Dal 12 di novembre vige il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto in Ticino. Valido anche per la notte del 31 dicembre!
LUGANO - Mancano solo due giorni allo scoccare della prima ora del nuovo anno. Come da tradizione, oltre allo spumante, per molti il Capodanno è l'occasione per dare fuoco alle polveri. Nel vero senso della parola. Ma di fuochi d'artificio, quest'anno, se ne spareranno pochi. Il motivo? Dal 12 di novembre vige il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto in Ticino.
Complice la siccità prolungata, in Ticino, in accordo con le autorità forestali del Canton Grigioni, nel Moesano, in Val Poschiavo e in Val Bregaglia, il divieto è valido su tutto il territorio. Di revoche, viste le condizioni climatiche critiche, non se ne parla.
Il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto si estende, di principio, a tutti i tipi di fuoco. Compresi, appunto, i fuochi artificiali. E se è vero che i Municipi possono concedere delle deroghe, difficilmente queste saranno possibili per il privato che vuole una festa "scoppiettante".
Non rispettare il divieto può costare caro. Fino a 20'000 franchi. Insomma, l'unico botto, per quest'anno, è meglio che resti quello del tappo di spumante.