LUGANO / BERNA - Il campanello d’allarme lanciato dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo italiano Franco Roberti in merito al «supporto logistico fornito in Italia, e segnatamente a Como, dall’Isis all’immigrazione clandestina» - sul quale la procura di Como ha aperto un’indagine - ha fatto scattare un’interpellanza di Lorenzo Quadri.
Citando le parole del magistrato italiano, il Consigliere nazionale precisa che «con gli sbarchi arrivano soggetti che possono radicalizzarsi qui, come Anis Amri che, giunto a Lampedusa, poi si è radicalizzato in carcere in Italia ed ha colpito a Berlino. E ci sono anche altri casi», e pone al Consiglio federale le seguenti domande: