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LUGAGGIA«Mangio sano e faccio sport, eppure ho avuto un infarto»

31.03.16 - 09:30
Il cuore di Monica Mazzucchelli ha ceduto improvvisamente, come quello di tante altre “giovani” donne svizzere. L’esperta: «Colpa dell'emancipazione. Siate più egoiste»
«Mangio sano e faccio sport, eppure ho avuto un infarto»
Il cuore di Monica Mazzucchelli ha ceduto improvvisamente, come quello di tante altre “giovani” donne svizzere. L’esperta: «Colpa dell'emancipazione. Siate più egoiste»

LUGAGGIA - La classica passeggiata pomeridiana. Un fastidio al petto, che diventa subito dolore. L’arrivo al pronto soccorso. E la diagnosi: infarto. Monica Mazzucchelli, 61 anni, fino a quel momento non ci aveva proprio mai pensato. «Ho sempre mangiato sano e fatto sport», dice. Una vicenda privata? No. Perché l’infarto, che in passato era ritenuto soprattutto un problema maschile, sta sempre più colpendo anche le "giovani" donne. «Nel corso degli ultimi decenni - spiega la cardiologa Iveta Petrova Slater - la donna ha assimilato molte abitudini maschili. È stata paradossalmente penalizzata dalla sua emancipazione».

Ricoveri al femminile in aumento - Secondo lo studio condotto dal registro nazionale svizzero dell’infarto miocardico-AMIS Plus, nel 2013 i pazienti con infarto in Svizzera sono stati 7490. Nella Svizzera italiana, invece, 416. «L’età media del primo infarto - fa notare Petrova - si aggira attorno ai 61 anni per l’uomo e ai 69 anni per la donna. In nazioni come la Francia sono aumentati di diversi punti percentuale i ricoveri per le donne tra i 45 e i 54 anni. Visto che in Svizzera si assiste a un aumento del fumo tra le donne di quella fascia d’età, possiamo dedurre che anche da noi sia così».

Fumo letale - Sì, perché il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio più frequenti. «Il fumo - riprende Petrova - va a neutralizzare l’effetto degli estrogeni che proteggono la donna durante l’età fertile». Ma è anche il male emergente del terzo millennio ad avere un peso importante: lo stress «Io infatti - fa notare Monica Mazzucchelli - da diversi anni conducevo una vita stressante. Ero molto provata. I medici mi hanno detto che potrebbe davvero essere stato lo stress a causarmi l’infarto».

Donne troppo altruiste - Era da qualche giorno che Monica accusava uno strano malessere. Ne aveva parlato anche col marito. «Ero stanca, nervosa e affaticata. Ma non mi sono recata dal medico». «La donna - fa notare Petrova – statisticamente si presenta in ritardo dal medico rispetto l‘uomo. Solitamente le donne pensano prima al marito, ai figli, agli impegni famigliari, e poi a loro stesse. Sia la diagnosi, sia il trattamento, avvengono con maggiore ritardo rispetto all’uomo. E il trattamento sulle donne di età superiore ai 65 anni è meno efficace».

Tutto come l’uomo - Stando agli esperti, le donne con diabete hanno un rischio di attacco cardiaco più alto rispetto agli uomini. Fattori di rischio tipicamente femminili sono anche la menopausa precoce o l’uso di contraccettivi. Ma c’è, inoltre, una componente anatomica da considerare. «Le coronarie delle donne sono più sottili e più predisposte a complicazioni. La donna oggi fa tutto quanto fa un uomo. Lavora, fuma, beve alcol, ha uno stile di vita sedentario, ha ipertensione arteriosa. Però dobbiamo renderci conto che il fisico della donna non è paragonabile a quello di un uomo. È più fragile».

Il valore dello sfogo - Se n’è resa conto anche Monica Mazzucchelli, sottoposta a un trattamento curativo con palloncino nel corso del suo ricovero al Cardiocentro di Lugano. «Adesso dovrò cambiare modo di affrontare la mia quotidianità. Dovrò imparare a non tenermi tutto dentro, a sfogarmi».

Egoismo sano - Petrova chiude con un appello rivolto proprio al pubblico femminile. «Non chiedete troppo al vostro corpo, imparate a essere un po’ più egoiste. Anche l’anatomia dimostra che forse non bisogna andare oltre certi limiti. E non ne vale nemmeno la pena».

 

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COMMENTI
 

flowerking 8 anni fa su tio
Anch'io ho sempre mangiato sano, mai fumato né bevuto in vita mia. Ho pure sempre fatto tanto sport dai 24 anni in avanti (correvo e corro tuttora tutti i giorni) eppure a 44 anni mi sono beccato un bel tumore maligno. Con questo voglio dire che facendo una vita sana non tieni lontano le malattie...anche quelle gravi!

streciadalbuter 8 anni fa su tio
Homo e muliere natus,brevi tempore repletur miseriis(Giobbe).

