Dopo il crollo avvenuto lo scorso 8 giugno, l'USTRA ha attivato le misure per la messa in sicurezza della galleria, che comprendono i drenaggi
LUGANO - Si sono conclusi la scorsa notte i lavori di seconda fase per la messa in sicurezza della galleria Melide-Grancia, in cui lo scorso 8 giugno si era verificato un crollo. Le misure urgenti messe in atto comprendono i fori di drenaggio all’interno della galleria (che comportano la continua presenza di acqua), la captazione delle acque provenienti dal massiccio, nonché il consolidamento di alcuni elementi portanti della galleria.
Vista la presenza di acqua dovuta ai drenaggi - che, sottolinea l'Ufficio federale delle strade, è da considerarsi normale -, per evitare la formazione di ghiaccio sulle banchine e sulla carreggiata autostradale, di recente è stato anche installato e attivato uno speciale sistema di cavi e serpentine riscaldanti. Queste serpentine sono state posate sulla superficie di entrambe le banchine della canna Nord-Sud (dal portale nord per una lunghezza di circa 300 metri), nella zona dove si sono registrate maggiori infiltrazioni di acqua e dove le temperature risultano essere più basse, anche a causa dello spostamento d’aria dovuto al traffico.
La gestione e l’attivazione di questo nuovo sistema – che viene costantemente monitorato - avviene mediante delle sonde che registrano in tempo reale le temperature presenti in galleria: quando queste scendono al di sotto dei tre gradi centigradi il sistema si avvia in automatico.
L’investimento complessivo per tutti i lavori di messa in sicurezza (prima e seconda fase) ammonta a circa 6 milioni di franchi.