La storia di un gruppetto di frontaliere che ha trovato il modo per rendere piacevoli e meno stressanti le tre ore di viaggio giornaliere: «Tra figli, mariti e altro non stiamo zitte un istante»
LUGANO - Affrontare quotidianamente tre ore di viaggio in auto può essere un incubo, non solo per lo stress, ma anche per i costi che si affrontano. Ecco perché un gruppo di simpatiche frontaliere ha deciso di ricorrere al tanto decantato (ma poco utilizzato) carpooling.
Un planning dettagliato - Da tre anni Branka e le sue amiche (tutte over 40) si svegliano al mattino e, a turno, passano casa per casa riempiendo l'auto che le porterà da Varese a Lugano. Il tutto seguendo un planning prestabilito. «Un giorno a testa si prende la propria auto e si va a prendere le altre. In totale siamo cinque, fortunatamente abbastanza vicine o comunque di strada nel tragitto che ci porta a Lugano. Perlopiù lavoriamo tutte in negozi di Lugano».
Il tragitto - Il gruppetto è talmente organizzato che ha già pronti gli itinerari alternativi in caso di traffico: «In linea di massima preferiamo passare da Porto Ceresio. Dal Gaggiolo le code sono infernali. Ma se ci sono incidenti o qualche disagio particolare abbiamo imparato a muoverci anche per strade secondarie, a volte persino sterrate, tra paesini sconosciuti».
Si risparmia ridendo - Ciò che conta, spiega Branka, è lo spirito con cui si affronta il viaggio quotidiano: «Quando si è in cinque diventa tutto più leggero. Anche il traffico e le code. Tra problemi di lavoro, mariti e bambini di cose da dirci ne abbiamo a bizzeffe. Non stiamo zitte un secondo». Ma è evidente che la scelta di condividere giornalmente queste tre ore ha anche il suo ritorno in termini economici: «A fine mese la differenza si sente eccome. Abbiamo preso un posteggio in via Motta. Dividiamo tutto, comprese le spese della benzina. A fine mese spendiamo circa 100 franchi a testa. Altrimenti sarebbero oltre 400».
Arrivi e partenze - In questi anni, nelle loro auto, qualcuno è arrivato, qualcun altro se n'è andato: «Proprio settimana scorsa ha chiuso il negozio Bally in via Nassa. E abbiamo dovuto salutare la nostra amica Donatella, trasferita al Fox Town di Mendrisio. Ma c'è già una new entry, un giovane 35enne. È l'unico uomo, speriamo ci sopporti».
Ovviamente, perché il sistema funzioni, ci vuole metodo: «La cosa più importante è essere puntuali. Calcoliamo un'ora e mezza per andare e lo stesso per tornare. E basta a malapena. Un ritardo metterebbe in difficoltà tutte noi».
Una pratica social - In tre anni sono nate anche delle amicizie: «Ormai ci vogliamo bene. Andiamo ai rispettivi compleanni, usciamo insieme. Siamo una famiglia».