I mobile ticket prendono sempre più piede. Ma in Ticino sembra ancora lontana la scomparsa dei distributori automatici
LUGANO - Un sms o pochi clic all’interno di un’app. E sul display dello smartphone appare il biglietto per l’autobus o il treno. Il mobile ticket prende sempre più piede, in particolare tra le generazioni più giovani. Un servizio che in certe località starebbe portando a una lenta scomparsa dei distributori automatici di biglietti. Per esempio a Friborgo, come scrive il Tages Anzeiger, dove la locale azienda dei trasporti pubblici Tpf vende attraverso i telefonini il 34% dei biglietti. Ma il successo del mobile ticket si sente anche a livello nazionale: mediante l’app FFS viene attualmente acquistato il 19% dei titoli di trasporto. Per il portavoce Tpf, intervistato dal quotidiano zurighese, non ci sono comunque mezzi termini: «I distributori automatici hanno i giorni contati».
«Molti utenti sono abbonati» - All’interno della Comunità tariffale Arcobaleno il biglietto elettronico sembra tuttavia attecchire più lentamente. «Sul totale dei biglietti Arcobaleno venduti nel 2016, meno dell’1% è stato venduto tramite la nostra app» ci dicono per esempio da Autopostale. Non è invece disponibile il dato specifico per l’app FFS. Ma Lucia Bencina dei Trasporti pubblici luganesi (TPL) afferma: «Il fenomeno registrato da parte nostra non rileva un utilizzo massiccio di tali supporti, probabilmente perché la maggior parte degli utenti che viaggiano sulle nostre linee sono possessori di abbonamenti Arcobaleno».
«Favorevoli al cambiamento tecnologico» - Non ci sarebbe dunque nessun rischio, perlomeno al momento, per il futuro dei 488 distributori automatici della Comunità tariffale presenti sul territorio (a cui si aggiungono quelli delle FFS situati nelle varie stazioni ferroviarie). Questo non significa, però, che le imprese di trasporto rifiutino un futuro più digitale. «Siamo di principio favorevoli ai cambiamenti che possano di fatto far avvicinare sempre più la popolazione all’utilizzo del mezzo pubblico» ci dicono ancora dalle TPL, parlando della propria visione aziendale.
Il contatto umano - La transizione verso un trasporto pubblico digitale dovrà comunque avvenire, secondo la nostra interlocutrice, senza eccessi. «Non possiamo non considerare che tutt’oggi, nonostante una progressiva digitalizzazione delle operazioni, il nostro ufficio informazioni e vendita situato alla pensilina è ancora molto sollecitato - ci spiega Bencina - talvolta il contatto umano, specialmente in caso di dubbi e problematiche, resta ancora rassicurante».
L’orario cartaceo? «È popolare» - E sempre nell’ambito del trasporto pubblico, determinati strumenti mostrano ancora una certa popolarità. Questo vale, per esempio, per gli orari affissi alle fermate o il libretto orario cartaceo. «Sono ancora apprezzati, nonostante l’informazione elettronica alle singole fermate».
Work in progress - La Comunità tariffale Arcobaleno non se ne sta comunque con le mani in mano. «Sono molteplici i progetti in fase di studio riguardo al progresso tecnologico. Per poter realizzare prodotti realmente funzionali all’utenza e che rispettino altrettanto le peculiarità delle diverse imprese di trasporto, è tuttavia necessario del tempo» conclude Bencina.