone indagate nell’inchiesta sulla Tusculum, il direttore 60enne e la vicedirettrice 44enne.
Spese che andavano da acquisti per la casa (oggettistica, ma lavori di artigiani) ai generi alimentari. Il tutto per foraggiare un tenore di vita superiore alle proprie possibilità.
Inoltre, altro elemento nuovo, le ruberie che l’ex direttore avrebbe commesso sarebbero durate circa 10 anni. Ecco perché è prematuro parlare di malversazioni per circa 100’000 franchi, considerato che la somma è il risultato delle analisi dei documenti degli ultimi due anni. Si sa inoltre che la 44enne ha beneficiato in parte delle malversazioni del diacono. Resta da capire se sia avvenuto anche il contrario. Quel che è certo è che entrambi sapevano.
I due rimarranno in carcere almeno fino al 27 aprile per scongiurare il rischio di collusione. Le indagini sono coordinate dal procuratore pubblico Andrea Maria Balerna.