MIM 8 anni fa su tio
Lasciamo stare l'esempio della signora e guardiamo davvero al problema: molte malattie "maschili" stanno ottenendo la parità dei diritti. Questa società va rivista è questo l'insegnamento da trarre! Sia per l'uomo che per la donna. Bisogna ritornare a parlare di individui e non di massa lavorativa.

comp61 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
tra poco non sarà più lavoro, ma occupazione. Avremo tutti più tempo per noi stessi...

Hardy 8 anni fa su tio
A volte la vita sana e attiva c'entra poco, penso che anche la genetica e altri fattori indipendenti da noi facciano la loro parte. Anni fa avevo un vicino di casa ultrasessantenne che a dispetto dell'età praticava ancora ciclismo spesso e volentieri, e non parlo di giretti in bicicletta al parco, ma di viaggi a bordo della sua bici da corsa, vestito di tutto punto come i corridori professionisti, roba che partiva da Locarno e andava fino a Verbania o giù di lì e tornava. Non conto più le volte che lo vedevo tornare a casa devastato dalla fatica, eppure era una sua grande passione e nonostante la stanchezza arrivava a casa sorridente. Il lato comico di questo signore è che era talmente appassionato di ciclismo che teneva la sua bici....in cucina. Una volta s'è trovato a parlare con mio padre e si lamentava coi medici, definendoli dei bugiardi: diceva che essi continuano a consigliare vita sana e attiva eppure lui aveva già avuto alcuni infarti, forse addirittura un coma o qualcosa di simile. E diceva che praticava sport e mangiava sano da sempre, infatti era magro come un chiodo. Lui esagerava con l'attività fisica alla sua età, ma è possibile che avesse qualche difetto congenito.

Frankeat 8 anni fa su tio
Con tutto il rispetto per la signora, ma a 61 anni nessuno può più definirsi "giovane donna", neanche tra virgolette, neanche con la fantasia.

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Tenuto presente che secondo alcuni siamo quasi degli highlander e quindi sempre secondo loro a 60 anni si è ancora dei ragazzini anche se non è proprio vero perchè a madre natura nulla importa delle politiche per aumentare l'età delle pensioni.

clay 8 anni fa su tio
allora: il fumo fà male, il non fumare...ma inalare le altre porcherie fà male, lo sport fà male, il non farlo fà male,.....mangiare fà male (anche se casereccio), il non mangiare ci fà star male (!).....guidare fà male, il non guidare ci fà arrivare in ritardo perchè i mezzi pubblici sono in ritardo !......prender nervoso fà male,.....vivere fà male,...morire fà star male gli altri (forse !).....perci`cari/e esperti/e....diteci cosa ..o come comportarci,...in maniera che se dovessimo star male si possa incolpare tizio o caio....e non solo parole !

streciadalbuter 8 anni fa su tio
Risposta a clay
Anche la vita fa male.Di solito se ne muore.

clay 8 anni fa su tio
Risposta a streciadalbuter
morto di troppa vita....il massimo !...haahahah

comp61 8 anni fa su tio
mia madre pur conducendo una vita molto sana è morta appena cinquantenne. Dunque fate come volete e godetevi la vita.

Homer_Simpson 8 anni fa su tio
Risposta a comp61
Mi dispiace veramente per tua madre, ma vivere una vita salutista e praticare sport non è sinonimo di "non godersi la vita". Sono salutista senza esagerare con le restrizioni ma soprattutto pratico molto sport anche di resistenza, mi dispiacerebbe molto se un giorno non potrò più praticarli.

comp61 8 anni fa su tio
Risposta a Homer_Simpson
grazie, cmq il sunto del mio messaggio è quello di non andare in paranoia col salutismo. Ognuno dovrebbe trovare il proprio equilibrio.

limortaccivostri 8 anni fa su tio
"Colpa dell'emancipazione"? Ma il giornalista ha davvero scritto che è colpa dell'emancipazione?

mariposa 8 anni fa su tio
Risposta a limortaccivostri
si.... è ridicolo ma ha scritto proprio così

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a limortaccivostri
La cardiologa ha fatto quell'affermazione, non il giornalista.

GI 8 anni fa su tio
"da diversi anni conducevo una vita stressante. Ero molto provata. I medici mi hanno detto che potrebbe davvero essere stato lo stress a causarmi l’infarto». Non capisco dunque "la sorpresa"....signora Monia, comunque, i miei migliori auspici per un suo totale ristabilimento affinché possa "godersi pienamente la vita" siamo (!!) nella più bella età !!
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