Sette gli uffici visitati lo scorso venerdì da syndicom, tra i quali quello di Balerna. Il sindaco: «Il nostro un caso emblematico. Qui servono 200 clienti al giorno»
MENDRISIO - Venerdì 1° settembre syndicom ha dato inizio - nel Mendrisiotto - al tour degli uffici postali in Ticino per i quali è prevista la chiusura entro il 2020. Sette gli uffici visitati, da Morbio Superiore a Melide, nei quali il sindacato ha incontrato diverse autorità politiche che hanno voluto manifestare la propria preoccupazione e il proprio sostegno alla campagna.
A Balerna, il sindaco Luca Pagani ha ribadito la propria incredulità per la decisione della Posta: «Quello di Balerna è un caso emblematico: un ufficio che serve in media 200 clienti al giorno, uno ogni due minuti. Se un ufficio così viene chiuso viene da chiedersi: chi mai si salverà?». A Maroggia una delegazione del Comune ha incontrato Marco Forte, segretario regionale syndicom Ticino e Moesano, informandolo della raccolta di statistiche sulla frequentazione dell’ufficio postale del paese nell’eventualità di un ricorso a PostCom.
La giornata di mobilitazione si è conclusa a Melide con la presenza del municipale Luciano Savazzi e di alcuni dipendenti, evidentemente preoccupati per la politica perseguita dal loro ex datore di lavoro. «Il senso di questo tour, che continuerà nei prossimi giorni e passerà da tutti e 48 gli uffici postali ticinesi per i quali è stata annunciata la chiusura entro il 2020, sta nell’informare, sensibilizzare e mobilitare in maniera unita popolazione, autorità comunali e dipendenti della Posta», ha precisato syndicom in una nota odierna.