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CANTONE Il terrorista Rotaris in RSI, Armando Dadò contro Savoia

28.02.17 - 10:05
Non si placa la polemica. Dadò: «Savoia ha giocato su tutte le scacchiere e mai finirà di stupire»
Il terrorista Rotaris in RSI, Armando Dadò contro Savoia
Non si placa la polemica. Dadò: «Savoia ha giocato su tutte le scacchiere e mai finirà di stupire»

CANTONE - Non si placano le polemiche sulla trasmissione della RSI “Il Gioco del Mondo”, rea di aver ospitato l’ex terrorista italiano Maurizio Rotaris. Oggi è arrivata anche la reazione di Armando Dadò, editore e già deputato in Gran Consiglio.

In uno scritto pubblicato sul “Corriere del Ticino”, anche Dadò ha criticato la scelta dell’emittente pubblica, citando pure altri precedenti ospiti che hanno fatto parecchio discutere (ad esempio Giovanni Senzani o Roman Polanski) ed ha duramente attaccato la figura di Sergio Savoia, che in prima linea aveva difeso la RSI.

La scelta dell’ospite, attivo durante gli “anni di piombo”, implicato in diversi crimini (su tutti l’omicidio del giudice Alessandrini nel 1979) e oggi responsabile di “Sos Stazione Centrale, una struttura che accoglie i senzatetto e i tossicomani di Milano, era già stata criticata nei giorni scorsi da numerose personalità ticinesi - Fabio Pontiggia e Fabio Regazzi solo per citarne due - anche per il fatto che Rotaris era già stato ospite nel 2011 di “Storie”.

Dadò si chiede come mai si dia spazio a questi personaggi, ma si spinge più in là: «Come mai di fronte alle critiche, in difesa del programma si erge Sergio Savoia? Quello stesso Savoia a suo tempo sollevato dalle laboriose esplorazioni presso la RSI e poi recentemente riassunto dal Canetta per farne il suo fidato consigliere e scudiero? Che ruolo ha presso la televisione e cosa rappresenta questo personaggio che ha giocato su tutte le scacchiere e che mai finirà di stupire?»

L’ex granconsigliere rincara poi la dose e lancia delle critiche neanche troppo velate ai dirigenti della RSI: “I vertici radiotelevisivi di ieri (Ratti, Balestra, Salmina) avevano preso le loro decisioni. Quelli di oggi non hanno nulla da dire su questa novella autopromozione? È ormai il fondatore del Diavolo l’uomo chiamato a esprimere il parere ufficiale della RSI? A suggerire e a difendere i programmi della domenica sera?».

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