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LUGANOCaso Mereu: «Meglio che se ne parli in pubblico che nella clandestinità»

25.04.16 - 10:44
Gabriella Mereu, dottoressa italiana radiata dall’albo, parlerà giovedì a Tisana. Nonostante il clamore mediatico gli organizzatori non si tirano indietro: «La signora Mereu è una tra i tanti»
Caso Mereu: «Meglio che se ne parli in pubblico che nella clandestinità»
Gabriella Mereu, dottoressa italiana radiata dall’albo, parlerà giovedì a Tisana. Nonostante il clamore mediatico gli organizzatori non si tirano indietro: «La signora Mereu è una tra i tanti»

LUGANO - Non smette di far parlare il metodo della terapia verbale, che era anche una Sagl con sede a Stabio. Da qualche tempo, sul registro di commercio ha cambiato nome in Linguaggio analogico del malessere Sagl, ma a guidarla è sempre Gabriella Mereu, sarda, laureata in medicina e resa nota soprattutto dalla trasmissione televisiva Le Iene che ne ha messo in evidenza metodi e filosofia, alquanto discutibili. Sulla curatrice pende un procedimento di radiazione dall’albo professionale in Italia, contro il quale ha fatto ricorso. Nel frattempo continua con le sue conferenze e, con la sua Sagl appunto, sta cercando da qualche tempo di sbarcare in Ticino. Negli scorsi giorni se ne sono occupati la Regione e Patti Chiari, suscitando parecchio clamore in vista della sua partecipazione giovedì a Lugano alla fiera della medicina olistica Tisana.

«Meglio che l’informazione circoli» - Finora gli organizzatori della fiera non si sono esposti sul caso. Da noi contattati spiegano di ospitare molti relatori ed espositori e di, «come è sempre stato», dare spazio a tutti. «Il pubblico preferisce avere informazioni anziché non averle», chiariscono. «Noi siamo gli organizzatori, non possiamo essere né pro né contro, ci aspettiamo che gli argomenti trattati suscitino l’interesse e la curiosità», ci spiegano, «diamo spazio senza prendere parte».

«Collaboriamo con le autorità» - Non è la prima volta che Gabriella Mereu parla a Tisana, lo ha già fatto a fine febbraio a Locarno. In quell’occasione il medico cantonale era intervenuto preventivamente, chiarendo i paletti imposti dalla legge. Mereu, infatti, può parlare, ma non praticare alcuna terapia o anamnesi. Anche in questo caso, gli organizzatori assicurano prenderne ben conto: «Sentiamo molto spesso il medico cantonale, perché siamo in accordo con lui e intendiamo rispettare sempre la legge».

«Una tra i tanti» - La polemica in Ticino è esplosa proprio nei giorni frenetici dell’organizzazione. Alla diciannovesima edizione, Tisana ospita 250 aziende, 30 operatori olistici e, Gabriella Mereu compresa, 70 conferenze. «La signora Mereu è una tra i tanti. E i temi che suscitano tanta passione, tra sostenitori e oppositori, preferiamo che vengano diffusi in pubblico che nella clandestinità», concludono gli organizzatori.

 

 

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